Cosa gli avrei dovuto dire ad Harry? Infondo, io non lo conosco tanto. Nemmeno lui conosce me.
«Allora?» Mi stava torturando, siamo fermi nello stesso punto da ormai mezz'ora e io sto morendo dal freddo.
«Io-io..no, non provo nulla per te.» Risposi insicura.
«Eppure quando ti bacio, sembra il contrario.»
«Provo solo attrazione fisica, niente di più.» Mi guarda dritta nei occhi, quanto sono belli, con la luna i suoi occhi brillano di più.
«Bene, perché pure io non provo nulla per te. Così deve andare e finire, niente sentimenti..solo lavoro. Adesso andiamo che è tardi» Annuii.In un certo senso quelle parole mi fecero male, però capito non ci conosciamo e ha ragione.
Appena arrivati a casa mi diressi subito in camera mia, e misi il pigiama. A quanto pare Anna è tornata a casa sua.
Provai a chiudere occhio ma niente, nonostante fossi dentro le mie coperte sentivo freddo. Controllai l'orologio, sono le 04:58 del mattino, bene.
L'unica soluzione che avevo erano due; andare fuori adesso e incontrare molteplici maniaci per strada o andare dormire con Harry, mi tocca scegliere la seconda opzione. Merda.
Scesi dal mio letto e imprecai quando i miei piedi toccarono il pavimento freddo della mia camera.Perfortuna Harry ha tenuto la porta della sua camera aperta, almeno non avrei fatto rumore aprendola.
Eccolo qui, che dorme beato, forse non dovrei svegliarlo infondo lui mi ospita e mi pare male svegliarlo durante la notte. Decido di tornare in camera mia ma inciampo su qualcosa per terra, quando abbasso gli occhi trovo i vestiti di Harry per terra buttati come se fossero spazzatura.
Controllai se Harry si fosse svegliato ma dorme ancora, meno male.
Prima di uscire dalla porta, sento Harry muoversi. "Fa che non si accorga di me, fa che non si accorga di me" socchiusi le mie labbra in una linea retta mentre nella mia mente pregavo quelle parole, chiudendo gli occhi. Le mie preghiere si rivelarono inutili quando sentii il riccio muoversi.
«Wendy, che ci fai qui?» Merda.
«Oh..Ehm, io-io non riuscivo a dormire quindi sono venuta qui per chiederti se potevo..ecco..dormire co-con te» sto parlando come ragazzina che ha davanti il ragazzo che le piace. Passarono due, tre minuti fino a quando Harry parlò.
«Vabbene, vieni qui.»Si sedette sul letto mostrandomi il suo petto nudo è tatuato, sicuramente dorme con i boxer. Mi diressi verso il posto libero che era accanto a lui e mi coricai.
Dopo qualche mezz'ora si addormetò cingendo la mia vita con le sue braccia possenti e a quel gesto mi senttii protetta. E nel frattempo il sonno si impadronì di me.Il giorno dopo.
Per colpa della luce che stava entrando dalla finestra mi svegliai ma mi accorsi di non essere nella mia camera. Oh, adesso ricordo. Ieri sono venuta qui a svegliare Harry perché non riuscivo a dormire. Appena mi voltai non trovai Harry accanto a me. Aspetta,credevo di svegliarmi trovandolo accanto? Nah.Scesi dal letto e andai verso camera mia per farmi una doccia e cambiarmi.
Controllai il cellulare, trovai 5 chiamate perse da mia madre. Mi stavo preoccupando perché mia mamma non mi chiama mai così tanto, eccetto per le urgenze così decisi di richiamarla.
Uno,due,tre squilli..nulla.. Magari riproverò più tardi, probabilmente sarà al lavoro.Harry era in cucina che guardava il cellulare, lo richiamai per chiedere dove dovevamo fare le foto.
«Harry.»
«Buongiorno.» Disse con voce roca. Porca puttana.
«V-volevo chiederti dove facevamo le foto.»
«Oh si, andremo nella vecchia villa di mio padre,non molto lontano da qui. Ti piacerà, fidati. Vatti a cambiare, mettiti qualcosa di pesante ma che risalti le tue forme. Io sarò già in macchina, okey?» Annuii e salii in camera mia per cambiarmi per la seconda volta del giorno.Ho addosso un vestito della Chanel, regalato da mia madre per i miei diciotto anni, di colore nero che arriva più o meno a metà coscia. Ai piedi misi dei tacchi dodici, presi il mio cappotto, più lungo del vestito , il più pesante che avevo, e scesi nel cortile dove trovai Harry dentro la macchina.
Il viaggio in macchina fu veramente imbarazzante, nessuno dei due parlava se non per il riccio che mi chiedeva se avevo freddo o no, ovviamente con il riscaldamento a mille che aveva in macchina, invece di morire dal freddo stavo morendo dal caldo. Ma preferii stare zitta.
