Leggende

La reginetta della morte

Sara Woodford era una ragazza modello: faceva sport, amica di tutti, sempre sorridente... All'ultimo anno di liceo venne nominata per concorrere come reginetta del ballo ma, per la prima volta nella sua vita, non era la favorita. Un giorno tornò a casa e trovò il padre seduto davanti al camino; il padre disse una frase che la rese ancora più paranoica: Sara, la vita è un ballo... Assicurati di ballare da sola! Non deludere me e la mamma. Sara si fece in quattro per essere votata da tutti, ma tutti i suoi sforzi non diedero risultati. Ormai la ragazza era completamente ossessionata; si allontanò dalle amiche e dal fidanzato. La sua vita sociale ormai era completamente morta; nella testa di Sara non facevano che rimbombare le parole del padre: la vita è un ballo! Assicurati di ballare da sola... NON DELUDERCI. Mentre stava sdraiata sul suo letto in cerca di una soluzione il padre irruppe nella stanza dicendo la frase che distrusse quell'ultimo frammento di lucidità in Sara: Sara! Perché sei così calma?! Non capisci che se non diventi reginetta del ballo per te non ci sarà nessun futuro?!

E poi accadde... ecco il punto di rottura...

Sara impazzì del tutto e distrusse la sua stanza; fece cadere l'armadio pieno di bei vestiti per ogni occasione, distrusse il quadro che le avevano regalato i genitori, infine diede un pugno allo specchio pentendosi e ritrovandosi la mano coperta di sangue. In quel momento, chissà se per la sua bassa sanità mentale o cosa, il suo riflesso si trasformò lentamente in qualcosa di diverso... In lei! Solo che questa Sara era pettinata con uno scignon, indossava il vestito che avrebbe indossato al ballo di fine anno, aveva tra le braccia un mazzo di rose e uno scettro, in testa aveva... Una corona! Sara, nonostante il delirio, notò che la mano nel riflesso era ancora sporca di sangue, ma non era il suo. Il riflesso sorrideva e aveva gli occhi che luccicavano; ad un certo punto la mano insanguinata uscì dallo specchio ed alzò la testa di Sara pronunciando le parole tragiche: semplicemente uccidi tutte le altre che si mettono tra noi e la corona! Così saremo finalmente felici... Tu non vuoi essere felice? Sara?

Sara era ormai ad un punto di non ritorno; indossò il vestito per il ballo e scandendo i nomi delle sue rivali elaborò un piano a dir poco maniacale.

La prima ragazza, Juliette, morì cadendo dal balcone di casa sua; per un presunto incidente. La seconda, Anne, fu ritrovata con la testa schiacciata da un masso durante un'escursione. Eunice, terza sulla macabra lista dell'insana Sara, fu trovato con la gola tagliata presumibilmente da un'accetta. Rachel, migliore amica di Sara prima che perdesse la ragione, fu legata ed a bandonata alla corrente, infine affogò senza possibilità di scampo; Mariell scomparve durante una gita scolastica nel bosco. Patricia cadde da un palazzo e morì sul colpo; infine l'ira omicida di Sara si abbatté su Chiara, che dopo essere stata torturata per giorni, fu chiusa in uno sgabuzzino e lasciata morire di stenti.

Sara era finalmente l'unica rimasta, e quindi senza niente a fermarla. Finalmente fu eletta reginetta del ballo. Ma in lei scattò qualcosa... Ora voleva che tutti morissero... Doveva essere l'unica a ballare... Uccise tutte le persone di quel ballo, mancava solo un ragazzo che però non era minimamente spaventato. Sorrise e tese la mano a Sara dicendole ciò che la placò: "la vita è un ballo, ma è noioso ballare da soli no?"

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Sara venne arrestata e catalogata come psicopatica, venne rinchiusa in un manicomio della Virginia a vita. Nonostante la sua situazione, Sara continua a ridere e a ripetere la frase: la vita è un ballo, quindi meglio ballare no?...

Spazio autore

Salve a tutti! Questa non è una delle mie storie migliori ma, per così dire, era necessaria :)
Spero vi sia piaciuta comunque grazie per aver letto e per supportare la mia raccolta di storie