Capitolo 27.

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«Harry, è tutto così.. surreale!» dico sorpresa dall'email.
«Vorrà dire che loro hanno bisogno di te, come io ne ho bisogno»
Senza pensarci due volte, gli salto adesso è cominciamo a baciarci molto lentamente.
Quando stringe il mio sedere gemo nella sua bocca.
«Quello che ti ho fatto oggi basta!» dico scendendo dalle sue gambe.
Lui ride e alza le mani in segno di resa.

Vado a fare una bella doccia calda.
Appena uscii dalla doccia, mi accorsi di non avere il cambio con me.
«Merda!» dissi girandomi in modo da trovare qualcosa per asciugarmi.
Non trovai altro modo, perciò chiamai Harry.
«Harry!» urlai dal bagno.
«Che ce?»
«Uhm..potresti portarmi un asciugamano?»
Nessuna risposta.

Poco dopo sentii dei passi di stivaletti che battevano sul pavimento di legno: Harry.
Aprii la porta senza nemmeno prendersi il disturbo di bussare ma non dissi nulla, infondo siamo fidanzati.
«Grazie..» glielo strappai dalle mani
«Ah così? Mi merito un bacio..come premio!» si lamentò lui, risi.
Entrò in bagno, posò le sue grandi mani sui miei fianchi e piano piano avvicinava le sue labbra alle mie. Quando finalmente si unirono ci baciammo, non come le solite volte, ma qui sentivo il sapore del amore che si è creato fra noi due.
«Okey! Adesso però esci!» dissi buttandolo fuori dal bagno mentre lui ridacchiava.

«..si lo ha letto!Si, grazie. Lo spero anche io..»

Harry sta parlando al telefono mentre sto uscendo dal bagno.
Chi lo ha letto? Parlava di me e della e-mail di Amanda?
Non credo.
«Harry chi era?» chiedo mentre strofinavo il panno asciutto sui miei capelli fradici.
«Uh, nessuno di importante» risponde senza degnarmi di uno sguardo.
Sbuffai e feci finta di cambiare discorso chiedendogli di andare a fare delle compere.

Andammo da Forever 21.
Non ce una volta che non vado a fare compere in questo posto
. È davvero bellissimo, ce tutto ciò di cui ho bisogno e poi non devo spendere una fortuna per comprarmi una collana o chessò delle forcine!

Presi in mano parecchi vestiti e due paia di costumi chiamati "Triangle" , vedevo questi costumi da tutte le parti e stavano diventando la mia ossessione. Harry mi è rimasto dietro per tutto il tempo mentre gli occhi delle commesse e delle clientela erano addosso a lui. Lo notavo, ma preferivo stare zitta perché sicuramente avremmo litigato.

«Vado nei camerini, tu aspettami fuori..»
annuì.

Come primo capo provai un vestito bianco, arrivava sopra le ginocchia con uno scollo a cuore in alto. Mi piace. Una volta per tutta decisi di uscire e chiedere ad Harry come mi stava.
Ma quando uscii dal camerino ritrovai Harry parlare con una delle tante commesse. La gelosia si impossessò di me in meno di due secondi. Il riccio sembra annoiato dalle parole che gli escono dalle labbra di questa. Quasi di si gira noto il suo cartellino dove vi è scritto il nome.. si chiama Bethany. Non solo arrotola i suoi capelli al suo dito..mastica una chewgum come se non ci fosse un domani. Che ribrezzo.
«Scusami, ti pagano per aiutare la clientela o.. corteggiare i fidanzati della clientela?» dissi, poggiandomi su un lato del muro del camerino. Vidi Harry coprirsi con la mano davanti la bocca per poi scoppiare a ridere, stessa cosa feci io mentre quella se ne andò imbarazzata.
Decisi di fare il secondo dispetto ad Harry.
Entrai, di nuovo, nel camerino e provai il costume "Triangle" verde acqua.

Quando uscii, quasi la bocca del mio ragazzo non finì per terra e i suoi occhi sembravano uscire dalle orbite.
«Allora, come sto?» dissi sfacciatamente girandomi su me stessa.
«Io-..B-benissimo» balbettò.
Sentivo i passi di Harry avvicinarsi ma prima che potesse entrare chiusi la tenda. Ridemmo insieme.
«Sappi che una tenda non mi fermerà a scoparti la dentro..» disse senza farsi sentire dalle persone che vi erano fuori i camerini. Di colpo arrossii.

Passammo il resto della giornata a girare per New York, infine abbiamo cenato a casa dei miei genitori.
I miei genitori ci guardavano con occhi dolci, sembrava che stavano guardando se stessi da giovani ed io sono felice di sentirmi speciale, almeno per una volta, con Harry.

«Ti lascio al tuo appartamento, okey? Io non salgo..devo fare alcune commissioni..»

ad un'tratto se ne spunta con questa frase, io lo guardo confuso.

«Commissioni? A quest'ora? Sono le dodici!» urlo.
«Non sono affari tuoi, se ti dico che devo fare le commissioni sono così e basta» sbotta stringendo il volante.

Il resto del tragitto lo passammo in silenzio. Io che guardavo fuori dal finestrino, lui concentrato a guidare nella strada buia.

Prima di aprire il portello Harry mi ferma, poggiando una mano sulla mia coscia. Mi giro irritata dal suo cambio di comportamento.
«Scusami per poco fa, e solo che.. devi credermi. Non ti sto nascondendo nulla»
Continuo a non guardarlo mentre lui
prende il mio viso fra le sue grandi mani.
«Ti amo» e mi bacia.

***

Il giorno dopo mi risveglio con un messaggio di Amanda e uno di Charlie.
Decido di aprire prima quello di Charlie:

Da Charlie:
Ciao tesoro, come stai?
Volevo dirti che tra qualche giorno torno a Londra, sai mi manca Niall :p
Se vuoi, prima che vado via, usciamo? xx

Rispondo subito

A Charlie:
Certo xx

Subito dopo apro quello di Amanda:

Da Amanda:
Tesoro!
So che è tardi per dirtelo ma voglio
che vieni in studio, abbiamo bisogno di te!xx

Sbuffo e mi alzo dal leto per dirigermi verso il bagno per una doccia.

Harry non mi ha nemmeno scritto un messaggio, nè una chiamata. Che nervi.
Quando ieri sera mi disse che doveva fare delle commissioni avevo dei dubbi perchè era tarda notte ed era impossibile avere delle commissioni a quell'ora.
E se mi stesse tradendo?
No, non lo farebbe mai. Almeno credo, cioè mi ama e io lo stesso.
Se lo farebbe non glielo perdonerei mai, mi sono lasciata andare con lui dopo tanto tempo.
Sfreccio verso le strade umide di New York stando attena a non andare addosso a nessuno.
Stando fra le nuvole noto di essere andata addosso a qualcuno. No.

photograph » hsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora