Capitolo XV

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Kyle

Scosse appena la testa ascoltando con disinteresse la strategia che uno dei suoi consiglieri stava proponendo, con lentezza tagliò la bistecca al sangue che aveva nel piatto, strappandola con i propri canini e lasciando che il suo sapore si sciogliesse contro la sua lingua mentre osservava il suo branco.

Esso, silenzioso come sempre, consumava la sua cena con calma, ma era evidente che c'era qualcosa che lo inquietava, e se una parte di lui all'inizio credeva che fosse a causa della guerra che gravava sulle loro spalle dovette ricredersi non appena li vide guardare con apprensione l'ospite d'onore che sedeva al suo tavolo.

Si era stupito, e non poco, quando la Fenice aveva deciso di unirsi a loro quella sera, arrivando come sempre in compagnia del suo fidato amico, Ella sembrava apprezzare la sua presenza, e spesso si chinava nella sua direzione cercando di instaurare un dialogo, abbozzando idee sull'allenamento, chiedendo consigli sulla gestione dei suoi poteri a cui però seguivano risposte a monosillabi o formate soltanto da poche parole.

Dopo l'ennesimo tentativo non riuscito Kyle sospirò, appoggiando una mano sul ginocchio della sua compagna, come per rassicurarla e invitarla a desistere, lei sbuffò prima di appoggiarsi alla sua spalla chiudendo per qualche istante gli occhi, massaggiò appena la sua coscia prima di lasciarle un bacio in fronte, ispirando il suo dolce profumo che era diventato ormai la sua linfa vitale.

Lei si voltò a guardarlo per qualche istante, appoggiando la mano sulla sua prima di lasciar scorrere lo sguardo sul suo, sul loro branco, ridacchiò appena quando la sua ispezione si fermò su Theo, seduto alla sua sinistra; l'Alpha seguì la direzione dei suoi occhi, mascherando a stento una risata quando notò le condizioni in cui si trovava il loro bibliotecario.

Da quando Theo e Tristan si erano trovati non avevano nemmeno provato a resistere al legame che ogni giorno li univa sempre di più, sembravano essere diventati l'uno l'ombra dell'altro, dove andava Theo c'era anche Tristan e dove andava Tristan c'era anche Theo, molto spesso si perdevano le tracce di entrambi ma nessuno poté biasimarli, si stavano godendo a pieno il loro rapporto prima che quella strega venisse a rovinare il tutto, e poichè il loro futuro era incerto i due novelli compagni sembravano voler vivere a pieno la loro unione, sotto tutti i punti di vista.

-Beh che avete da guardarmi così?- chiese Theo dopo un po', scocciato da tutte le occhiate che vari membri del branco gli avevano rivolto -Mi sono per caso sporcato con la salsa?-

-No Theo no tranquillo, sei andato in palestra di recente?- chiese Cole, allungandosi verso la propria compagna e passandole un braccio sulle spalle mentre si chinava a rubarle un pezzo di carne. -Certo che no! Sai che quel posto è sconosciuto per me- ribattè lui quasi indignato facendo sorridere vittorioso Cole che strinse Iris tra le sue braccia, quasi utilizzandola come uno scudo -E allora cosa sono quei lividi rossastri che hai sul collo?-

Il silenzio che seguì fu spezzato da qualche balbettio proveniente dal bibliotecario che, ormai rosso in faccia, cercava di inventare delle scuse plausibili -Beh insomma io...-

-Tranquillo Theo, sono certo che non sia propriamente colpa tua, non è vero Tristan?- intervenì allora Alpha Jonathan, tirando una gomitata al suo Beta che, come risposta, si girò a fargli l'occhiolino; a quel gesto Theo sembrò diventare, se possibile, ancora più rosso di prima mentre tutti i commensali si lasciavano andare ad una breve risata.

-Beh non perdete sicuramente tempo- disse Kyle, alzando un bicchiere come a voler brindare a quella coppia, mentre l'amico della sua compagna sembrava voler diventare un tutt'uno con la sedia su cui si stava lasciando scivolare.

-E sembrano non essere gli unici- la voce bassa, quasi ridotta ad un sussurro di Jane li colse di sorpresa, era la prima volta da quando si era seduta con loro che apriva bocca di sua spontanea volontà, Kyle alzò lo sguardò su di lei, trovandola mentre tagliava con infinita pazienza la carne, spezzettandola in parti sempre più sottili -Oh ma davvero?- chiese Ella sempre sorridente, appoggiando il mento sopra la mano mentre seguiva i suoi movimenti -Davvero- rispose semplicemente prima di mordere la pietanza.

𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒅𝒊 𝒈𝒉𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora