Capitolo XX

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Kyle

Sbuffò mentre osservava la cartina con fare stanco; i suoi guerrieri si erano spostati sul confine ovest, dove le sentinelle avevano visto qualcuno aggirarsi con fare sospetto, Kyle si era subito allarmato, pensando che quella guerra che tanto temeva fosse giunta, ma sembrava si fosse trattato di uno stupido falso allarme.

Quella guerra si stava rivelando più complessa delle altre che aveva affrontato nel corso della sua vita; il loro nemico aveva una potenza sconosciuta, i cacciatori sapevano i loro punti deboli e benché avessero ottenuto l'aiuto prezioso degli Assassini, non si sentiva completamente tranquilla di fronte alla battaglia che ormai, lo sentiva, era imminente.

Ma sapeva bene che cosa lo rendeva così nervoso, sapeva che cosa differenziava quella guerre da tute le altre che aveva combattuto: Ella.

Si rendeva conto di essere stato troppo busco con lei, sapeva di averla ferita quando le aveva intimato, anche se la parola giusta era sicuramente ordinato, di rimanere lontano dal campo di battaglia, si era arrabbiata, lo sapeva che sarebbe successo, ma l'istinto della sua parte animale aveva avuto la meglio e il suo tentativo di proteggerla si era trasformato in una litigata che era culminata con la porta della loro camera sbattuta ed Ella che si allontanava a grandi passi lungo il corridoio.

Quella notte non aveva dormito, si era rigirato nel letto aspettando che la sua compagna tornasse per provare a chiarire le cose; ma lei non si era fatta vedere, quella mattina lo aveva evitato, prima a colazione, poi durante le loro riunioni, quando era entrato in camera per darsi una lavata aveva sentito il suo profumo nell'aria; era rientrata sebbene per poco, probabilmente sapeva che aveva un incontro con gli altri Alpha ed era rientrata per prendere alcune sue cose.

Si chinò appena in avanti, portando una mano a massaggiarsi le tempie, sperava che quella si risolvesse il più velocemente possibile, il suono leggero di alcuni passi lo risvegliò dai suoi pensieri, alzò la testa sperando che si trattasse di Ella, ma il profumo più deciso che investì i suoi sensi. Si lasciò andare lungo lo schienale della sua poltrona prima che qualcuno bussasse alla sua porta, si aspettava l'ingresso di chiunque tranne che della Fenice.

Questa entrò, non curandosi di chiudersi la porta alle spalle, Kyle drizzò appena le spalle, leggermente a disagio, non aveva mai avuto l'opportunità di parlare da solo con la ragazza, e Jane aveva una reputazione non indifferente alle spalle, aprì la bocca pronto ad invitarla a sedersi ma lei lo precedette, sedendosi sulla poltrona rossa e accavallando le gambe.

-Non mi aspettavo una tua visita, devo essere sincero-

-Ed io non pensavo che l'Alpha più importante di tutto il continente riuscisse a rispettare i voleri della propria compagna.

Alquanto pare siamo entrambi stupiti Kyle-

L'Alpha strinse le mani in due pugni, Ella le aveva parlato, era evidente, arricciò le labbra ma non ribatté.

-Inoltre anche se tu e gli altri due maschi con cui sei solito parlare di strategie non ci riuscite a credere, anch'io sono un Alpha, anch'io ho responsabilità da mantenere verso la mia famiglia, gli Assassini hanno deciso di scendere in battaglia al vostro fianco, ma se siamo davvero degli alleati in questa guerra non posso più permetterti di trattarci come se fossimo dei tuoi pedoni.

La battaglia è vicino, e tu lo sai, lo senti esattamente come lo sento io, gli Assassini aspettano i miei ordini per schierarsi ma ho aspettato fino ad adesso, ho aspettato e gli ho mandati ad allenarsi, a fare qualche ronda di tanto in tanto e riposarsi perchè aspettavo un tuo invito-

-Un mio invito?-

-Hai mai pensato di integrarmi nelle vostre riunioni? Nessuno di voi potenti Alpha hai mai pensato di chiedermi che strategia avrei preferito adottare? Avete pensato che noi non siamo qui per pararvi il culo?-

Kyle deglutì, grattandosi la testa imbarazzato, effettivamente con tutto quello che era successo non aveva mai pensato di coinvolgere la Fenice nelle loro riunioni, si rendeva conto di aver fatto la figura dell'Alpha incompetente alle prime armi.

Succedeva spesso nell'ultimo periodo.

-Mi dispiace, hai ragione, è solo che voi siete piombati qua all'improvviso e non ci abbiamo pensato, è stata una nostra dimenticanza e chiedo scusa per questo; inoltre, dato la tua reputazione immaginavo che non fossi propensa ad ascoltare le nostre strategie-

-Data la mia reputazione?- chiese lei, scavallando le gambe e appoggiando i gomiti sulle ginocchia -Beh si, sai meglio di me che cosa si dice di te in giro-

-In realtà lo ignoro, quindi ti prego, dimmi quali voci ti hanno dato questa impressione?-

-Quelle che dicono che tu non sei solita accettare il parere altrui, oppure quella che dice che tu non voglia condividere le tue strategie con altri, ci sono diverse voci in giro-

-Già, te ne do atto, ma solo una di quelle è vera; ossia che nonostante io non ci sia stata per anni sono riuscita ad essere, per il mio branco, un Alpha migliore di voi- si alzò, voltandosi verso la porta -Il vostro istinto maschilista ha avuto la meglio, mi auguro, che alla fine di questa guerra, voi non ve ne pentiate-

Stava per ribattere quando Cole entrò trafelato nel suo ufficio, lanciò un occhiata alla fenice prima di tornare a fissare il suo Alpha -Devi venire immediatamente, entrambi dovete, le sentinelle sono tornate-

*****

-Che cosa è successo?- chiese entrando con passo deciso nella sala mensa dove tutti gli altri Alpha erano già radunati, si posizionò di fianco ad Ella, appoggiando una mano sulla sua spalla, con soprese si rese conto che non si era sottratta da quel contatto, ma sapeva che era troppo presto per pensare che avesse sbollito la rabbia.

-Mio Alpha abbiamo notizie preoccupanti da darle, ci sono stati movimenti sul confine ovest come voi ben sapete, pensavamo fosse un falso allarme ma non è così.

Diversi cacciatori hanno cominciato ad avanzare, siamo stato costretti ad indietreggiare, ma loro non solo distanti, uno, due giorni se siamo fortunati- concluse poi senza fiato e con aria preoccupata.

-Quindi è giunto il momento- sussurrò Jonathan a bassa voce; Jane scosse la testa, prima di scambiarsi un'occhiata con Josh, annuì e questo cominciò a dirigersi verso la porta, prima di seguirlo, la Fenice si voltò verso Ella, trapassandola con due iridi glaciali.

-Spero che tu sia pronta Ella, la guerra è appena cominciata-

Angolo Autrice

Il momento tanto atteso sta finalmente arrivando.

Ma prima dello scontro decisivo tutte le verità verranno a galla, i segreti saranno svelati e tutti i vostri dubbi saranno risolti.

Siete pronti?
A domani

Mony

𝑺𝒂𝒏𝒈𝒖𝒆 𝒅𝒊 𝒈𝒉𝒊𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora