Capitolo 14

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Ieri sera ho chiamato mia madre per dirle del mio arrivo, non ho resisto a farle la sorpresa. E mi pento amaramente per averglielo detto.

La villa in cui abitano i miei genitori è fuori New York, quindi ci aspettava un bel viaggetto di un'ora massimo.
La receptionist, si chiamava Lorelay. Si rivelò una ragazza molto simpatica, poco rompi scatole. Infondo è la mia prima fan, dopo Niall, che incontro qui.

Appena esco dall'hotel, vedo un cartellone enorme con una mia foto mentre posavo per Intimissimi. Ieri sera, dato che era buoio, non mi preoccupai di voltarmi.
Adesso capisco, la reazione di Lorelay.

Questa cosa un po' mi allarmava perché sono "scoperta" tutti mi potrebbero scoprire, e a sua volta venirmi addosso, chiedendomi di fare foto o autografi.

«Guarda, porca puttana. C'è una Wendy Browns enorme appesa davanti ai miei occhi. Per di più, mezza nuda. Immagino quanto uomini si siano fatti una sega dopo aver visto questo spettacolo» Mi fece l'occhiolino e io gli colpii il braccio.
«Ahia! Che c'è? Dico la verità!» Si difese facendo spallucce.
Alzai gli occhi al cielo e la presi per la manica, diregendoci verso un taxi che ci stava aspettando.
Fortunatamente non è la tipa di ieri sera. Questa ha un aria più simpatica, ma mai giudicare un libro da una copertina.
Il fattorino dell'hotel ci vide in difficoltà e ci aiuta a mettere le valige dietro, così per la sua gentilezza gli lasciai una banconota da cinque dollari.

«Dove vi porto?» L'austista si girò verso di me con una faccia da "sbrigati, che ho da fare".
Che schifo, mastica addirittura una chewgum, come un cammello
«Allora?» Calmati, uomo mestruato.
«Oh, in una concessionaria. Perfavore.» Marcai l'ultima parola. Sbuffò infastidito per il mio tono di voce e mise in moto.

Charlotte era così impegnata a messaggiare che non mi ha rivolto parola per tutto il tragitto.
Adesso andremo a prendere a prendere una macchina, così non spenderemo altri soldi per taxi.

«Grazie mille, ecco a lei» Fortunatamente lui non imbrogliò come quella di ieri, solo che questo qui era mestruato e mi stava letteralmente dando fastidio il suo tono.

«Charlie!» Pizzicai una sua guancia, lei gemette di dolore e io ridacchiai.
«Così impari a non calcolarmi! Andiamo a prendere una fottutissima macchina che non ne posso più di tassisti mestruati o bugiarde!》Riposò il cellulare nelle sue tasche e ci dirigemmo verso l'entrata.

Ad accoglierci c'è una donna sulla trentina di anni, tutta vestita di grigio, occhi marroni e capelli dello stesso colore dei occhi.
«Salve cosa posso fare per voi?» ci chiese, togliendo lo sguardo dal computer,
«Noi vorremmo prendere una macchina» Dissi.
«Oh certo, il signor Tomlinson arriverà fra pochi minuti»

Il rispetto qui è andato proprio a fottersi eh, manco ci dice di accomodarci boh.

«Signorine, il signor Tomlinson vi aspetta. Prego, da questa parte» Spalanca una porta dove, dal mio posto, intravedo migliaia di macchine,tutte lucide.

«Salve, piacere di conoscervi. Sono Louis. Louis Tomlinson. Ovvero il capo di questa azienda» Prese la mia mano e bacio la parte superiore, mentre Charlie se la rideva. È un ragazzo dai capelli castani, occhi di un azzurro dove ti puoi perdere al primo sguardo. Vestito troppo, bene per i miei gusti.
Io e la mia amica ci guardiamo per un momento trattenendoci a non ridere per la figura davanti a noi, mentre Louis ci guarda confuse. Gli do una gomitata non troppo male a Charlie per farla smettere.

«Noi stiamo cercando una macchina...non troppo grande ma che vada veloce. Per noi va bene qualsiasi marca» Sorrisi.
«Oh, venite con me. Sta mattina è arrivata una nuova macchina adatta alla vostra età, posso assicurarvi che è perfetta per viaggiare e non è...grossa» Ridacchiò.

Noto che lui è più basso di me.
Non ho mai visto un ragazzo più basso di me, oddio. Risi al pensiero.

«Ecco, questa e una Mercedez Benz. Vi piace?» Tirò fuori dalla tasca il mazzo di chiavi appartenente a questa bellissima macchina.
«Quanto verrebbe?» Chiedo, non mi importa del prezzo. Ho abbastanza soldi per permettermi una macchina.
Dopo averci detto il prezzo dell'auto, io e Charlie discutiamo per il prezzo. Così decidemmo.

«La prendiamo» Diciamo in coro io e la mia amica.
«Perfetto, venite nel mio ufficio e firmiamo le carte!» dice entusiaso il signor Tomlison.

Dopo aver firmato le carte, allunga la sua mano per darmi le chiavi e io lo ringrazio.

«Pronta, per questo piccolo viaggietto?» Chiedo alla mia amica.Mi rivolge un piccolo sorriso, io annuisco e metto in moto.

Ieri sera e questa mattina, sono riuscita a non pensare a mio papà. Adesso che sto tornando a casa, non posso fare a meno di pensarci. Posso sentire scendere una lacrima dal suo viso, ma la rimuovo subito in modo tale che Charlie non possa vedere il mio stato.

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Ew, il capitolo è pessimo lo so..
qui Wendy conosce Louis! 😛
pensavate che mi sarei dimenticata di lui? colui che ci difende da Naughty boy? nah. ;)

Bando alle ciance.
Com'è? :)

Alla prossima! x

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