-E poi cosa è successo?- chiese una bambina di sette anni, guardando con i suoi occhioni guardi la madre che aveva appena finito di raccontarle una storia
-Cosa vuoi che sia successo tesoro? Dopo quella sanguinosa guerra le persone sono tornate alle loro vite-
-Si ma le persone hanno avuto i loro e vissero felici e contenti?- chiese ancora la piccola, stringendo tra le braccia un pupazzo a forma di fenice.
Vittoria sorrise -Si, lo hanno avuto, forse non è esattamente il lieto fine che avviene nelle fiabe, ma tutte le cose si sono risolte per il meglio alla fine-
-Umh va bene- rispose la bambina dopo qualche istante di riflessione -In queste storie però le principesse sono molto più forti, sono loro a salvare il principe e non il contrario- aggrottò le sopracciglia prima si annuire compiaciuta -Queste storie sono decisamente più belle- decise poi.
La madre sorrise ancora, scuotendo la testa -Ora dormi Anne, domani dobbiamo alzarci presto ricordi?-
Lei annuì, scuotendo i suoi capelli scuri e lisci -Domani arriva zia Jane non è vero?-
-Già, e dobbiamo andare fino all'aeroporto, per andare a prenderla, altrimenti sai che zio Matthew potrebbe arrabbiarsi con me-
Lei sbuffò stringendo più forte il pupazzo che Jane le aveva regalato alla sua nascita prima di sbadigliare sonoramente, Vittoria sorrise, addolcita da quella scena.
-Dormi bene tesoro- le disse prima di chiudere la porta alle sue spalle; sospirò dirigendosi verso lo studio di Jonathan, dove sapeva che il suo compagno era ancora rifugiato.
Entrò senza bussare, Jonathan era chino sulla scrivania, stava guardando delle carte con fare stanco -Sei riuscita a metterla a letto finalmente- lei ridacchiò avvicinandosi prima di lasciarsi cadere sulle sue gambe -Era troppo attiva stasera, sa che Jane e Matthew arriveranno domani e non vede l'ora di rivedere sua zia-
-Questo perchè hai lasciato che Jane la viziasse troppo- rispose lui, lasciandole un bacio sulla guancia.
Vittoria sorrise appoggiando la testa alla sua spalla.
Dopo la guerra era tornata in Australia con Jonathan, avevano ripreso le redini del branco e pochi mesi dopo era nata la piccola Anne, Vittoria non si era dimenticata della promessa fatta a Jane e aveva chiamato sua figlia con il nome di sua madre.
Le cose procedevano bene per loro, il branco si stava rimettendo in piedi dopo la guerra, e Vittoria aveva appeso le sue fruste al chiodo, promettendo di usarle solo se strettamente necessario.
Josh e Katherine erano partiti subito dopo di loro, erano passati in Australia a recuperare qualche cosa, ma poi erano ripartiti subito, girando il mondo in lungo e in largo, mandandogli di tanto in tanto qualche foto di mete esotiche e sperdute, le cose tra di loro andavano molto bene, ma nessuno dei due voleva ancora fermarsi e pensare ad accasarsi, ma d'altronde avevano tutta la vita per farlo.
Ella e Kyle chiamavano periodicamente, lei aveva appena partorito due gemelli, un maschio e una femmina, e Kyle era entrato in modalità Alpha super protettivo, Vittoria era venuta a conoscenza del fatto che il padre di Ella fosse svenuto quando aveva appurato che la figlia era rimasta incinta.
Una volta appresa la notizia avevano preso il primo volo ed erano atterrati in America, pronti a conoscere i nuovi nascituri.
Jane aveva girato da sola per i continenti dopo la guerra, pronta a chiudere definitivamente con il proprio passato, aveva chiesto scusa per i suoi errori, aveva affrontato i suoi demoni e, dopo aver ritrovato se stessa, era tornata in Norvegia.
La Fenice era completamente uscita di scena, e, a sentire Jane, non sarebbe più tornata.
Matthew aveva aspettato pazientemente, bisognava riconoscerlo, ma da quando la sua compagna era tornata le cose stavano andando di bene in meglio, soprattutto negli ultimi mesi.
Jane aveva scoperto di essere incinta una sera di aprile, l'aveva chiamata in lacrime, non ci poteva credere, pensava di non meritare di essere madre dopo la vita che aveva vissuto, pensava di non esserne in grado, ma era riuscita a calmarla, lasciando perdere il fuso orario e non rimproverarla per averla chiamata nel pieno della notte.
Matthew era euforico, ma cercava di limitare i suoi scatti di preoccupazione e possessività perchè sapeva che non era il caso di mettersi contro Jane.
I due sarebbero giunti il giorno seguente, per il compleanno della piccola Anne, non vedeva l'ora di rivedere sua sorella, e soprattutto di osservare le ecografie del suo primo nipote; da poco aveva infatti scoperto che si trattava di un maschio, Jane aveva deciso di chiamarlo Min, in onore dell'uomo che le aveva fatto da padre per la maggior parte della sua vita.
-Va tutto bene tesoro?- le chiede Jonathan vedendola persa nei suoi pensieri.
Lei gli sorrise, sfiorando la sua fronte con un leggero bacio -Certo, va tutto bene- gli rispose lei, con la punta delle dita si sfiorò la pancia, ragionando se fosse il caso o meno di dirglielo, poi scosse la testa in modo impercettibile.
Avrebbe dovuto chiedere a Jane di regalarle delle armi invece che dei vestiti da neonato.
Fine
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𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒅𝒊 𝒈𝒉𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 ✓
WerewolfQuarto libro della saga "Sangue di Lupo" -Pensi troppo, non riuscirai mai ad avere il controllo- si staccò dal muro avvicinandosi di qualche passo -Il tuo potenziale é notevole, ma cercando di controllarlo lo inglobi, un tale potere non va intrappol...