CHAPTER 27.

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Percorsi il corridoio e vidi Kate e Miriam. Perfetto. Stavano lì a ridere come due galline guardando Tamara.
Tamara abbassò lo sguardo.
"Oh, la sfigata e la puttana." Disse Miriam.
A quelle parole mi si bloccò il cuore, giuro.
Mi girai e iniziai ad avanzare verso di loro.
"Non vorrai mica alzarli le mani, così sta volta parte la sospensione, fallita." Disse Kate.
Sospirai e tornai con Tamara.
"Tutto ok?" Chiesi.
"Sinceramente no, non riesco più a sopportarle. Era per loro che prima stavo piangendo. Poi non è una bella giornata e son scoppiata." Rispose, la guardai e le lacrime stavano riempendo i suoi occhi. Così decisi di abbracciarla.
"Grazie, hai fatto più tu in nemmeno un'ora che una persona che mi conosce da almeno 10 anni." Sorrise.
"Tranquilla. Vieni ti porto in un posto figo."
Percorsi le scale antincendio e arrivammo al terrazzo.
"Entriamo alle 9 ormai?" Chiese.
"Si." Dissi aprendo la porta e facendo passare prima Tamara.
"Oddio che spettacolo." Disse.
"Amo questo posto."
"È perfetto per stare a leggere in santa pace."
"Leggi?"
"Si." Disse timidamente.
"Oh, anch'io, un sacco. Ora ho questo." Dissi frugando nella cartella.
"Castelli di rabbia."
"Già letto, è bellissimo. Prova a leggere: Ti prendo e ti porto via. L'ho letto tipo dieci volte."
"L'ho già sentito, magari me lo presti."
"Oddio, certo."
"Un giorno vieni da me e magari ci scambiamo qualcosa. Non mi sono ancora arrivati tutti i libri, li portano i miei il mese prossimo appena passano a trovarmi." Sospirai.
"Si, ti mancano?"
"Un po'."
Si fecero le nove e così iniziammo ad andare nelle nostre classi.
"Ho la classe a fianco alla tua." Sorrise lei.
"Perfetto, ci becchiamo all'intervallo. Passa a cerarmi." Dissi entrando.
Mi diressi al mio posto. Dopo questa nottata mi sento abbastanza stanca. Posai la testa sul banco e ovviamente il prof mi chiamò.
"Grier, sei entrata alle 9?"
"Si, prof. Domani giustifico."
"Ricordati."
Ecco, posso dormire. Rimisi la testa sul banco e iniziò la lezione.
Tra un pastrocchio e l'altro sul quaderno, mi stavo veramente per addormentare.
Sentii un palla di carta toccarmi la schiena. E già stavo per girarmi e fare la scattosa rilanciando la pallina al demente che mi aveva interrotto. Mi calmai e presi la pallina. C'era scritto qualcosa, così lo aprii.
*sorridimi, per favore.* diceva il biglietto.
Mi rigirai e vidi shawn guardarmi. Così sorrisi. E capii che era stato lui a mandarmi il foglio. Risposi.
*io non sorrido.* la lanciai all'indietro e lo sentii sghignazzare. Idiota.
Dopo poco la pallina tornò a me.
*l'hai fatto poco fa, dio.*
*ma non era per te.* scrissi.
*giuro mi alzerei e verrei a baciarti. Aileen voglio vedere quel sorriso, sempre.*
Rimasi a fissare il foglio, così mi girai e gli sorrisi. Ripresi il foglio e risposi.
*questo era per te.*

Spazio autrice.
Ciao belline mie, come state?
Lasciatemi un commentino, perfavore😔

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