Capitolo 19: "Post-intervento"

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Lascio che Marta e Stefano escano, mi faccio coraggio e chiedo:

«Che dovete farmi?»

«È una visita con la palpazione chiamata anti-coaguli: schiaccerò in prossimità della ferita per eliminare eventuali coaguli di sangue che potrebbero essere rimasti e che se dovessero spostarsi ti metterebbero a rischio»

Interviene la Foti:

«È un esame superficiale, sentirai una pressione all'addome anche un po' di fastidio nel caso di presenza di coaguli che debbano essere sfaldati.
Io ti sosterrò, mentre Alessio effettuerà la visita»

«Ale è una cosa dolorosa?»

Abbassa lo sguardo sospira e poi torna ad inchiodare i suoi grandi occhi nei miei:

«In parte sì. Ora cominciamo»

«Sophia mi metto dietro di te così aiuterò Ale a sostenerti»

Dice mentre si mette a cavalcioni sul letto, poi prende le mie braccia le appoggia appena sotto il seno e le stringe in una specie di morsa fatale:

Alessio inizia l'esame esterno, all'inizio non sento nulla, mi rilasso pensando che forse sono stati eccessivi nel descrivermi la cosa, ma:

«Ecco qui ce n'è uno. Sophia stringi i denti»

Quando la sua mano preme in modo invasivo sul mio ventre urlo senza tanti convenevoli:

«Ah...aaaaaaahi...aaa»

«Ferma Sophia, se no Alessio non riesce a fare quello che deve»

«Ale... fa male, maleeee!»

«Sophia resisti, siamo quasi a metà»

«No, no, bastaaaa»

Inizio a piangere, mi dimeno, e riesco ad allungare una delle mani a stopparlo:

«Basta, per favore, basta»

Non risponde si toglie il guanto e si limita a suonare il campanello, sopraggiungono due infermiere che si posizionano ai lati del letto immobilizzandomi completamente.

«Tutte pronte?»

«Sì dottore» rispondono in coro

«Bene ricomincio»

Mi dimeno, piango, urlo, ma è tutto inutile quella tortura continua per un tempo che sembra lunghissimo e interminabile finché non mi ritrovo anche un catetere vescicale ben inserito.

«Sophìa abbiamo finito, sei stata bravissima...»

«Perché mi hai messo questo coso?»

«Il sangue defluirà direttamente nella sacca e le infermiere non dovranno svegliarti più volte per pulirti e cambiarti.»

«Mi da fastidio! Io non lo voglio»

«Sophia non fare i capricci, vedrai che non lo percepirai così fastidioso e poi è solo per un paio di giorni! Da brava ora riposati»

Lo guardo risentita, mentre cerco di pulirmi il viso e di accoccolarmi a letto.

Dopo un attimo arriva il carello con la cena, ma mi sento sfinita per pensare al cibo:

«Sophia devi mangiare per riprendere le forze»

«Non mi va.»

Dico allontanando il tavolino.

«Sophia non fare la bambina!»

«Ale la aiuto io!»

«Ok mamma, io devo andare a visitare altre due pazienti»

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