Capitolo 17

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Oggi è venerdì, quindi domani sarei dovuta andare all'evento. O merda, sono così emozionata.
Charlotte ieri alla fine è rimasta a dormire da sua cugina, quindi sono sola con mia madre. Penso che stasera rimarrò all'appartamento in città, non so ma mi dispiace lasciare sola mia madre.

«Mamma!» La chiamo, ma non la trovo. Nel suo ufficio non c'è, in salotto non c'è, in cucina nemmeno.
«Ma dove si sarà cacciata?!» Dissi fra me e me. Poi pensai, mamma quando era libera stava nel suo "posto segreto" .

Come pensavo.
Eccola lì dentro la serra nel dondolo mentre legge un libro.
Busso, appena mi vede toglie subito gli occhiali e mi apre gentilmente la porta con un sorriso che esce da un orecchio all'altro.
«Come mai così.. felice?» Torniamo sul dondolo e mi siedo con lei.
«Ieri i dottori mi hanno detto che tuo padre può tornare a casa. Stasera lo andrò a prendere.»
Che cosa bella, non sarà sola. Solo mi dispiace, avevo promesso a papà di portargli un dolce.
«Mamma, stasera vorrei dormire in città. Se non vi dispiace..»
«Non ci dispiace affatto tesoro, farò io una torta.. dirò a papà che sei stata tu. Ho sentito la conversazione ieri» Mi lancia un'occhiolino e io ridacchio.
«Oh..Grazie mamma. Ah, ieri ho conosciuto Miranda Keer..» Quando sentì quel nome, si voltò di scatto.
«Si, mamma.. quella Miranda Keer. Ci siamo scontrati al parco ieri. Siamo andati a prendere un caffè e.. mi ha invitato ad un'evento della VS domani sera. Così oggi esco con lei a fare shopping»
«Ma è fantastico tesoro! Stai attenta, okey? Chiamami quando arrivi» Annuisco e le bacio la guancia.

Mi faccio un bel giro a bordo piscina.
*dinggg*
Uh, un messaggio.

Da Harry:
Davvero tuo padre vuole conoscermi? Domani sono a New York, se vuole posso venirlo a trovare domani stesso! ;) x

Merda,merda,merda.
Domani viene a New York, cosa farà qui?! Oh cazzo.

A Harry:
Oh.. certo che vorrà. Domani sarò al mio appartamento, di pomeriggio andrò dai miei, poi torno la sera in città. x
Da Harry:
Io abito all'Empire State Building, puoi raggiungermi li se vuoi, arrivo stasera. x

Porca merda, abita pure nel
mio stesso palazzo. Cazzo.

A Harry:
Guarda caso..io abito all'Empire State Building, esattamente all'ultimo piano aka attico con vista stupenda :p

Aspettai con ansia un suo messaggio ma niente, adesso penserà che sono una che si vanta di dove vive. Merda, ma che ho di sbagliato?!

Torno su in camera, per fare le valigie.

Ho portato tutto; spazzolino, intimo, portafoglio e i vestiti ovviamente.

Quando scendo vedo mamma in salotto concentrata a guardare la televisione.
«Hey, mamma. Io vado!» Si gira e viene verso di me.
«Vabbene, stai attenta okey?!»
Alzo gli occhi al cielo, odio quando mia mamma fa così. Sembra che ho quattro anni.
«Si mamma!»
«Okey, adesso ti lascio andare-ridacchia-a domenica!» Mi bacia la guancia.
«Salutami papà stasera.. ah e digli di chiamarmi!» Annuisce e chiude la porta.

Certo che fare avanti e indietro è stancante. Penso che starò in città almeno durante la settimana, tornerò la domenica dai miei.
*Driiiinng*
Una chiamata da Harry, rispondo di corsa.
«Pronto?»
«Non ho letto il tuo messaggio, piccola. Comunque io abito al piano sotto il tuo..» Quanto mi è mancata la sua voce, non parliamo di quando mi chiama "piccola"
«Rimango ogni volta sorpresa-rido- beh, allora domani puoi venire da noi..»
«Perfetto, adesso devo andare. A domani» Chiudo la chiamata. Sento già la mancanza della sua voce.

