incubo di un futuro prossimo

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Dopo una lunga guerra, finita giusto prima che io nascessi, il mondo era cambiato non poco; l'Inghilterra non era più un'isola ma una penisola, la Germania e l'Austria erano diventati un unico stato, le strade non erano più contrassegnate da cartelli con il nome della via ma bensì con un casco da militare con il nome del soldato a cui apparteneva. La mia strada era segnata con un casco da aviatore. Da quando era finita la guerra vi erano nuove e severissime leggi: la luce dopo le dieci di sera veniva spenta, a meno di avere un permesso speciale rilasciato dal comune, e a controllare che tutti stessero alle regole avevano messo, su balconi e terrazzi, dei piccoli robot neri con gli occhi rossi, capaci di atrocità indicibili. Una volta la mia vicina, avevamo più o meno la stessa età, andò a prendere un bicchiere d'acqua alle undici, accese la luce della cucina ma, prima che i genitori e il fratello maggiore potessero correre da lei, il robot l'aveva già presa e chissà che ne aveva fatto. Povera Sofia, nessuno sa cosa succede ai trasgressori: alcuni dicono che li uccido, altri che li addestrano per una guerra futura, altri ancora sostengono che li usino per costruire i robot - sentinella. La realtà non è chiara a nessuno se non a quelli del governo ma loro, e si sa, non spiccicano parola con i civili; anzi spesso non escono più nemmeno dal grande palazzo grigio, sede del governo.
Essendoci un costante clima di terrore e malelingue, il governo, ha da qualche anno instaurato una grande fiera dove le persone possono divertirsi e mangiare, con un animatore che li intrattiene. La fiera è l'unico giorno dell'anno in cui si possono lasciare accese le luci fino all'alba, ma l'animatore si assicura che tu non torni a casa per farlo. So cosa state pensando: "ma allora perché dare il permesso di tenere le luci accese se comunque non te lo lasciano fare?" È un'ottima domanda... Penso che sia per fare credere alle persone di avere ancora dei diritti, volontà propria, una libertà che però è stata ormai persa. A scuola non ci insegnano più la storia vecchia ma solo quella di dopo la guerra, per sapere chi fossero Garibaldi e Dante mi sono dovuta informare sui libri clandestini della piccola biblioteca vicino casa. Quella biblioteca era l'unica ad avere la luce fino alle undici, l'orario in cui il signor Pebody andava a dormire, perché il bibliotecario aveva fatto una grande scorta di candele di cera, ormai introvabili, e talvolta ne dava qualcuna anche a me.
I miei amici spesso mi deridono perché io vorrei che il divieto sia abbattuto, continuano a ripetere:" ma che male ti fa spegnere la luce alle dieci? Tu hai pure le candele del vecchio di che ti lamenti?"  Non spreco il tempo a dirlo a loro, ma la verità è che penso costantemente a una cosa: "Se il governo ha la facoltà di darci ordini ma di farci credere di avere voce in capitolo... Cosa gli impedisce di fare cose peggiori? Come ad esempio rapire tutti i bambini sotto una certa età per fare esperimenti, o magari decidere che al di sopra di una certa età è troppo costoso lasciarti in vita e devi morire, oppure possono decidere chi deve sopravvivere perché è utile alla società e gli altri sono da uccidere. Le mie sono solo supposizioni, ma...sono davvero così errate? 

Spazio autore

Questa storia è nata grazie ha un sogno che ho fatto e spero vi piaccia.

P.S. Vi stanno piacendo queste mini storie? :)

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