Capitolo 66: "Piccole vittorie"

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Cerco di alzarmi dal letto mentre lui con sguardo indecifrabile fissa i fogli.
Poi semplicemente dice:

"Tessuto cicatriziale"

Sorride e mi guarda:

"Tessuto cicatriziale"

"Che cosa?!? Ma chi?!?"

"È solo tessuto cicatriziale che in modo anomalo si è sviluppato sotto forma di vere e proprie cisti, responsabili dapprima delle piccole avvisaglie, per diventare poi un vero problema su cui intervenire"

Lo fisso senza parlare, incredula quasi scioccata:

"Tessuto cicatriziale... Tessuto... Ci...ca....tr ...."

Annaspo, incespico e non finisco nemmeno le due parole che mi rimbombano in testa, le lacrime scendono senza controllo:

"Esatto amore mio, esatto"

"Quindi mi stai dicendo che non è un ...?"

"Dillo! Il tumore ovarico non è tornato, nessuna recidiva"

"Sei sicuro?"

"Certamente!"

"Sto bene, tornerò a vivere... Non posso crederci!"

"Quel tirocinante imbranato ..."

"Non essere così severo con te stesso!"

"Io.non.stavoparlardo.di.ME!"

"E di chi altri?"

"Sei seria? Ti ricordo che io ti ho solo operata, poi un pivello del penultimo anno ha chiuso mettendo dei punti alla macellaio!"

"Non ricordo questo dettaglio!"

"Dettaglio dici?!?"

"Insomma non scaldarti, dopo tutto quando un paziente va in sala operatoria è già sotto l'effetto della pre-anestesia e non è proprio lucido"

"Non ti si può sentire, sto per esplodere...."

"Ale calmati, sono qui, sto bene...vieni qui. Ehi!"

La guardo con occhi lucidi, il mio cuore da tanta adrenalina rilasciata potrebbe schizzarmi fuori dal petto, quasi meccanicamente mi siedo sul letto, mentre lei mi attira a sé, mi accarezza i capelli e senza essere eccessiva mi stringe a sé.

"Che succede Ale?"

"Nulla... è... è passato"

"Sei un pessimo bugiardo! Sto aspettando la versione corretta della storia"

"Che devo dirti?"

"La verità"

"Vuoi visionare il referto con i tuoi occhi così da essere sicura?"

"Non mi frega del referto, sto parlando di te, sembravi terrorizzato"

"È stato un dejavou, tutto qui"

"Oh... Chiaro... Hai pensato a lei. Annie!"

"Anticipo gli smacchinamenti della tua brillante e creativa testolina: so che non sei Annie, mi è chiaro da molto tempo che l'averti ritrovata è stata la cosa migliore che mi sia successa da tanto tempo, ma nella mia mente, per un attimo, l'esito degli esami di Annie si è come sovrapposto ai tuoi e non ho capito più nulla. Scusami Mine"

"Non ti devi scusare perché mi ami. Non ti devi scusare perché vuoi proteggermi"

"Mine..."

Dice con voce quasi soffocata dalle lacrime:

"Ho avuto paura, da stupido lo so, so cosa ho letto e non so perché la mia testa sia impazzita!"

"Hai sofferto molto, è normale ricordare il dolore per convincersi che la stessa cosa non stia succedendo di nuovo.
Ma io sto bene, devo solo riprendere le forze e poi potremo vivere il nostro futuro insieme"

... Eppur si S-muove...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora