Capitolo XXVIII

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Katherine

Sospirò, sdraiata sull'erba si godeva la fresca brezza mattutina, si girò su un lato, affianco a lei Josh aveva chiuso gli occhi e respirava regolarmente, sorrise appena, sapeva che non stava dormendo.

-è strano- disse poi, appoggiando le mani sullo stomaco.

-Cosa?- chiese lui schiudendo appena un'occhio -Tornare alla normalità, è strano svegliarti e renderti conto che non c'è nessuna guerra da combattere.

Avevo quasi dimenticato come si ci sentiva-

Lui annuì appena, prima di sospirare e aprire finalmente gli occhi, lei la osservò prima di ruotarsi su un fianco, fino ad essere quasi sdraiata sul suo petto.

-Che cosa farai adesso? Tornerai in Australia con tuo fratello?-

Lei sollevò appena la testa, sorpresa da quella domanda -Immagino di si, prima non avevo altri piani per il futuro, c'eravamo solo io e Jonathan, ma ora lui ha Vittoria e io ho te, e dopo tutte le incomprensioni e le incertezze della mia vita, non voglio rinunciare al nostro legame, seguirò te, ovunque andrai-

Lui alzò una mano, affondando le dita tra i suoi capelli scuri -Neanch'io avevo previsto tutto questo. Ho sempre pensato che dopo, beh, la guerra, Jane avrebbe preso il suo posto come Alpha degli Assassini, e io e Vittoria saremmo stati al suo fianco.

Ma le cose sono cambiate negli ultimi anni.

Ho sempre voluto girare il mondo, visitare i diversi stati, la mia natura non mi permette di stare fermo in un unico posto, è mutevole, ho girato per un po' di tempo, ma il pericolo di essere riconosciuto era sempre costante.

Mi piacerebbe ricominciare a farlo, ora che tutto è finito, ma soprattutto mi piacerebbe visitarlo con te-

Lei sorrise, facendo leva sui gomiti per posizionare il suo viso sopra quello di lui -Sarebbe bellissimo vedere il mondo con te- rispose Katherine, Josh le sorrise, alzando lievemente il capo fino a quando le loro labbra non si incrociarono.

******

Jane

Sospirò aiutando Vittoria a posizionare l'ennesima valigia sulla macchina di Jonathan.

-E questa dovrebbe essere l'ultima- disse poi, chiudendo lo sportello e appoggiandosi sulla carrozzeria nera.

-Già, sei pronta per partire- ribatté l'altra guardandola con un sorriso, Vittoria arricciò le labbra ma non replicò, la guardò ancora per qualche istante prima di sospirare -Sei sicura di non voler partire con noi? Jonathan non mi dirà di no se ti unisci all'ultimo, sa che con la storia della gravidanza è meglio non mettesi contro di me-

Jane sorrise ma scosse la testa -Grazie Vi, ma non posso, lo sai. Vedrò come vanno le cose, se mai girerò un poi per l'Europa-

-Con Josh e Katherine?-

Lei irrigidì le spalle inorridita -Non voglio fare la terza incomodo, ho ancora delle conoscenze sparse qua e là, farò leva su queste per assicurarmi un posto per dormire-

-Beh, sei cambi idea sappi che in Australia ci sarà sempre un posto per te- rispose Vittoria prima di guardarla seriamente -Grazie Vi, ci penserò su?-

-Sei pronta?- chiese Jonathan spuntando alle sue spalle, lei annuì e lui si aprì la portiera, sedendosi al posto del guidatore, Vittoria si voltò a guardarla, gli occhi lucidi dalle lacrime -Vieni qua stronza- disse facendo ridacchiare l'altra, l'abbracciò forte, ispirando il suo profumo come se volesse memorizzarlo -Mi mancherai, moltissimo-

𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒅𝒊 𝒈𝒉𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora