Capitolo XXI

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Jane&Matthew

Era fuori sul tetto, aveva approfittato del suo turno di ronda per salire lassù e osservare le stelle; era una cosa che l'aveva sempre rilassata e le faceva tornare in mente i momenti felici della sua infanzia, trascorsi insieme a sua madre in un paese disperso tra le montagne.

Dopo quello non era riuscita a vedere il cielo stellato per molto tempo, prima il dolore era troppo grande, poi, quando il peso dei ricordi era diventato accettabile, Sebastian riempiva le sue serata di grida e ferite.

Fu solo con Vittoria prima, e più tardi con Josh, che riuscì a tornare ad ammirare quello spettacolo, ricordava ancora le loro fughe sul tetto della struttura, là dove sapevano che nessuno le avrebbe cercate e il loro fare a gare per trovare più costellazioni possibili.

Aveva sempre vinto, e col tempo aveva insegnato all'amica come riconoscerle.

La porta a doppio battente, che dava su quella piccola terrazza, si aprì con un breve cigolio, Jane non si girò ma continuò a contemplare il cielo blu sopra la sua testa, ricercando con gli occhi una costellazione a lei fin troppo famigliare, sorrise quando la individuò.

Una presenza l'affianco durante la sua ricerca, non ebbe bisogno di girarsi per sapere che si trattava di lui, poteva percepire i suoi occhi ambrati scivolare lungo la sua pelle.

-Quindi è qui che ti vieni a nascondere- disse poi dopo qualche istante di silenzio -Ho girato per tutta la casa prima di trovarti-

-Ma alla fine ci sei riuscito- rispose semplicemente lei continuando a guardare in alto.

-Già- tossì cercando di trovare le parole giuste, ora che l'aveva affianco a sè, il discorso che aveva ripetuto così tante volte nella sua mente sembrava essere sparito -Che cosa stai guardando?-

-Stavo cercando una costellazione- disse, col naso rivoltò all'insù, lui la imitò, cercando di capire dove il suo sguardo fosse puntato -Ah, quale stai guardando?-

Lei sorrise amaramente -Quella che, con le sue pieghe sinuose passa, come un fiume, in mezzo alle due Orse- disse come una nozione che aveva già ripetuto un milione di volte, Matthew la guardò confuso -è Virgilio, quando ero piccola mi annoiavo, e un giorno ho trovato un suo libro su uno scaffale e ho cominciato a leggerlo. Mia madre si stupì, ci piaceva vedere il cielo assieme-

-Lei ti manca?-

-Si, ma alcuni giorni di più, alcuni giorni di meno, ma il vuoto che ha lasciato non sparirà mai del tutto-

Matthew la guardò ancora per qualche istante prima di farsi coraggio e cominciare a parlare -L'altra sera, tu hai detto una cosa che mi ha fatto riflettere e anche molto- Jane si voltò a guardarlo ma rimase in silenzio, aspettando che lui continuasse.

-Tu hai detto che non ti ho mai amato veramente, ma ho amato solo una maschera, una facciata, quella che tu mi hai mostrato, ma non ho mai amato il mostro che si nasconde dietro quella.

Ti sbagli.

Fin da quando ti ho incontrato, ho subito capito che la nostra relazione non sarebbe stata come quella di tutti gli altri, la tua aura era scura, sentivo che c'erano delle cose che non mi dicevi, non ti ho mai sforzato perchè pensavo che tu ti saresti fidata di me e mi avresti detto che cosa ti turbava, mi avresti raccontato del tuo passato.

Non l'hai fatto e io l'ho accettato.

L'ho accettato perchè non mi importava davvero di cosa avessi fatto nel tuo passato, mi importava solo di te, e di te che eri lì con me.

Io ti amo, amo Jane Sterk, amo quella maschera che tu mi hai mostrato, che hai indossato per anni, io l'ho amata quella maschera, e la amo tutt'ora, ma ora che conosco la verità amo anche la Fenice, amo la ragazza piena di ferite e di cicatrici che non sono ancora del tutto guarite, con così tanti demoni interiori che le corrodono l'anima, eppure lei è sempre in piedi, come se non soffrisse, come se niente potesse smuoverla; io amo anche quella parte di te

Io ti amo Jane, amo tutto di te.

E so che quello che ho fatto non è perdonabile, mi rendo conto che ti ho spezzato il cuore, so che questo non ti porterà a fidarti nuovamente di me, so che potrei non avere mai una seconda possibilità, ma quando sei morta io....io non mi sono mai sentito peggio, mi sono sentito un mostro sentivo che era colpa mia.

E so che lo era.

Ma passerò ogni giorno della mia vita a cercare di farmi perdonare- concluse lui sorridendo appena -Volevo che lo sapessi prima della battaglia, qualsiasi sia il suo esito, io volevo solo che tu lo sapessi- 

Jane sospirò appena, distogliendo lo sguardo dal cielo per incrociare il suo, sorrise, Matthew sentì il suo cuore perdere un battito davanti a quella vista -Anch'io ti amo, e lo sai.

Ma credo che tu ti rimangerai ciò che hai appena detto quando saprai la verità-

-Io non potrei mai farlo-

Jane sorrise, mordendosi appena un labbro -Lo farai.

Tutto il dolore che hai provato in questi mesi è dovuto a me, e non perchè ho finto la mia morte.

Tu dici che mi hai tradito ma in realtà non l'hai fatto, non consapevolmente almeno.

Ti ho spinto io a tradirmi-

Matthew la guardò confusa, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi -Avevamo litigato prima, è vero, ma non è stata colpa tua, è stato un mio errore andare con Brittany-

-No, non lo è stato- ribattè lei, una piccola lacrima le scese lungo la guancia -Sono stata io a spingerti a farlo.

Lo sapevo da quando abbiamo ucciso Sebastian-

******

Ella&Kyle

-Mi dispiace- esordì Kyle entrando nella stanza, Ella, che dava le spalle alla finestra si voltò a guardarlo con fare interrogativo -Non avrei dovuto dirti quelle cose, ma ci tengo troppo a te per poter immaginare la mia vita senza di te.

So che avrei dovuto evitare di dirti che ti avrei rinchiuso per evitare di farti scendere in campo, non è stato giusto, e mi dispiace

Io ti amo, sei tutta la mia vita, e non voglio che tua madre possa farti qualcosa, non sopporterei di vederti ferita-

Ella sospirò, prima di sedersi sul letto, sbattè la mano sul materasso affianco a sè e lui si avvicinò appena, lasciandosi cadere al suo fianco, lei allungò una mano, toccandogli la guancia in una carezza superficiale -So che sei preoccupato per questa guerra, anch'io lo sono, ma c'è la vita di mio padre in gioco, è la mia guerra e lo sai.

Anch'io non voglio che ti accada qualcosa, ogni volta che esci da quella porta e corri nei boschi non so mai se tornerai da me, ma lo fai ogni volta, non me lo hai mai promesso, ma sei sempre tornato.

Quindi io voglio prometterlo a te: non importa cosa succederà domani, io tornerò da te, tornerò sempre da te-

Kyle sorrise e aprì le braccia, Ella non esitò un istante, immerse il volto nel suo petto e si lasciò stringere da lui, in quell'intreccio di braccia che erano diventata la sua casa.

Angolo Autrice

Ecco un nuovo capitolo, come ieri anche oggi dovrei riuscire a pubblicare ancora, quindi aspettatevi un nuovo capitolo prima di sera!

Che dire, stiamo arrivando alla fine, e tutta la verità sarà presto svelata.

Fatemi sapere che cosa ne pensate

P.S vi piacerebbe se aprissi un profilo Instagram dedicato alle mie storie??

A presto con un nuovo capitolo.

Mony

𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒅𝒊 𝒈𝒉𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora