L'inizio della fine
Come si inizia una storia?
Dovrei magari presentarmi come la ragazza timida che però avrà la sua risvolta non appena un miracolo apparirà nella sua vita, oppure come la ragazza con la vita perfetta la cui vita però viene stravolta da un avvenimento negativo tipico di qualsiasi cartone animato scadente per bambini.
O forse dovrei semplicemente dire "Ehi ciao, sono T/N, e oggi è il mio primo giorno di quinta liceo! Non vedo l'ora, spero di farmi tanti amici e magari di conoscere il ragazzo giusto per me!"
Troppo facile.
Io sinceramente preferisco fare le cose a modo mio, e che vi piaccia o no, dovrete accettarlo perche questa è la storia della mia vita e non potete cambiarla, e purtroppo neanche io posso cambiarla, quindi dobbiamo semplicemente vedere cosa succede.
Comunque non voglio sprecare tempo a dirvi pensieri simili, sennò tutto sarebbe una noia mortale, quindi penso che dovrei proprio arrivare al punto:
Io sono la migliore.
Presi la mia uniforme, era composta da una giacca nera che portava con fierezza lo stemma scolastico, con sotto una camicia bianca e una bella cravatta che arrivava alla lunghezza della gonna, la quale era marrone e a quadri.
Inutile dire che ho il massimo dei voti in tutto, e a molti sto antipatica per il semplice fatto che sono in grado di batterli in tutto.
Non mi interessa se i ragazzi neanche mi guardano perché sono strana e "penso solamente allo studio e al mio futuro", oppure se le ragazze parlano male di me perché mi trucco e mi vesto male e mi rifiuto di farle copiare durante le verifiche, ma se non se lo meritano, dovrebbero anche aspettarselo.
Certe volte mi chiedo in realtà come sarebbe essere spensierati come gli altri, però preferisco concentrarmi sul prepararmi adesso, meglio non perdere il pullman, non ho voglia di farmela a piedi correndo.
Mi diedi una sistemata ai capelli in modo da essere almeno presentabile, e poi andai in salotto per uscire di casa.
Vidi che sul divano c'era mia madre con una bottiglia d'alcol in mano che probabilmente aveva da un giorno, che quasi rischiava di cadere visto che lei dormiva beata mentre il salotto era letteralmente un disastro.
Disgustoso.
Sospirai guardandola in quello stato, e poi presi lo zaino uscendo finalmente di casa prendendo una boccata d'aria.
Il pullman era proprio lì davanti, per questo non esitai ad andarci con sicurezza e a salire osservandomi attorno per qualche secondo.
Mi guardai intorno, e ovviamente ero così fortunata da trovare quasi tutti sul pullman, ma quando trovavo posti liberi e chiedevo se potevo sedermi lì, tutti mi dicevano che "tenevano il posto ad un amico".
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Non mi abbandonare ❤︎︎Levi x reader❤︎︎
FanfictionNon lo so. Penso di non sapere più nulla ormai. Quello che voglio diventare, il tipo di persona che voglio essere, come devo parlare con gli altri, ma soprattutto: cosa devo provare per quel ragazzo cui unica informazione che ho è il nome e l'età?