Pioggia di meteore
Mi svegliai nel bel mezzo della notte, perciò cercando di non fare rumore decisi di andare nel balconcino che c'era in camera di Levi, e mi affacciai.
Guardai il cielo stellato, e sorrisi, quando sono belle le stelle.
<<Piacciono anche a te le stelle?>> chiese lui avvicinandosi a me, facendomi prendere un piccolo spavento.
Indossava oltre alla canottiera, una giacca non molto pesante, perché faceva molto fresco la notte.
<<Certo. Penso che a tutti piacciono>> dissi, non esiste qualcuno che odia lo spazio, o almeno lo spero.
<<In realtà alle persone piacciono superficialmente. Pensa solo alle stelle come qualcosa di magico e dei cartoni, per non parlare delle stelle cadenti>> disse sbuffando e io sorrisi.
<<Lo so, tutti rimangono delusi quando scoprono che in realtà le stelle cadenti sono pezzi di meteora>> dissi.
<<Io non capisco perché. Una pioggia di meteore... è così bello. Poi le stelle quando muoiono, se sono grandi diventano una supernova. Come si fa a non essere innamorati?>> chiese lui osservando il cielo.
Levi che parlava così dell'astronomia non me lo sarei mai aspettato, lui sembra tanto il Sole in realtà.
Peccato che io non sono la sua Luna, e non sono nemmeno una stella.
<<Sei davvero fantastico sai? Anche se mi è difficile ammetterlo>> dissi sorridendo.
<<Sotto le stelle mostri il tuo lato soffice eh?>> chiese dandomi una leggera gomitata e io sbuffai.
<<Come no. Comunque lo dico perché sei sempre così felice di tutto, guardi il mondo come se ne fossi innamorato. Ti invidio>> affermai.
<<Guardo il mondo in questo modo, perché non saprò mai quando morirò>> rispose guardandomi sorridendo, in modo un po' malinconico.
<<Tu...Hai paura della morte?>> chiesi.
<<Per nulla. Morire significa sapere di aver vissuto>> disse lui, in effetti non si sbagliava.
<<Come mai sei in piedi comunque?>> chiese cambiando argomento, e io tornai alla realtà.
<<Non riuscivo a prendere sonno>> dissi.
<<Hm>> rispose lui togliendosi la giacca mettendomela sulle spalle, e io mi irrigidii un attimo.
<<Grazie>> risposi, anche se mi sentivo andare a fuoco in quel momento.
<<Sei molto bella alla luce della Luna>> disse sorridendo.
<<Non eri quello che sapeva tutto di astronomia? La luce della Luna è solamente la luce del Sole che viene riflettuta sulla superficie>> dissi sorridendo.
<<È bellissima comunque>> rispose lui e io feci spallucce.
<<Vero>> risposi guardando in basso.
Tornammo a letto quasi subito dopo, e ci sdraiammo nel letto, e io ero sempre con la giacca di Levi, nonostante fossimo entrambi sotto le coperte ancora calde.
Mi addormentai nuovamente, e il mattino seguente fu Levi ad alzarsi per primo, e aveva un sacchetto in mano.
<<Mikasa ci ha portato queste brioche, visto che sua madre fa la pasticciera, spero che il gusto ti piaccia, non so bene i tuoi gusti>> affermò lui.
Per fortuna la mia brioche era g/p, e la sua/anche la sua al pistacchio.
<<Menomale, è il mio gusto preferito in realtà>> affermai sorridendo, e lui ricambiò il sorriso, e poi ci mettemmo a mangiare sul suo letto, e cercai di non sporcare.
<<Stai ferma>> disse lui una volta che ebbi finito di mangiare, perciò lo guardai confusa.
Mi mise l'indice sotto il mento, alzandomelo leggermente, e poi con il pollice mi pulì il lato della bocca, per poi pulirsi il dito in un fazzoletto.
Ero completamente senza parole, era successo così velocemente che ho pensato un sacco di cose "Cosa fa?" "Ho un insetto?" "Mi vuole baciare?!"
<<Quante volte ti devo dire che non mi piace essere toccata?>> dissi.
<<Ieri però non dicevi la stessa cosa>> affermò lui sorridendo, e io rimasi a bocca aperta.
<<Ma stai zitto>> risposi.
<<Comunque posso sapere come ti sei fatta questa cicatrice?>> chiese e io restai zitta, tornando al mio solito umore.
<<Non sono affari tuoi>> dissi guardandolo.
<<Sei come la parte buia della Luna sai?>> chiese sorridendo.
<<Piuttosto tu... Perché hai il braccio bendato?>> chiesi, e lui rimase senza parole, non sapeva davvero cosa dire.
<<Ah, intanto che ero in ospedale quando non sono potuto uscire con te, si sono accorti che mi mancava un vaccino e mi hanno chiesto se potevano farmelo lì>> rispose lui sorridendo facendo spallucce.
<<Così tanto fasciato per una puntura di un ago? Sicuro che non hai niente?>> chiesi allungando la mano.
Lui mi afferrò per un polso, per questo lo guardai male, aveva una presa parecchio forte...
<<Perché dovrei avere qualcosa? Guarda che sto bene, non devi preoccuparti per me>> disse lui sempre sorridendo, anche se sembrava così tanto forzato.
Ma no, Levi ha una bella casa, è popolare a scuola, è lo studente modello che ogni prof vorrebbe, e ha una sorella che gli vuole un sacco di bene a quanto sembra.
Cosa potrebbe avere...?
Anche se giudicare dalle apparenze è sbagliato, in fondo Levi non lo conosco poi così tanto, quindi meglio non dire nulla.
<<Ok...Scusami>> dissi allontanandomi.
E la parete di ghiaccio, dopo essersi iniziata ad assottigliarsi, si ghiacciò ancora più di prima.
Non mi piacciono i sorrisi forzati.
<<Io comunque devo andare a casa, i miei si preoccuperanno per me sennò>> affermai sapendo perfettamente che a mia madre non gliene sarebbe fregato nulla, oppure mi avrebbe picchiata.
Mi andai a vestire in bagno, e poi presi tutte le mie cose.
<<T/N io devo dirti una cosa!>> esclamò perciò mi girai nella sua direzione.
<<Devi sapere che io ho...>> affermò perciò ero curiosa di sapere cosa avesse in realtà è lo ascoltai.
<<Ho avuto piacere a passare del tempo con te>> disse, perciò sospirai.
<<Anche a me. Grazie, ci vediamo domani>> dissi sorridendogli per poi andarmene via, senza sapere se ci sarei rientrata in quella casa.
Angolo atroce
NON SO PERCHÉ MA MI È PRESO IL VIZIO DI METTERE UN CAPITOLO SULLE STELLE IN CREDO TUTTE LE MIE STORIE
COMUNQUE IL LORO RAPPORTO È ANCORA COMPLICATO
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Non mi abbandonare ❤︎︎Levi x reader❤︎︎
FanfictionNon lo so. Penso di non sapere più nulla ormai. Quello che voglio diventare, il tipo di persona che voglio essere, come devo parlare con gli altri, ma soprattutto: cosa devo provare per quel ragazzo cui unica informazione che ho è il nome e l'età?