Capitolo XXIV

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Vittoria&Jane

Sospirò mentre agganciava dei pugnali sulla cintura, recuperò anche le sue fruste, che le posizionò dietro la schiena.

Finì di prepararsi e si voltò verso l'amica che stava ancora ancora sistemando le frecce nella faretra, sembrava in difficoltà; Vittoria si avvicinò appena -Dammi qua- le disse -Sembri nervosa, eppure non è la prima battaglia che combatti-

-Già- rispose semplicemente lei, prendendo in mano una lancia.

-Che cosa succede?- chiese poco dopo, sospirando, lasciando cadere le armi per qualche secondo -Jane? Non sei mai andata mai scesa in campo così...che ti succede?-

Lei chiuse gli occhi per qualche secondo, deglutendo pesantemente -Ho detto la verità a Matthew- Vittoria sgranò gli occhi alzando una mano per appoggiarla sulla sua spalla -Non ha reagito bene immagino-

-Immagini bene, me lo aspettavo, sapevo che si sarebbe arrabbiato, ma pensavo facesse meno male-

-Si risolverà tutto, vedrai-

Jane sospirò ancora, ma non ribatté, si passò la mano sotto l'occhio destro, come per scacciare una lacrima invisibile, poi si abbassò per recuperare le sue armi -Tu invece? Hai parlato con Jonathan?-

-Si, ho parlato un po' con lui,  gli ho parlato del mio passato , e gli ho espresso le mie preoccupazioni per il nostro futuro.

Mi ha assicurato che sarai la benvenuta in Australia se deciderai di partire con noi-

-E non avete parlato di altro?-

Vittoria la guardò confusa e poi scosse la testa, in segno di diniego, Jane, ridacchiò appena -Vuol dire che non glielo hai detto Vi?-

-Dirgli cosa?-

-Credo che tu lo sappia-

Vittoria boccheggiò qualche volta prima di sgranare gli occhi con fare confuso -Tu...tu come fai a saperlo?- Jane alzò le spalle -Andiamo, il tuo odore parla per te, come ha fatto Jonathan a non notarlo?-

-Non lo so, è stata una sorpresa anche per me....non mi aspettavo che una cosa del genere potesse succedere, dovevo accettarlo prima di poter parlare con lui-

-Quindi non gli hai detto niente?! Ma sei completamente impazzita?- sibilò Jane, tenendo un tono di voce basso per non rischiare di essere sentita -Hai idea del pericolo che corri?-

-Non potevo dirgli che sono incinta, mi avrebbe tenuto lontano dalla battaglia, lo sai-

Jane la ghiacciò con lo sguardo e Vittoria sospirò ancora -Ascolta starò attenta, non è la prima volta che combatto, starò bene va bene? Non c'è bisogno che tu ti preoccupi, so badare a me stessa, e baderò anche a mia figlia?-

-Figlia?-

Lei sorrise -Mi piace pensare che sia una femmina, ho sempre voluto una bambina, se sarà veramente così la chimerò Anne-

-Anne?- chiese Jane confusa -Si, come tua madre, perchè spero di riuscire ad essere per lei una madre eccezionale come Anne lo è stata per te- rispose prontamente Vittoria; Jane sospirò, commossa, e si avvicinò di qualche passo stringendo Vittoria in un abbraccio -Ti voglio bene Vi, sei mia sorella, quindi ti prego non farti uccidere là fuori okay?-

L'altra ricambiò l'abbraccio -Lo stesso vale per te, non esagerare come tuo solito, e non lasciare che la tristezza per Matthew ti distragga, le cose si sistemeranno dopo tutto questo-

Si sorrisero prima di uscire dalla palestra.

******

Ella

Aveva freddo, sapeva che era la presenza di sua madre a provocarle quei brividi.

Stavano avanzando sul campo, la maggior parte dei guerrieri era già trasformata, altri aspettavano il segnale delle sentinelle, Kyle era distante, stava parlando con Jonathan e Matthew, ringraziandogli ancora una volta per aver deciso di venire a combattere quella guerra.

Sospirò sentendo l'ansia salire ogni secondo di più, aveva paura di non riuscire ad eguagliare la potenza della madre, se avesse fallito tutte le persone a cui teneva sarebbero morte, tutto sarebbe caduto a pezzi per causa sua, Lilith avrebbe trionfato e sottomesso il mondo degli uomini, distruggendo quell'equilibrio che era durato per millenni.

-Ehy- la Fenice prese posto alla sua destra -Come stai?-

-Sono nervosa, parecchio anche, mio padre è nelle sue mani, ho paura che l'abbia già ucciso, non sopporterei se gli fosse successo qualcosa a causa mia-

-Tua madre è molto saggia, sa che gli ostaggi hanno valore fin quanto sono vivi, l'avrà torturato probabilmente, ma non è morto, ne sono più che certa-

-Come fai ad essere così tranquilla? Non hai paura di morire? Non hai paura che succeda qualcosa alle persone che ami?-

Lei sospirò appena -Certo che ho paura, è normale averla, ma questa non è la prima battaglia che combatto, e se avrò fortuna non sarà neanche l'ultima.

Oramai la morte non mi fa più paura, ci sono stati tempi in cui non vedevo l'ora che arrivasse, in cui la trattavo come un'amica, se dovrò morire oggi lo farò, ma sicuramente prima proverò a combattere con tutte le mie forze, non posso pensare di fallire se prima non ci provo.

E non dovresti farlo nemmeno tu, so che hai paura dello scontro con tua madre, so che pensi a cosa succederà se fallirai, ma vedi c'è un "se", come puoi sapere che fallirai prima ancora che la battaglia incominci?-

-Lei è molto più forte di me- rispose Ella

-Ti sbagli, lei ha più esperienza di te, ma questo non significa che lei è più forte, se ti teme così tanto da volerti morta un motivo ci sarà, perchè altrimenti ti avrebbe fatto rapire dai cacciatori? Perchè cercare di ucciderti? Credi che avrebbe avuto lo stesso comportamento se tu fossi stata più debole di lei?-

Un ululato prolungato spezzò quella conversazione, Ella rabbrividì: il momento era arrivato.

Jane la guardò un ultima volta, ma mano era già scattata ad impugnare la lancia -Ricorda, non provare a controllarlo, lascia che il tuo potere esca senza alcun limite-

Angolo Autrice

Ci siamo, la battaglia sta per iniziare.

Siete pronti? Cosa vi aspettate?

-5

Mony

𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒅𝒊 𝒈𝒉𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora