Capitolo 1

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Sono le 23 e 20 tra un'ora io e Emily abbiamo il volo per New York. Mi alzo lentamente dal letto togliendomi l'asciugamano che copriva i miei jeans e la mia felpa nel caso i miei fossero entrati in camera mia. Mi faccio una coda alta, un vizio che ho preso sin da quando avevo 7 anni e Laurenne mia "madre" mi costringeva a pulire tutta la casa, quindi ogni volta che dovevo mettermi all'opera mi facevo la coda. Prendo la valigia, già preparata precedentemente, da sotto il letto. Guardo il mio cellulare e sono le 23 e 30, Emily sarà qui tra pochi minuti, quindi è arrivato il momento di scendere giù. Apro il più lentamente possibile la porta di camera mia e la richiudo silenziosamente quando esco. Il corridoio è buio e io odio il buio. Mi ricorda i primi mesi qua, quando non parlavo o non obbedivo a Laurenne e Jean (mio padre), loro mi rinchiudevano in cantina al buio e io piangevo ma loro facevano finta di niente. Basta pensare al passato stai iniziando una nuova vita Megan! Mi rimprovero mentalmente mentre scendo dalle scale. Arrivo alla porta d'ingresso e mi prendo un minuto osservando il salotto. Guardo il divano e mi viene in mente quando Jean si era addormentato ubriaco su di esso, io non lo sapevo e sono entrata in salotto durante la notte per cercare il mio unico peluche "Grilly" senza il quale non riuscivo a dormire. Sfortunatamente lo svegliai, lui si arrabbiò tanto e mi tirò uno schiaffo rinchiudendomi in cantina tutta la notte senza Grilly. Distolsi lo sguardo dal divano e lo posizionai sul minibar. Mi venne in mente quella volta in cui Laurenne mi aveva ordinato di portarle un bicchiere di whisky, avevo 9 anni e per sbaglio il bicchiere mi scivolò dalle mani mentre glielo consegnavo finendo sul suo vestito, e lei si infuriò mi prese per i capelli mi portò in bagno si tolse il vestito e mi ordinò di lavarglielo a mano col sapone. Io lo feci. La vibriazione del cellulare mi risvegliò dai miei pensieri e mi riportò in mente ciò che dovevo fare. Era un messaggio di Emily - Sono qua scendi Meg.- io mi affrettai e dopo aver dato un'ultimo sguardo a casa mia uscii. Intravidi subito l'Audi A4 nera dei genitori di Emily e tenendo ben stretta la mia valigia raggiunsi la loro auto. "Pronta Meg?" mi chiese sorridente Emily stringendomi in un abbraccio dopo aver messo la valigia nel porta bagagli, "Prontissima" era vero. Ero pronta a tutto finché lei era al mio fianco, lei mi sorrise entrammo in macchina e ci dirigemmo all'aeroporto. Il viaggio fu silenzioso o almeno credo lo sia stato perché io avevo le cuffie e non sentivo niente a parte la meravigliosa voce di Ariana Grande che canta One Last Time. "Tesoro siamo arrivati,vieni." mi disse Mark il padre di Emily "Oh certo" dissi io uscendo dall'auto "E' arrivato il momento dei saluti, eh?" disse Mary la madre di Emily "Già" rispose lei. Si abbracciarono tutti e tre e invidiai Emily, quanto avrei voluto avere una famiglia che fosse qui ad abbracciarmi e dirmi che gli sarei mancata ma invece non è così. "Hey vieni qua Meg lo sai che per me sei come una seconda figlia e mi dispiace tantissimo non essere riuscita ad incastrare i tuoi genitori e smascherarli davanti al giudice dei minori cosi da poterti adottare" disse Mary "Oh Mary a me è bastato anche il fatto di averci provato ma era inevitabile rimanere con loro sappiate che vi voglio bene e che siete stati un supporto magnifico per me" dissi asciugando le lacrime che iniziarono a scendere sul viso di Mary e Emily, erano identiche. Mi girai verso Mark che spalancò le braccia "Vieni qui Meg!" disse e io senza pensarci due volte lo abbracciai fortissimo "Mi mancherete tantissimo grazie di tutto" dissi piangendo "Non c'è di che piccola Meg" mi disse baciandomi i capelli. Mi staccai e andai da Emily che stava ancora abbracciando Mary. "Andiamo?" mi chiese Emily "Andiamo." risposi io prendemmo le nostre valigie e ci dirigemmo verso l'entrata dell'aeroporto "Allora, ciao" dissi ai genitori della mia migliore amica che nella mia vita avevano rappresentato un'ancora a cui aggrapparsi "Ciao principesse." disse Mark . Eravamo sull'aereo mancava pochissimo al decollo "Preghiamo i gentili signori di allacciare le cinture di sicurezza grazie, siamo pronti per decollare." disse una voce registrata suppongo. Ci siamo l'aereo si alza in volo mi sento come questo aereo, finalmente posso volare anche io!


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Spazio autrici

Ecco il primo capitolo, spero vi piaccia!

Probabilmente o oggi o domani posteremo il secondo, quindi tenetevi pronti!

Se vi è piaciuto votate e commentate, ci farà di sicuro piacere e diteci cosa ne pensate.

A presto! <3

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