Immagino che sarà una nuova esperienza
Il giorno dopo andai a scuola come sempre, e nel pullman vidi Levi, perciò mi sedetti vicino a lui anche se non lo salutai, e lui lo notò subito.
<<Mi dispiace per ieri... Ma ho avuto un imprevisto>> disse lui restando sempre molto vago, e io sospirai.
<<Non importa, tanto sono stata lì sono una decina di minuti e poi sono tornata a casa>> affermai e lui annuì.
<<Però almeno potresti dirmi che imprevisto era? Poi potevi anche dirmelo>> dissi guardandolo, e lui esitò.
<<Ho avuto probabilmente un calo di zuccheri perché sono svenuto e mi hanno portato in ospedale>> disse, non mi sembrava tutta la verità, ma comunque sono costretta a credergli.
<<Ora stai meglio?>> chiesi, e lui mi rispose di sì, anche se in effetti non mi sembrava tanto in forma, ma lasciai stare.
<<Oggi parliamo delle malattie mentali, la prof Hanji ha mandato degli approfondimenti via mail a tutta la classe>> disse Levi sorridendo e io lo guardai.
<<Mi sembri contento>> dissi e lui mi guardò un po' in imbarazzo.
<<Ah è che mi interessa molto questo genere di cose, quindi non vedo l'ora di parlarne in classe>> disse.
Andammo in classe dove dopo l'appello, la prof effettivamente ci iniziò a spiegare le varie malattie che Levi aveva letto.
In questa lezione avremmo parlato molto brevemente di disturbi come:
Disturbo depressivo
Disturbi d'ansia
Disturbi dell'alimentazione
Schizofrenia
Bipolarismo
Disturbo della personalità borderline
Hanji iniziò nell'ordine in cui li aveva elencati, e sentii bisbigliare le compagne dietro di me qualcosa.
<<La depressione peggiora così tanto che alcuni smettono di lavarsi i denti?>> chiese una dietro di me.
<<No tesoro, la depressione peggiora così tanto che alcuni si ammazzano>> dissi assottigliando lo sguardo, e lei sbuffò.
<<Tu ne sai qualcosa immagino>> affermò la sua amica.
<<come ti permetti?!>> esclamai alzandomi di botto e Levi si girò nella mia direzione, ma fui interrotta subito dalla professoressa Hanji.
<<T/N siediti perfavore>> chiese lei comunque con un tono gentile, quindi senza troppe storie mi sedetti nuovamente, ho perso ancora la calma.
La lezione continuò, e anche le successive, finché non arrivò il momento di fisica, dove la prof Rico entrò in classe, la sua materia mi piaceva, ma lei mi metteva leggermente timore rispetto agli altri prof.
Iniziò a spiegare, e poi a fine lezione ci annunciò una cosa.
<<Voi sapete che durante ogni quadrimestre, facciamo una verifica scritta, una orale e una relazione giusto?>> chiese e tutti rispondemmo di sì.
<<Bene, ho deciso di assegnarvi come prima verifica la relazione sugli argomenti che vi ho spiegato da quando ci siamo rivisti dopo l'estate. Avete due settimane di tempo, ma è molto difficile come compito quindi vi conviene non aspettare l'ultimo giorno>> disse lei.
<<E visto che è la prima prova di quest'anno, per facilitarvi il lavoro vi metterete a coppie e svolgerete la relazione insieme>> concluse lei e subito dopo la campanella suonò e ci salutammo.
Un lavoro a coppie hm?
Io li odio perché molto volte rimango da sola, e quando sto con qualcuno vogliono che faccia tutto io.
<<La facciamo insieme?>> chiese Levi girandosi verso la mia direzione.
<<Me lo chiedi perché ho i voti alti o perché vuoi lavorare con me?>> chiesi sorridendo e lui ricambiò il sorriso.
<<Diciamo entrambe, anche se non preoccuparti che io nella mia vecchia scuola ero il migliore in fisica, anche se in realtà lo ero in tutte le altre materie>> rispose.
<<Come mai hai cambiato scuola?>> chiesi, in effetti non glielo avevo mai chiesto.
<<Niente di che in realtà, mio padre lavorava in un'azienda e gli hanno fatto una buona proposta di lavoro, quindi siamo venuti qui>> rispose facendo spallucce.
<<Prima dove abitavi?>> domandai.
<<Michigan, era un bel posto però... Insomma non mi dispiaceva essere venuto qui a New York>> disse e io annuii.
<<A me sarebbe tanto piaciuto andare in Michigan invece>> risposi e lui sorrise.
<<Iniziamo oggi la relazione?>> chiese cambiando argomento, e io feci spallucce, in effetti era meglio iniziarla ora visto che avevamo altri compiti.
<<Sì va bene, a casa tua?>> domandai, sicuramente a casa mia no, considerando mia madre.
<<Oh no, meglio casa tua>> rispose.
<<Ma se andassimo in biblioteca?>> chiesi, non avevo voglia di discutere a casa di chi andare in realtà.
<<È chiusa questa settimana... Dai non fa nulla, possiamo andare a casa mia>> affermò facendo spallucce, se gli va bene allora ok.
<<Magari puoi restare anche a dormire da me già che ci sei>> rispose un po' in imbarazzo a chiederlo, e io non sapevo cosa dire.
A casa di Levi a dormire?
Però in effetti sentire mia madre tutta la notte che parla, che spacca bottiglie e che invita i suoi tre o quattro amici ogni notte non è tanto piacevole, magari staccare un attimo mi farà bene.
<<Sì ok, tanto domani non si va a scuola perché è la festa dei lavoratori, che non ho ancora capito come mai quest'anno si sono dimenticati di dare la comunicazione...>> sussurrai.
<<Perfetto, allora ci vediamo da me alle quattro, magari porta un pigiama o che ne so>> rispose, mi sembrava un po' rosso in viso, ma magari era una mia opinione.
Quindi adesso io e Levi siamo amici no? Gli amici passano il tempo insieme, parlano, fanno i compiti insieme e tutto.
Mi lasciai scappare un sorriso, non era tanto male avere Levi come amico.
Mi ero offesa parecchio per ieri, ma se è sul serio svenuto allora non dovrei prendermela con lui, e comunque non avrebbe motivo di non uscire dopo che me lo ha chiesto lui.
Le lezioni finirono in fretta, e andai sul pullman con Levi ovviamente, adesso in realtà iniziavo a non importarmene troppo se mi indicavano quando parlavo con Levi, visto che:
1) Ci avevo fatto l'abitudine
2) Stavo bene con Levi
<<Hai sempre i capelli spettinati a fine giornata>> disse lui e io incrociai le braccia.
<<Rappresentano la mia disperazione>> affermai sarcastica e lui sorrise, perciò ricambiai il sorriso.
Devo dire che avere un amico non mi dispiace affatto.
Angolo atroce
SECONDO VOI LEVI CHE COS'HA?
COMUNQUE DAJE CHE PROSSIMO CAPITOLO PIGIAMA PARTY
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Non mi abbandonare ❤︎︎Levi x reader❤︎︎
FanficNon lo so. Penso di non sapere più nulla ormai. Quello che voglio diventare, il tipo di persona che voglio essere, come devo parlare con gli altri, ma soprattutto: cosa devo provare per quel ragazzo cui unica informazione che ho è il nome e l'età?