Capitolo 18: "L'intervento"

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Ci ha impiegato un'ora per addormentarsi, era irrequieta, ma finalmente dorme: sono le 23.00 è ora che torni a casa anche io, ma prima cercherò Annie.

Mi avvio deciso per il corridoio e la vedo uscire da una stanza di un partoriente:

«Annie ciao...»

«Che ci fai ancora qui?»

«Sono rimasto con Sophia perché era terrorizzata e non me la sentivo di lasciarla sola»

«Tu la vizi quella ragazza!»

«E dai, Sophia è un po' come una sorellina e se posso usufruire della mia posizione in reparto per aiutarla un po' perché non farlo?»

«Dovevi smontare alle 19.00... sono le 23.00 passate e domani alle 6.00 sei ancora qui! Alessio non devi trascurarti per lei, e mi spiego meglio: se tu crolli, qualcun altro dovrà subentrare e come credi che reagirà Sophia allora?»

«Non succederà, promesso»

«E poi è lo sprint finale per realizzare anni di studi e fatiche, non vorrei vederti mollare...»

«Come siamo protettive stasera»

«Che male c'è nell'esserlo? Dopo tutto io so con cosa hai dovuto confrontarti, ci sono già passata... comunque di che avevi bisogno?»

«Controllala una volta in più, non mi sento sicuro, e non vorrei faccia qualche stupidaggine...»

«Ci penso io, stai tranquillo ok?»

«Ti devo un favore»

«Certo che sì!»

Le sorrido mentre lei mi accompagna fino alla porta del reparto per poi buttarmi fuori con un cipiglio deciso:

«Dottor Suardi a casa ora, non sto scherzando, non voglio vederti prima delle 6.00 di domani mattina e poi sono perfettamente in grado di gestire il reparto ok?»

«Dottoressa Foti, lo so per certo!»

Dico allontanandomi.

... Sono le 6.00 e sono in camera di Sophì che dorme tranquillamente, un'ombra alla mie spalle intreccia la mano con la mia e mi trascina fuori:

«Annie»

«Ciao Ale, hai dormito?»

«Sì abbastanza. Prendiamoci un caffè alle macchinette, nel frattempo mi racconti: com'è andata qui?»

«Sophia ha dormito tutta notte, non l'ho persa persa di vista, la temperatura è nella norma, le ho rifatto gli esami, non ci sono significative alterazioni, dobbiamo solo aspettare il suo turno per l'intervento»

«Annie io intendevo com'è andata qui in reparto, com'è stato il turno»

«Abbastanza bene: la signora De Rossi ha partorito con un cesareo d'urgenza il bambino era in sofferenza fetale, ma poi tutti i parametri sono rientrati; La Baudino è entrata in travaglio mezz'ora fa; la Colleoni ha chiesto l'antidolorifico a notte fonda. Normale routine...»

«Bene cara collega puoi andare a casa a farti una bella dormita, direi che te la sei meritata»

«Direi che hai proprio ragione. Aggiornami sull'intervento di Sophia ok?»

«Certo, ciao»

Si avvicina e mi lascia un bacio a stampo sulla guancia:

«E questo per?!?»

«Per darti il buongiorno!!!»

Sono le otto quando entro in stanza di Sophia:

«Buongiorno, tutto bene?»

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