L'indomani Greta è puntualissima e dopo quasi un'ora il mio nuovo taglio è pronto.
«Sei bellissima alla faccia di Sara e delle sue paturnie sul taglio di capelli»
«Lei mi vuole bene a modo suo.»
«La verità è che è orribile quello che stai vivendo e lei da egoista si concentra sul raccolto da sfoggiare la sera della festa»
«Non è scappata è già tanto questo»
«So che non lo farà tanto presto, ed è vero ti vuole bene, ma certe cose non dovrebbero essere così prioritarie per lei... ora devo andare rischio di arrivare in ritardo»
«Ciao, grazie di tutto»
Osservo il mio nuovo look. Il ciuffo che ricade sugli occhi, ha ravvivato il mio sguardo, mi sento bella, anche se strana, e forse non tutto è perduto.
«Marta esco in giardino, il sole è caldo e ho bisogno d'aria»
«Ok Sophì, attenta»
Mi siedo sulla sdraio e inizio a ripetere la lezione dopo un'oretta sento la porta finestra aprirsi alle mie spalle:
«Marta sto bene!»
La osservo senza riuscire a parlare..
«Non sono mamma... che hai fatto ai capelli?»
«Nuovo look! Ti piace?»
«Sei strana, ma stai davvero bene con questo taglio»
«Grazie»
«Sono curioso: come mai non hai chiesto un parere per questa decisione?»
«Annie non poteva aspettarti in eterno»
«Annie avrebbe capito»
«Posso prendere una semplice decisione da sola»
«Perché non credo sia stato così semplice?»
«Perché tu vedi problemi o complotti ovunque, la verità è semplice, in ospedale non riesco spesso a farmi la doccia, i capelli sono sempre legati, mi danno fastidio, così ho deciso... sai nonostante tutto mi piace»
Mi abbraccia avvolgendomi da dietro:
«Ti voglio bene sai vero? E te ne vorrò sempre perché sei una forza piccolina»
«Grazie... se non c'è altro riprendo con lo studio»
«Brava, ma la parola d'ordine?»
«Non esagerare!»
«Brava!»
...
Questi giorni sono passati velocemente, ho fatto quasi tutte le verifiche, e le interrogazioni orali, ma ovviamente alcuni voti rispetto alla mia media sono più bassi, mi sono rassegnata al fatto che questa cosa non la posso modificare: studio il doppio con la metà dei risultati... ma almeno la commissione, visti i miei sforzi, mi ha ammessa agli esami di maturità... sono felice.
È il prof. di filosofia che mi richiama:
«Sophia dove ti sei rifugiata?»
«Lontana dall'ultimo argomento.»
«Ho notato il tuo disappunto e i tuoi interventi non sono stati molto centrati nemmeno in verifica, hai raggiunto la sufficienza, ma con l'eccellenza di qualche mese fa, vorrei capire il problema»
«Il problema è questo deficiente che dice che ciò che capita all'uomo è inevitabile perché già scritto nel destino, è una punizione per le sue azioni malvagie... mi dica: secondo questa logica demente io... cos'ho fatto di male per meritarmi la morte dei miei genitori? Che ho fatto di terribile per essere castigata con un carcinoma ovarico?»
«Devi contestualizzare il periodo storico e prendere la giusta distanza dalle cose!»
«Io credevo di farcela, ma mi nausea il solo leggerle certe stron...!»
«Ok Sophia è chiaro che non vuoi alzare il tuo voto, non è un problema, farò le mie valutazioni»
«Perfetto, posso andare?»
«Certo»
Ritorno al banco:
«Ehi stai bene? Sei stata pungente con il prof.»
«Sì Luca sto bene, sono nervosa domani devo rientrare per quella maledetta chemioterapia e non riesco a connettere»
«Lo capisco, ma non pensare negativo, magari il tuo corpo si è abituato un poco e non sarà così devastante»
«Non sai quanto vorrei che tu avessi ragione!»
Oggi è il tre maggio, il mio ultimo giorno, la preside è appena entrata ed è in fibrillazione:
«Dal ministero è arrivata la comunicazione delle quattro materie assegnate agli istituti come il nostro:
italiano, pedagogia, filosofia e matematica»Un brusio di sottofondo, pianti, commenti negativi...
«Professore credo debba lasciare loro un attimo per metabolizzare la cosa»
«Certo vedremo di iniziare anche le assegnazioni»
«Bene, buon lavoro!»
«Allora sono curioso chi porterà la mia materia?»
In quattro compagni alzano la mano, uno è Luca... un brusio generale, mentre io faccio l'indifferente, ma gli sguardi che quasi mi trafiggono mi obbligano a rispondere:
«Non guardatemi, io non porterò filosofia, non voglio essere bocciata all'esame!»
«Sophia da quando per te è tutto o bianco o nero?»
«Da quando sto subendo una punizione divina commisurata al male che rappresento!»
«Ottima risposta, vorrei solo farti riflettere: hai affrontato filosofi su filosofi alcuni li hai appoggiati, altri elogiati, altri smontati e rimontati pezzo per pezzo... perché non puoi farlo anche questa volta?»
«Perché sono cambiata. Non me lo chieda. Io non porterò filosofia agli esami. Io porterò italiano e pedagogia, fine della storia»
«Se è davvero questo quello che desideri...»
«Sì!» Rispondo risoluta.
La campanella suona, espiro rumorosamente, mentre tutti si avvicinano per darmi un saluto, l'ultimo, con le lacrime agli occhi; probabilmente da qui a un mese riuscirò a rivederli, ciò non toglie che mi eviterei questa tortura della chemioterapia per restare chiusa in classe anche di pomeriggio per i recuperi in vista degli esami.
«Dai ti accompagno a casa»
«In motorino?»
«Sì, sei in forze e non c'è nulla di pericoloso»
«Lo dici tu a Marta?»
«Già fatto!»
«Veramente?»
«Certo che sì»
Raggiungiamo il bar vicino a casa mia e pranziamo: stiamo bene insieme, riesco ad essere rilassata e persino a sorridere nonostante le battute di Luca siano penose.
Alle 17.00 mi riporta a casa. Lo bacio a più riprese, sembra che non mi basti, lui in risposta mi abbraccia stringendomi forte:«Andrà bene»
«Non va mai bene.»
«Sarò lì per te, anche solo per stringerti la mano.»
«No, non devi venire in ospedale, ma devi studiare dopodomani avete un'infinità di verifiche e tu devi dare il massimo come sempre. È questo quello che voglio tu faccia»
«Ma Sophì...»
Gli sorrido, rubo ancora un bacio e poi prendo il vialetto di casa.
Ho già preparato la valigia: un sacco di pigiami, di intimo, di calzini e il mio inseparabile pile bianco.
Il quadernone degli appunti ordinato con tutte le materie, utile per il ripasso e per lo studio dei nuovi argomenti.Mi sento come una pantera in gabbia, presto finirà tutto, è la solita ansia che precede il susseguirsi degli eventi.
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... Eppur si S-muove...
Romance© Chiara Bruletti STORIA COMPLETA Sophia Anselmi quasi diciottenne piena di sogni, di speranze, amante della filosofia e innamorata persa di Ale. Alessio Suardi giovane caparbio medico alle prese con l'ultimo anno di specializzazione. Nel mezzo un i...