Da Miranda:
Sono giù ;) x

Decido di non rispondere.
L'ascensore è più lento del solito. Finalmente, dopo quasi mezz'ora in ascensore, arrivo al piano terra.

È la prima volta che salgo su una Porche. Che buon odore che c'è qui dentro.
«Allora..raccontami un po' di te.»Mi chiede Miranda, sta cercando di fare conversazione e io sorrido.
«Si ehm, ho 21 anni e abito a Londra. Sono qui perché mio papà ha il cancro hai..» Toglie lo sguardo dalla strada per un pò e mi guarda come se volesse dirmi che se non volevo non parlavo. Annuisco, per farle capire che volevo continuare.
Dicono che fa bene aprirsi alle persone.
«..hai polmoni. Faccio la modella da quando sono piccola..e..bu, mi piace» Mi sorride.
«E tu?»Chiedo.
«Beh, io ormai lavoro da VS da tanti anni, credo che il prossimo anno lascerò. Sai, per dare spazio a nuovi visi» Mi fa l'occhiolino e io sorrido.
«Se ti facessi conoscere delle persone, potresti entrare a far parte. Cioè, guardati sei perf..bellissima, scusami. La perfezione non esiste»
Ancora non credo alle parole che sono uscite appena dalla sua bocca. L'adoro più di prima, perché lei la pensa come me, sul fatto della perfezione.
«Oh, eccoci. Siamo arrivati»

Non ha trovato difficoltà a trovare parcheggio. Siamo davanti Forever 21, strano. Sono sorpresa di non essere davanti Gucci, Michael Kors o Chanel. Li odio così tanto quei negozi. Vendono cose a prezzi enormi. Non ha senso, infondo sono solo vestiti, borse o che so occhiali!

«Entriamo?» Mi risveglia dai miei pensieri Mir prendendomi per la
mano dirigendoci verso l'entrata.

I clienti qui dentro sono sorpresi nel vedere Miranda. Fortunatamente non le chiedono di farsi foto o autografi.

Non vedo niente di interessante se non magliette non adatte all'evento di domani.
«Tieni, prova questo» Mi porge un vestito bianco, che arriva sopra le ginocchia.
«Okey..»
Mi dirigo verso i camerini, con Miranda dietro di me.

Il vestito è bellissimo, arriva giusto giusto sopra le ginocchia. Davanti ha una scollatura a "V", ma non troppo esagerato da mettere in mostra il mio seno. Decido di uscire dai camerini, vedo Miranda con la bocca aperta appena mi guarda.
«Tesoro, sei bellissima! Farai una bella figura domani» Lo compro.
«Okey, vado a pag-» Mi blocca, e io la guardo confusa.
«Non se ne parla, pago io!» Schiaccia un occhiolino.
«Cosa? No, davvero. Pago io» Ride, perché?
«Ho già pagato, poco fa. Sapevo che ti sarebbe piaciuto» I miei occhi si allargano, sento le mie guance accaldarsi.
Dio, mi vergogno tantissimo. La conosco da meno di un giorno e già mi paga le cose.
«Non dovevi. Cioè, mi conosci solo da ieri e..tieni ti ridò i soldi, quant'è?» Quando sto per uscire i soldi dal portafoglio, mi blocca.
«Davvero Wendy, non c'è bisogno. Fai finta che è per lo "scontro" di ieri» Ridacchia, io sconfitta, la ringrazio.

Giriamo su tutti i negozi.
Ho comprato dei tacchi che si abbinano al vestito.

Uh,sono le 19:30.

«Grazie della giornata davvero. Ci vediamo domani!» Prima che apro la portiera mi blocca, per la millesima volta del giorno.
«Tieni, questo è il pass e il biglietto per domani» Oh.
«Grazie davvero, a domani! Buona notte. Sta attenta per strada» Le do un bacio sulla guancia.

Poco dopo, non vedo più la macchina davanti il mio portone.

photograph » hsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora