Capitolo 17: "Un lungo pomeriggio"

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Mi sveglio verso le 17.00:

«Ben svegliata.»

«Stefano... ma non dovevate lavorare?»

«Starai scherzando spero... non ti avremmo mai lasciata qui da sola»

«Grazie, ma non vorrei creare problemi»

Marta mi sorride:

«Non voglio che tu dica queste cose, tu per me sei come una figlia e non c'è altro posto dove vorrei essere ok?»

«Non poteva esprimerlo meglio.»

«Si è svegliata?»

«Pochi minuti fa»

«Ciao Ale»

«Non sei più così pallida, meglio così, per oggi, ma solo per oggi hai il permesso di ricevere una prorompente visita, fuori orario. Mamma, papà, andate a riposare, domani sarà una lunga giornata.»

«Sophì ti serve qualcosa?»

«No, grazie sono a posto.»

«Allora noi andiamo»

«Sara puoi entrare, ma non fate troppo baccano... e tu Sophì non affaticarti»

Annuisco, mentre lui esce.

«Ehi...»

«Sara ciaoo che è successo? Perché quella faccia triste?»

«Io... mi dispiace Sophì, mi dispiace tanto!»

«Non è stata colpa tua... anzi la tua idea forse è stata decisiva.»

«Ti salutano tutti e ti fanno un grosso in bocca al lupo!»

«Mi auguro basti. Non ho mai visto Ale così serio e preoccupato, anche se nega l'evidenza.»

«Fortunatamente non sarà lui ad occuparsi di 'cosetta' in modo diretto»

«Allora non ti ho insegnato nulla quando ti ho detto che la sfiga ci vede benissimo e che io sono la sua vittoria in carne ed ossa...»

«Che intendi dire?!?»

«Ieri mi ha visitata il primario che poi ha chiesto un consulto ad uno dei suoi specializzandi, visto che c'erano tutti i presupposti per creare il perfetto caso clinico per chiudere il percorso di studi di uno dei suoi, a detta sua uno tra i migliori, ha chiesto il consulto al dottor Suardi.»

«Oh.mio.dio!!! Non dirmelo»

«Oh sì è successo proprio quello che stai immaginando, non puoi capire l'imbarazzo»

«E lui?!? Ha retto la situazione?»

«Brillantemente, infatti lo stimo ancora di più per la professionalità che sta dimostrando.»

«E tu?»

«Io mi sono vergognata... devo aver dato il peggio!»

«Hai ragione con te la sfiga sale sul podio come prima classificata»

«Oggi tutto bene a scuola?»

«La solita routine»

«E Luca?»

«Luca è rimasto spiazzato dal fatto che tu abbia un 'problema di salute che necessita una lunga degenza in ospedale e poi a casa', ha balbettato qualcosa e poi si rinchiuso nel suo mondo»

«Mmm... perché mai Marta e Stefano avrebbero detto a scuola che necessito di una 'lunga degenza'»

«Non so dirti nulla, questo ci ha riferito la preside»

... Eppur si S-muove...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora