Winter day 10

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Il mio risveglio è un po' brusco, infatti tra le tende passa un filo di luce che arriva dritto sulla mia faccia. Mi copro gli occhi con la mano e mi metto a sedere.

Keeran dorme ancora, che spettacolo. Sembra così tranquillo quando dorme, ha l'espressione di chi non ha paura. In fondo nei sogni nessuno può farti del male, se non te stesso.

I suoi capelli castani invadono il cuscino e i suoi lineamenti sembrano meno squadrati e rilassati, è così bello, uno spettacolo che potrei ammirare per ore. "Potrei in effetti".

Recupero il cellulare e, di nascosto, scatto una foto. "Non lo scoprirà mai".

«Sono davvero così bello?» domanda lui con gli occhi ancora chiusi facendomi prendere uno spavento enorme. Cado sul pavimento perdendo l'equilibrio e scoppio a ridere, ho le lacrime agli occhi per il dolore e la risata.

«Attenta» esclama sentendo il rumore del mio corpo che atterra sul pavimento. Si mette a sedere e mi guarda impassibile, anche se sono quasi sicura che sia divertito.

«Credo di sì» rispondo alla domanda diventando paonazza. «Infatti, dovresti stare più attenta a come ti muovi» dice con un piccolo sorriso compiaciuto.

«Eri davvero carino» mormoro cercando di sostenere il suo sguardo. Abbasso la testa quasi subito. Non riesco, per quanto mi sforzi, a non annegare in quegli occhi blu.

«Non è una buona ragione per cui tu ti faccia del male» sussurra porgendo la mano. Io la afferro e salgo sul letto a gattoni.

«Se non è valido questo, non so cosa lo sia» ridacchio, quasi non mi accorgo che mi ha attirato sulle sue gambe. Perchè sono seduta sulle sue coscie come una bambina con il padre? "Papà, mamma".

«Devo tornare a casa, potrebbero esserci notizie dei miei genitori» esclamo scendendo e infilandomi le scarpe frettolosamente.

«Ehm sì, dammi un attimo e vengo con te» mormora alzandosi. Io annuisco e mi appoggio con la schiena sulla porta.

Lui si sbottona la camicia, mi guarda, non è imbarazzato, sembra a suo agio. Io no, arrossisco pesantemente alla vista di questo ragazzo bellissimo che si toglie i vestiti. Quale ragazza non lo farebbe?

Infine la butta sul letto, rimanendo a petto nudo. So che mi sta guardando, ma non riesco a distogliere lo sguardo dal suo petto. Ha le spalle larghe, proporzionate all'altezza, il bacino stretto e sono evidenti tutti i muscoli. Quando dico tutti, intendo proprio tutti. Deglutisco a fatica.

«Violet, tutto bene?» attira la mia attenzione e fa un gesto come a dire asciugati-la-bava. Sto sbavando per davvero? Mi tocco la bocca, ma fortunatamente la mia dignità mi ha evitato la magra figura di sbavare come un cane davanti all'osso.

«Sì» esclamo con una voce fin troppo acuta, mi manca il fiato «Mai stata meglio» mi gratto la testa cercando di allentare il nervosismo.

Keeran si avvicina ad un cassetto ed estrae una camicia di jeans. I suoi movimenti sono così lenti nell'infilare le braccia nelle maniche e i bottoni in ogni fessura, sospetto lo faccia apposta.

«Se mi permettessi di aprire la porta, potremmo anche uscire» mormora schiacciandomi contro il legno freddo. Il battito del mio cuore accelera. So che dobbiamo tornare a casa mia, dove Josh mi starà sicuramente aspettando, ma sono totalmente bloccata.

"Non riesco a capirti, sei dolce, freddo, sexy da morire, timido e sicuro tutto insieme?". Questo ragazzo sarà una sfida, me lo sento.

Finalmente riprendo le mie funzioni vitali e mi sposto, permettendogli il passaggio. Lui indossa gli stivali di pelle, il cappello e la giacca.

Violet burns.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora