Winter day 4

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Guardo fuori dalla mia finestra, l'Irlanda oggi ha deciso di regalarmi il sole.

«Buongiorno Lily» saluta Josh con la testa sul piatto. Mi siedo vicino a lui, ma non vedo cibo, noto solo un movimento confuso.

«Hai proprio fame eh?» chiedo con il sorriso di chi sa tutto.

«Shhhh. Sono stato fuori stanotte» mormora lui innocentemente. "Ah il mio fratellino". Fino a qualche anno fa giocava con le figurine e adesso sta via tutta la notte.

«Quanto ti sei fatto?» domando scatenando la sua sorpresa, quasi non si strozza con i pancakes. Mi guardo intorno, sperando che i nostri genitori non siano nei paraggi.

«Non preoccuparti, io non so niente» gli faccio l'occhiolino, assicurandogli il mio silenzio. Non voglio intromettermi, questioni fin troppo complicate per una studentessa universitaria.

Gli scompiglio il ciuffo di ricci che gli cade sulla fronte ed esco dalla stanza.

Indosso un vestito blu a fiori con il colletto bianco, gli stivali e lego i capelli in uno chignon. Mi guardo allo specchio e mi sembra tutto a posto. Non si vede che ho pianto, anche perchè non ho versato una lacrima.

Immaginavo che non avrei smesso per giorni se Ryder non fosse più stato nella mia vita, ma evidentemente mi sbagliavo.

Metto le cuffie e scelgo una playlist tranquilla, mi sento rilassata.

Nell'avvicinarmi al college, quasi mi aspetto il solito caffè dal sapore di cartone, ma oggi non c'è.

Ryder sosta vicino alla cancellata e parla con una ragazza. Quant'è bella, ha degli stupendi capelli ricci e rosso fuoco, lentiggini ovunque e forme armoniose.

Sento un po' di gelosia. "Non sono così bella io".

«Violet, aspettami» Grania è appena scesa dal bus e mi rincorre.

«Ciao, Gran. Tutto bene?» noto che ha il fiatone.

«Corro, mi tengo in forma» mormora ironica «Com'è stata la prima settimana da single?» chiede tornando tranquilla.

«Mi sono concentrata molto di più sullo studio» affermo facendo un ghigno soddisfatto.

«Sono contenta per te, dici che Keeran si sarà accorto dei miei pedinamenti?» scoppia a ridere anche lei per quanto sia ridicolo il suo comportamento e non s'è n'è accorto solo Keeran, ma tutta l'università.

«Diciamo che discrezione non è il tuo forte» mi congedo con questa frase e scappo verso l'aula di musica. Quasi dimenticavo il compito per Mr. Murphy.

«Ciao ragazzi» sussurro con il fiatone per i tre piani di scale e mi siedo sull'ultima sedia libera.

Siamo seduti in cerchio e ci guardiamo tutti attorno senza sapere da dove cominciare.

«Se non avete niente da dire, vado a fumare una sigaretta» Tomas e il suo ghigno da perfetto stronzo si alzano e vanno verso la finestra. Pensare che è il migliore amico di Ryder, mi accorgo solo ora di quanto siano simili.

«Non puoi accenderla qui, farai scattare l'allarme antincendio» mormora Enya Burke come se avesse paura. Si morde davvero molto il labbro inferiore, è di una timidezza sconcertante.

«Fatti gli affari tuoi» la zittisce Tomas cercando l'accendino nelle tasche.

«Ah guarda chi c'è. La sciaquetta che ha mollato Ryder. Arrivi pure in ritardo, invidiosa della rossa con il bel culo che sta con lui?» esclama nella mia direzione. Io non resisto e sprofondo sulla sedia, arrossendo per l'imbarazzo. «Come pensavo» continua a infierire su di me.

Violet burns.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora