Capitolo 17

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Megan's POV


Oggi uscirò dall'ospedale e ora sto aspettando il dottore che venga a visitarmi, Cameron mi è stato vicino per tutta la settimana e lo ringraziai molte volte per questo, sinceramente dopo tutto ciò che è successo non me l'aspettavo da lui ma va bene anche così. Dopo il bacio come sempre mi ha dedicato uno dei suoi bellissimi sorrisi, ma questa volta cambiò qualcosa, non so se io e lui stiamo insieme o cosa perchè oltre a quel bacio ce ne siamo dati altri. Mentre stavo preparando la mia valigia decisi di parlare "Cam, cosa siamo io e te?" chiesi abbassando il capo "Tu sei la mia ragazza perché?" mi chiese "No...é che...boh non lo so nemmeno io!" dissi sorridendo e senza che me ne accorgessi Cam si gettò sulle mie labbra e diede inizio a un bacio magnifico. Mentre ci stavamo baciando Cameron decise di approfondire il bacio e mise le sue mani sull'orlo della mia maglietta cercando di togliermela ma io lo fermai "No, Cameron, non voglio!" gli dissi "Sei vergine?" mi chiese "No!" gli dissi e scoppiai a piangere e mi abbracciò "Ehi, se vuoi raccontarmi cos'è successo io sono qui" mi disse, non mi sentivo abbastanza pronta per dirgli del mio tremendo passato ma come resistere a quella faccia preoccupata da cucciolo che si ritrova "Cameron ti avverto che è una cosa che ti sconvolgerà ma non quanto ha sconvolto me" inizio e lui si incupisce "dimmi piccola" dice "vedi io sono stata adottata da una famiglia terribile! Mi picchiavano mi maltrattavano mi sfruttavano e io avrei altamente preferito rimanere all'orfanotrofio ancora per un po' invece di andare in quella casa infernale. Questo è stato il principale motivo per cui io e Emily ci siamo trasferite a New York. I suoi genitori sono fantastici mi trattano come una figlia e praticamente passavo la giornata da loro: mi svegliavo prestissimo la mattina andavo da Emily a piedi e ogni volta che entravo in casa il profumo dei croissant alla nutella mi invadeva le narici, andavamo a scuola insieme e quando tornavamo rimanevo da loro fino a sera e per tornare a casa e mi riaccompagnavano in auto, è il genere di famiglia che ogni orfano immagina nella propria testa quando è all'orfanotrofio e io ho potuto assaggiare un po' di quella splendida fantasia. Il problema è che come è giusto che sia il tempo passa. Le ore, i minuti e i secondi passavano e veniva il momento di tornare a casa. Abbassai lo sguardo e Cam mi alzò il mento con le dita "continua" mi disse "C'era una cantina in casa mia dove ogni volta che combinavo qualche guaio o ogni volta che ai miei genitori andava venivo rinchiusa senza cibo, acqua e il mio peluche preferito, quel posto era un inferno per me ma dopo una notte ho cambiato idea e ho capito che avrei preferito vivere la dentro piuttosto che subire ciò che subivo nella casa..." Dissi trattenendo il più possibile il pianto."Cos'è successo quella notte?" mi chiede Cameron dolcemente "Ero felice, ero appena tornata da casa di Emily e mi ero divertita tantissimo a giocare a UNO con lei e i suoi genitori. Ho aperto la porta e ho sentito un forte odore di alcool e fumo nel salotto, e in quell'istante sono tornata triste perché quell'ambiente mi ha subito fatto ritornare alla realtà, alla mia realtà, quella dove non esistono croissant alla nutella, dove non ci sono partite a UNO, dove l'unica cosa che trovavo era violenza e una cantina. Comunque non era questo il punto. Sono entrata in casa e il mio padre adottivo era seduto su una poltroncina vicino al minibar quando mi ha vista si è leccato le labbra e ha appoggiato il bicchiere di non so quale drink e ha iniziato ad avvicinarsi...


INIZIO FLASHBACK


"Ciao piccola Megan ricordami quanti anni hai?" mi disse mio padre "15" risposi io tremante "ho aspettato abbastanza" mi disse venendo verso di me io capii subito ciò che voleva fare e mi misi a correre verso la mia stanza ma lui mi raggiunse e mi sbatte per terra nella mia camera iniziando a slacciare i suoi pantaloni e togliere i miei leggins...


FINE FLASHBACK


... è c-ciò che s-successe p-puoi immaginarlo" dissi lasciando libero sfogo alle mie lacrime "oh piccola non lo meritavi!" mi disse stringendomi tantissimo "capisci perché v-voglio andarci p-piano" gli dissi singhiozzando "si amore si tranquilla ti aspetterò tutta la vita, non pensare diversamente prima mi sono solo lasciato prendere dal momento non ti obbligherei mai a fare nulla che tu non vorresti" mi dice abbracciandomi "g-grazie" gli dico abbracciandolo fortissimo "non c'è di che" mi dice. "Che ne dici se ora riposiamo un po' abbracciati come siamo?" Continuò lui "ottima idea" dissi sdraiandomi con lui e mettendo la testa sul suo petto.


Cameron's POV


Il passato di Meg è orrendo. Odio me stesso con tutto il cuore per averla fatta soffrire, se fosse per me vorrei vederla ridere e sorridere 24 ore su 24, ogni singolo giorno della sua vita. E' una ragazza che ha sopportato davvero troppo e non si merita di continuare a farlo. Quando mi ha detto che è stata violentata la mia mente ha elaborato un'immagine di lei con il sangue che le colava e suo "padre" che la violentava. E mi sono trattenuto dal tirare un pugno al tavolino ma so che l'avrei spaventata e mi sono trattenuto. Ora sono ancora abbracciato a lei e si è addormentata con la testa sul mio petto. Sento il suo respiro regolare e mi tranquillizza. Sapere che i suoi genitori sono ancora in giro per la strada come se non avessero fatto nulla mi fa imbestialire! Se fosse per me li vedrei marcire in prigione. I pensieri sui suoi genitori mi fanno venire in mente il fatto che non le ho chiesto dov'era sua madre durante quella notte. Ma glielo chiederò quando si sveglierà...forse non vorrei ricordarle quella notte troppe volte. Suo padre. Spero davvero per suo padre che io non lo becchi in giro per strada altrimenti finirò io in prigione per averlo ucciso. A proposito di questo chiederò una foto dei suoi veri genitori e dei suoi genitori adottivi, cosi se mai li vedessi per strada manderei a fanculo tranquillamente sua madre che essendo donna non può essere toccata e pesterò a sangue suo padre. Lo ridurrò in poltiglia. "Ti proteggerò io Meggy, ti proteggerò io" le dico accarezzandole i capelli per poi addormentarmi ancora abbracciato a lei sognando una piccola bambina dai capelli scuri gironzolare per un orfanotrofio.


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Spazio autrici


Scusateci davvero tanto se non abbiamo aggiornato da due giorni, ma avevamo molti impegni.

Comunque, ecco che una parte del passato di Megan ritorna, ve l'aspettavate?

Fateci sapere se vi piace questo capitolo commentando e votando!


Al prossimo capitolo <3

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