CAPITOLO SEDICI

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"SEI TUTTO CIÓ DI CUI HO BISOGNO/ YOU'RE ALL I NEED"

Il pugnale si conficcò nella spalla destra dell'uomo. Quest'ultimo fece cadere la sua arma e strillò dal dolore. 

Approfittai di quel momento e corsi verso di lui, ignorando il dolore alla coscia. Lo spinsi contro la parete e afferrai saldamente il pugnale. 

"Stupida puttana, sei davvero-". Non gli feci neanche finire la frase, e spinsi il pugnale ancora più in profondità. Potevo sentire i vasi e i nervi della spalla dell'uomo spezzarsi fra le mie mani, provocandogli un dolore che non potevo neanche immaginare.

"Dammi un solo motivo per cui non dovrei ucciderti!"- sputai acida. "Se uccidermi ti farà sentire meglio allora fallo ragazzina. Coraggio!"- gridò Fred. 

Rimasi immobile a fissarlo. La rabbia mi ribolliva ancora nel sangue ed era davvero difficile contenerla. Una parte di me mi diceva di lasciar perdere, ma l'altra mi gridava di spedire quell'uomo dritto all'inferno. 

"Hey, cerca di calmarti adesso. Non ne vale la pena"- mi disse James avvicinandosi a me. Sentire il suono della sua voce riuscì a placare la mia rabbia e a tranquillizzarmi. 

Strinsi saldamente il pugnale e lo estrassi dalla spalla di Fred con un colpo secco. L'uomo gridò ancora e si inginocchiò a terra. 

"Che c'è ragazzina? Non hai abbastanza fegato per uccidermi?". "Io sono migliore di te. Continua pure a vivere. Sarà un piacere continuare a guardarti nel corso della tua misera vita"- dissi sorridendo soddisfatta. 

In quel momento, arrivarono anche Brenda e Jorge. "Portatelo via da qui! Non voglio più vedere quest'uomo in vita mia!"- ordinò furioso quest'ultimo. "Quanto a voi"- disse parlando agli altri uomini rimasti. "Sparite da qui prima che vi uccida con le mie stesse mani!". Loro obbedirono, scappando via spaventati. 

Brenda corse immediatamente verso di me. "O mio Dio, sei ferita!". "Sto bene Brenda, non è nulla di grave"- dissi sorridendole. Lei ricambiò e mi abbracciò. 

"Si può sapere chi caspio sei tu? Perché ci hai difesi?"- strillò Minho alle mie spalle. Per tutto il combattimento avevo dato loro le spalle. Non avevano visto la mia faccia, perciò potevo comprendere la loro confusione. 

Sciolsi l'abbraccio con Brenda e feci un bel respiro. Mi voltai lentamente verso di loro. Le loro facce esprimevano tutto il loro stupore. Sentii un paio di lacrime scorrere sulle mie guance. Lacrime di gioia. 

Minho. Thomas. Gally. Frypan. I miei amici erano tutti qui davanti a me. Mi sembrava troppo bello per essere vero. Mi sembrava di sognare...poi lo vidi. 

Era lì in piedi davanti a me, in tutto il suo splendore. Era sudato e i capelli biondi gli ricadevano sulla fronte. Aveva qualche graffio e qualche livido sul viso, ma era comunque bellissimo. 

Sorrisi automaticamente e il mio cuore saltò un battito. Il biondino iniziò ad avvicinarsi lentamente a me, fino a ritrovarci a pochi centimetri di distanza. Potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle. 

Il ragazzo alzò una mano e mi accarezzò una guancia, quasi come per capire se fossi davvero lì in piedi davanti a lui. 

"Sei tu...sei davvero tu"- disse lui. Una lacrima sfuggì al suo controllo solcando il suo bel viso. Annuii incapace di spiccicare una sola parola. Le lacrime scorrevano sul mio viso senza sosta ormai. 

Newt prese il mio volto fra le mani e azzerò definitivamente la distanza fra di noi. Le sue labbra erano premute contro le mie in uno splendido bacio. Mi sentivo in paradiso. Ogni centimetro del mio corpo fu percorso dai brividi. Le farfalle nel mio stomaco erano tornate ancora più forti di prima. 

THE MAZE RUNNER STORY 2 - YOU'RE ALL I NEEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora