CHAPTER 9.

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Mi svegliai e per prima cosa risposi al messaggio di Caniff.
< Non lo so, ci penso. >
Veramente ci devo pensare, le feste mi piacciono e vorrei andare per stare un po' con Shawn e tutti gli altri. Ma c'è sempre il problema di Kate che sicuramente ci sarà. Oh al diavolo Kate, io ci vado. Andai a fare colazione.
"Buongiorno." Dissero tutti.
"Ehilà, zia posso andare da Shawn dopo scuola?" Chiesi. Nash mi guardò e poi riprese a mangiare.
"Certo, Shawn l'amico di Nash?"
"Si."
"Adoro quel ragazzo, certo che puoi andare." Disse sorridendo.
Lo adoro anche io, sinceramente. Quel suo modo di fare così dolce e delicato, non avevo mai incontrato una persona come lui. Andai a vestirmi e corsi alla fermata del pullman con Nash e Hayes. Era davvero tardi. Presi il pullman in tempo, dato che era il ritardo e arrivai a scuola. Matt e Aaron si dirigevano nella nostra direzione e dopo aver salutato Nash, Matt si avvicinò a me avvolgendomi in un abbraccio.
"Come stai?" Chiese.
"Bene, te?"
"Mai stato meglio. Domani ci sei alla festa, vero?"
"Può essere."
"Brava, andiamo che Shawn ci aspetta." Mi prese per il polso e allungò il passo.
"A dopo Nash." Urlai.
Salimmo le scale antincendio e arrivammo sul tetto. Shawn era seduto a terra con un sacchetto in mano.
"Ehi, sedetevi ho portato la colazione." Disse sventolando il sacchetto.
"Ho preso le ciambelline." Me ne porse una e la presi. Era davvero buona.
"Tra poco suona la campana." Dissi.
"Che ne dite se entriamo in classe alle 9?" Propose Matt.
"Per me va bene."
"Si ma poi bisogna portare la giustifica?" Chiesi.
"Ma no, inventiamo la cazzata che eravamo sullo stesso pullman e siamo arrivati in ritardo, fidati." Disse Matt sorridendo.
"Oggi usciamo noi tre insieme?" Propose Shawn.
"Ehi, ti sei dimenticato che sono a casa tua?" Chiesi.
"Come posso dimenticarmi."
"Ah quindi viene a casa tua? Eh bravo Shawn." Disse Matt facendo l'occhiolino.
"Ho casa libera, vieni anche te. Giochiamo alla playstation e poi magari usciamo. Vi va?"
"Sii, call of duty." Dissi decisa.
"Ma tu giochi?" Chiese Matt.
"Si." Rispose Shawn. "Ed è anche molto brava."
"Ma smettila. Diciamo che mio fratello giocava spesso e così io giocavo con lui."
Sorrisi.
"Merda, Matt hai fatto francese?" Chiese Shawn.
"Porca troia, c'era francese?"
Scoppiai a ridere e tirai fuori il libro.
"Si c'era francese."
"Ti amo." Disse Matt.
Finirono di copiare e la campanella suonò. Passai in presidenza per il ritardo e andai in classe. Le due ore di francese passarono e così suonò l'intervallo. Avevo la testa poggiata sul banco per il troppo sonno. Qualcuno picchiettava con le dita sulla mia spalla.
"Aileen." Disse. Mi alzai e vidi Taylor.
"Taylor, dimmi." Chiesi scazzata.
"Stasera allora? Ci sei?"
"Forse, non si arrabbierà la tua fidanzatina sapendo che sono stata invitata?" Dissi ironicamente.
"Lei non l'ho invitata, voglio passare una serata tra amici. Non ci sarà moltissima gente." Disse.
"Se lo viene a sapere a parer mio si incazzerá."
"Pazienza." Disse uscendo dalla mia classe.
"Quindi vieni?"
"Si, Matt, vengo." Mi abbracciò e sorrise.
Le ore passarono, andai in contro a Nash per salutarlo. Era con Taylor e Cameron.
"Ehi Nash ci vediamo stasera, vado da Shawn." Dissi. Cameron mi stampò un bacio sulla guancia mentre Nash, senza parlare mi abbraccio.
"Vieni stasera?" Intervenne Taylor. Ma che pressa.
"Si, vengo."
"Fai la brava, Aileen. Ti aspetto a casa per le sette così ti prepari e possiamo andare alla festa con calma." Disse Nash.
"Sarò da voi per le nove." Intervenne Cam.
"Perfetto a dopo." Qualcuno mi prese il polso e mi ritrovai tra le braccia di Taylor.
"Scusa" mi sussurrò all'orecchio, per poi staccarsi e raggiungere gli altri. Ma scusa cosa?
"Ci sei?" Disse qualcuno alle mie spalle. Matthew.
"Si, scusa."
"Eri imbambolata." Ridacchiò. Lo fulminai con lo sguardo. "Shawn ci aspetta alla fermata."
"Andiamo." Dissi. Presi il pullman con i due disagiati e in 10 minuti arrivammo a casa di Shawn.
"Che bella casa." Dissi varcando la soglia.
"Ti piace? Mia madre l'ha arredata stando attenta a tutti i particolari."
Matt si mise sul divano e accese a televisione. Come se fosse a casa sua.
Shawn prese il telefono. "Ciao, vorrei ordinare tre tranci di pizza." "Appena può, famiglia mendes." "Grazie, a dopo." Disse e mise giù il telefono. "Aileen ti faccio vedere camera mia." Mi porse la mano e la afferrai, mi portò su per le scale e in fondo al corridoio c'era la sua stanza. Appena entrai vidi subito una chitarra. "Suoni?" Chiesi.
"Si." Disse arrossendo. Mentre mi guardavo intorno accese la play e chiamò Matt. Iniziammo a giocare e qualcuno suonò al campanello. "Pizzaaa." Urlò Matt. E come dei disagiati andammo giù correndo. Shawn ci fece strada verso la cucina.
"Dove si va oggi?" Chiese Matt mettendosi in bocca un pezzo di pizza.
"Volevo portare Aileen al negozio di dischi." Disse Shawn.
"Bella, ci sta. Che ne dici?" Disse rivolgendosi a me.
"Si, per me va più che bene."
"Dai allora veloci a mangiare che andiamo subito."
In meno di mezz'ora eravamo già fuori casa. Shawn prese lo skateboard e ci fece strada. In pochissimo arrivammo al negozio. Era veramente grande. Entrai e subito vidi tutti dischi. C'era una batteria veramente stupenda, per non parlare di tutte le chitarre. Shawn si mise a provarle. Io andai a provare i cd, mi misi le cuffie e provai un cd di Lana Del Rey, io la amo. Decisi di comprarlo. Uscimmo dal negozio ed erano già le cinque. "Bello il cd." Disse Matt.
"Che ne dite se andiamo a prendere una cioccolata calda?" Propose Shawn. Eravamo tutti d'accordo così andammo verso un bar/pasticceria, veramente adorabile. Era arredato in stile vintage.
"Ma voi come vi vestite stasera?" Chiesi timidamente.
"Camicia e pantaloni." Disse Shawn.
"Anche io. Te?"
"ehm, non lo so. Devo ancora decidere."
"Vuoi che ti passiamo a prendere stasera?" Chiese Matt.
"Ma va, tranquilli. C'è cameron. Ci vediamo lì, vi chiamo appena arrivo."
"Perfetto."
"Io dovrei andare, si è fatto tardi." Dissi alzandomi.
"Ti accompagniamo." Disse Shawn alzandosi, seguito da Matt. Uscimmo e faceva veramente freddo.
"Com'è vivere con i Grier?" Chiese Matt.
"Mi trovo veramente bene, ormai è la mia famiglia." Risposi sorridendo.
"Nash ti adora, veramente." Intervenne Shawn. Anch'io adoro lui, è come un fratello.
Arrivai davanti casa abbracciai i due e corsi a prepararmi.

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