Capitolo 36: "Fragile"

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Se n'è andato e ora mi sento fragile, delicata, come una porcellana sul bordo di un tavolino: in bilico potrei cadere, schiantarmi e sfracellarmi al suolo, oppure potrei stare ferma immobile e mantenere questo equilibrio precario.
Tutto dipende da me e da quello che sceglierò.
La verità è che ho letto la fatidica definizione sul libro che mi ha portato Alessio, sapevo che quelle parole avevano un significato preciso, ma vederlo mentre le sorrideva, mentre cercava conferme indirette da lei, mentre la elogiava davanti alla commissione, è stato troppo: non ho capito più nulla.
Sentirlo sempre parlare di lei, invitarla a un pranzo strettamente famigliare, può significare solamente che tra loro ci sono dei sentimenti. Questa cosa per me è troppo pesante da digerire, e soprattutto impossibile da accettare. Inoltre ho sempre pensato che noi fossimo profondamente legati, ho sempre creduto che lui, prima o poi, si sarebbe accorto di me, che mi avrebbe scelta.
Insomma noi siamo Al (Aladin) e Mine (Jasmine), siamo complementari, abbiamo un' affinità, un'intesa fantastica, non posso essermi inventata tutto, anche le altre ragazze hanno percepito il nostro feeeling, lo sottolineano sempre, anche con una nota di gelosia quando lo fanno.
Sapere che Annie è in gamba, mi rende ancora più difficile odiarla, la verità è che lei è brillante al lavoro, è simpatica è una bellissima donna, e io non potrò mai competerci.
Perdo in partenza.
Ho deciso di venire qui per mettere della distanza tra noi, per superare questa cotta evidentemente non ricambiata e lui che fa?!? Si presenta qui, si scusa, ripete in continuazione che mi vuole bene, che tiene a me, tutto vero, ma le parole uscite dalla sua bocca pesano sul mio cuore: il bene che lui mi vuole, è quello della 'fratellaggine' è l'affetto dell''amico più grande' e soprattutto non è grande e forte come il bene che io voglio a lui.
Se mi piantassero una lama nel petto sarebbe meno doloroso, ogni respiro che faccio è come un'onda che mi travolge: respiro penso a lui, annaspo e piango. Piango in continuazione e cosa peggiore non so come uscirne.
Diary... mi sento davvero male, mi sento come mai prima d'ora e pensare che lui non sarà più accanto a me, mi sembra solo un incubo... mi sento fragile... sono seta nel fuoco...

💙 L'ho lasciata da poco, ma mi sento malissimo, aveva bisogno di me eppure mi ha allontanato, l'ho capito che aveva bisogno di farsi abbracciare e di sfogarsi, eppure non me l'ha permesso, anzi mi ha incastrato con i suoi bei ragionamenti filosofici, e io non ho potuto far altro che rispettare le sue parole e lasciarla sola.
C'è dell'altro l'ho già vista in crisi per cose più o meno serie, quindi tutto questo putiferio non può essere semplicemente a causa di parole dette alla discussione della specializzazione...
Sophì è una ragazza sveglia, avrebbe chiesto, forse in modo rude e diretto una spiegazione, ma non avrebbe mai fatto una scenata così.
Che cosa mi nascondi Sophì?!?
Cos'è che non riesco a capire?!?
Eppure... eppure è strano abbiamo sempre avuto una sintonia perfetta e ora questo suo allontanarsi e voler tagliare con me, questo volere deciso di 'archiviarmi nel passato' mi infastidisce, anzi mi fa incazzare perché è una cosa che sfugge alla mia comprensione, è una cosa che cozza con il nostro esserci l'uno per l'altra.
Mi rifiuto di pensare che Annie abbia ragione: è assurdo pensare che Sophia possa essere gelosa di lei e della nostra relazione, Sophia è matura, è in gamba, Sophia avrebbe chiesto e avrebbe ottenuto una risposta.
Sophia, che ora manca a me e che mi manda in crisi.
Sophia, che deve avere una motivazione molto più importante della gelosia.
Sophia... io sto diventando matto, non riesco a darmi una risposta sensata e mi rifiuto anche solo di prendere in considerazione la gelosia come movente.
Dannazione Sophì, perché vuoi escludermi così dalla tua vita?
Credo che aspetterò nella mia camera, dopotutto l'ho già pagata posso restarci fino a domattina, prima o poi dovrà uscire dalla sua stanza.
Questa canzone... questa canzone non è casuale... la usa solo quando le mancano i suoi genitori... Sophì  stai soffrendo e io voglio capire che ti sta succedendo, a mali estremi, estremi rimedi!
Oh il suo telefono...perfetto. È uscita... è la mia occasione.

"Bene il suo diario è lì in bella mostra, non devo nemmeno rovistare tra le sue cose... scusa Sophia ma devo capire cosa e perché."

...mi sento fragile, delicata, come una porcellana...
...ho letto la fatidica definizione sul libro che...
...le sorrideva, mentre cercava conferme indirette da lei...

"... ci sono dei sentimenti... impossibile da accettare... ho sempre creduto che mi avrebbe scelta...
...Sapere che Annie è in gamba mi rende più difficile odiarla...
...il bene che lui mi vuole ... non è grande e forte come il bene che io voglio a lui... sono seta nel fuoco.
Caz! Sophì non può essere!"

Dei rumori e la sua voce in corridoio...

Un attimo dopo sono in camera mia, con la porta comunicante chiusa a chiave alle mie spalle.
...Appena in tempo...

Ma cosa cavolo le passa per la testa?
Non può essersi presa una cotta per me così... così forte?!? Come può solo immaginare che io possa pensare a lei in certi termini? Dannazione Sophì!
Fatico ad ammettere che Annie avesse ragione... e come ho fatto ad essere così cieco a non accorgermi dei segnali? Devo prendere le distanze, forse è la cosa migliore e lei l'aveva capita.

Sono rientrata in stanza mi sembra di sentire il suo profumo nell'aria... è come se lui fosse stato qui... che sciocca sono, mi attacco a queste percezioni perché non vorrei tagliare i ponti con lui e con tutto ciò che rappresenta per me. Sono arrivata a credere che lui si sia intrufolato qui, a credere di percepire il suo profumo nell'aria è davvero una cosa assurda...

💙 Sono uscito il più velocemente possibile dalla stanza, ho pagato le spese e ora sono in stazione pronto per tornarmene a casa.

La verità mi ha turbato non poco, inizio a preoccuparmi per la versione da dare a mamma e papà, non la prenderanno bene.

Sono passate ore, di Ale neanche l'ombra, è silenzioso, trooppo per i miei gusti, ma la furbata della cena in camera mi ha salvato dall'incontrarlo forzatamente... ci penserò domani. mattina, ora a letto si è fatto tardi.

... Eppur si S-muove...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora