"Sei venuta qui solo perché è l'unica presa dove puoi attaccare il telefono, vero?" Chiese lui.
In verità no, sinceramente il mio telefono è ancora al 50%, non ne ho bisogno per ora.
"No." Dissi.
"E allora cosa c'è?" Sbuffo.
"Scusa prima vuoi dormire con me e poi fai così?"
Bah, prima vuole stare con me e ora sembra che la mia presenza gli dia fastidio, non capisco.
"Dormirai con me quindi?" Chiese sorridendo.
"Ci penso. Posso stare sul materassino qui, ora?"
"Certo." Disse porgendomi il braccio e facendomi stendere la testa sulle sue gambe.
"Ci siamo scambiati i ruoli?" Chiesi con un mezzo sorriso.
"Uhu?"
"Prima eri tu sdraiato su di me e ora è il contrario."
"Dov'è il problema?"
"Madonna taylor era per dire. Che noioso." Dissi alzandomi e andando a vedere se la porta fosse aperta.
Ma niente, cazzo.
Erano ormai le otto, ed è inutile dire che nessuno verrà a tirarci fuori
fino a domani.-
Mi arrivò una chiamata da Nash. Risposi.
"Aileen, ma dove sei?" Chiese quasi urlando.
"Nash, sai che ero in punizione?"
"Si, e...?"
"E praticamente sono bloccata in palestra con taylor, qualcuno ci ha chiuso dentro, capisci la mia disperazione?"
"Oddio, ora che farete?"
"Aspetterò domani, per favore appena entri a scuola vieni a prendermi. Sono abbastanza stanca." Dissi.
"Certo piccola, avviso mia mamma."
"Digli di non preoccuparsi, alla fine sono a scuola." Ridacchiai.
"Effettivamente. Ora vado, notte."
"Notte Nashino."
Attaccai.
Spuntò taylor alle mie spalle.
"Nashino?"
"Nashino."
"Va bene."
"Perfetto."
"Aileen, non iniziare."
Scossi la testa e corsi sul materassino buttandomi a peso morto, come se fosse l'ultimo posto sull'autobus. Lui di conseguenza corse verso di me buttandosi addosso. Sentivo il suo respiro irregolare a causa della corsa da un capo all'altro della palestra. Poi si avvicinò al mio viso squadrandomi. Dio quant'era perfetto. Sentii un brivido appena la sua mano sfiorò i miei capelli, si avvicinò di più e scivolò nelle mie braccia. L'aveva fatto in un modo così dolce che il mio stomaco si ribaltò.
"Aileen, beh, non vorrei essere insistente, ma... Posso dormire con te?" Chiese ancora con gli occhi chiusi.
"Perché dovrei dirti si?"
"Perché ho bisogno di te."
A quelle parole rimasi immobile.
Lui mi guardò e io annuii.
Si alzò, prese la felpa nel suo zaino e me la porse.
"Magari hai freddo." Disse.
"E tu?"
"Non fa niente, prendila."
"Io ho il cibo." Dissi tirando fuori del cioccolato.
"Condividi."
"Certo."
Gli passai il cioccolato che in poco finì.
Alla fine non era così male stare con taylor, era simpatico. Certo, mi sarebbe piaciuto di più stare a dormire nel mio letto, ma comunque mi accontento.
"Io ho sonno, mi metto a dormire." Dissi sbadigliando.
"Okay." Rispose.
Mi misi sul materassino a dir poco scomodissimo e posai la felpa sul mio corpo. Dio che profumo, il suo profumo.
Non riuscivo a dormire e sinceramente non sapevo dove fosse taylor.-
Ad un tratto sentii una mano calda sfiorarmi il viso e lasciandomi un bacio sulle labbra. Rabbrividii.
Dio le sue labbra.
Sentii il suo corpo stendersi sul materassino e timidamente mise una mano intorno alla mia vita stringendomi forte, facendo toccare il mio corpo con il suo. Mi addormentai con il suo profumo, e per la prima volta sentivo di essere al sicuro.Spazio autrice:
Ehilà, scusate ma non è molto lungo. Spero vi piaccia. Lasciate un commentino, dai❤️
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Nothing Makes Sense t.c.
Fanfiction"Poi si erano lasciati ma in quel modo che non è un lasciarsi veramente: lui era un po' matto, lei troppo bella ma si volevano da morire. Non potevano stare insieme, non potevano stare lontani: non ci esci da quelle storie. Loro non ci erano usciti...