«Alla villa ci aspetterà la mia crew, non sarò io a scattarti le foto mi limiterò a guardarti. In più ti farò conoscere Louise, una delle truccatrici più fidate, ovvero mia cugina.» Wow, ha anche una cugina truccatrice. Non mi cambiava affatto se non era lui che mi scattava la foto, infondo io ogni mese cambiavo fotografo, quindi sono abituata. Annuii e basta.Dopo qualche minuto di viaggio arrivammo alla villa di suo padre e.. cavoli è enorme, il doppio di quella di Harry.
I tetti sono di un colore azzurro cielo, mi piace, mentre da fuori si possono intravedere molteplici finestre, devo dedurre che questa villa ha più di cinque stanze.«Pronto Wendy , ci sei o ci fai?» Harry mi resvegliò dai miei pensieri sulla mega villa di suo padre. Mi accorsi,inoltre, di essere ancora dentro la macchina e Harry fuori che mi aspettava. Figura di merda parte 6. Eccole le mie figure di merda, sono ritornate.
«Oh si, scusami. Adesso scendo.»La porta della villa di Des, così si chiama a quanto ho capito, sembra una di quelle porte che vale un occhio con un pomello più grande del solito. Harry bussò alla porta e i meno di due secondi ci aprìuna meravigliosa ragazza dai capelli grigi, ovviamente tinti, con dei occhi azzurri. Davvero bellissima rimasi incantata dalla sua bellezza che non mi accorsi di Harry che era già entrato.
«Avvertirmi no?»Dissi seccata e a bassa voce, ma a quanto pare la ragazza mi sentii e ridacchiò.
«Avanti, entra dolcezza!»Appena entrai un'enorme rampa di scale era posta alla mia sinistra, mentre a destra c'è un enorme salotto, sicuramente non avrò manco il tempo di farmi un giro per la casa.
Inoltre, c'è un lampadario sopra la mia testa fatta di diamanti, questo piccolo ingresso è vuoto. È presente solo un attaccapanni vicino alla porta e basta.
«Mi senti? - ridacchia- Io sono Louise, sarò la tua truccatrice per i prossimi cinque giorni!» Mostrò uno di quei sorrisi a trentadue denti.
«Wendy. Wendy Browns.» Così era lei Louise, gli porsi la mia mano ma lei rifiutò e mi abbraccio come se ci conoscessimo da tanto tempo.
«Forza, sono tutti in giardino ad aspettarti! Non vedono l'ora di conoscerti!» A quanto pare sono più conosciuta qui che a Londra. Rimasi sbalordita da quelle parole, così lei mi prese per la mano e mi trascinò fino in giardino.Il giardino è quanto la casa, c'è un'enorme piscina in fondo. O mio Dio, ci sono più persone del solito, non sono abituata a questo tipo di spettatori. Ci saranno al massimo 15-20 persone, mentre allo studio possono entrare solo coloro che lavoravano lì o i famigliari. Louise aveva ancora la mano sulla mia, mi portò verso tutte quelle persone.
Oh, ci sono pure Anna e Gemma le salutai abbracciandole e loro ricambiarono. Stavo raccontando a loro della mia giornata, togliendo ciò che era successo la scorsa notte.
«Mamma!» Sentii una voce di una piccola bambina. Vidi una bambina dai capelli biondi correre verso sua madre, Louise.
Quest'ultima la prese in braccio.
«Lux! Amore mio, ti presento Wendy» Sorrisi alla bambina, che subito ricambiò. Ha gli occhi uguali alla madre, che belli.
«Mamma ma lei è la fidanzata di zio Harry?» Arrossì alla parola "fidanzata".
«No sciocchina -rise- lei lavorerà per lo zio per cinque mesi» Abbassai lo sguardo dalla vergogna, sono tutta rossa oddio, posso sentire le mie guance scaldarsi.«Louise! Vai a truccare Wendy, stiamo per cominciare!» Harry gridò da un punto non molto lontano da noi. Louise roteò gli occhi e io la guardai confusa.
«Odio quando mi grida, sembra che non sono manco sua cugina. Dai, andiamo!» Per la seconda volta del giorno prese la mia mano e mi portò verso una capanna posta dopo la piscina.
Mi aspetta una lunga giornata e faticosa._____________________
CAPITOLO 10 POSTATO!
Beh, cosa ne pensate?
Perché mai la madre avrebbe chiamato Wendy 5 volte?Alla prossima :) x
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photograph » hs
Hayran KurguEra un giorno normale,solita giornata,soliti servizi fotografici. Fino a quando da quella porta non entrò Harry Styles,uno dei fotografi più famosi di Londra.