Capitolo 5

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ECCO QUI IL CAPITOLO.

«C'è qualcosa che non va?»Chiese Harry.
Scossi la testa in segno di negazione.

Dopo Cena.
Harry dopo aver finito di cenare e preparare gli attrezzi per gli scatti, tornò in cucina con una sua camicia. Ero agitata, diciamo che è strano posare senza intimo con Harry.
Di solito io non mi ponevo mai questi tipi di problemi forse perché Harry mi fa sentire in imbarazzo, non lo so.
Di certo non mi tiro indietro, lo sto facendo solo per ottenere posto insieme agli "angeli" di Victoria's Secret. «Mettiti questo, sali le scale è la prima porta a destra. Ricordati di togliere l'intimo.» Annuii senza obiettare.

Mentre salgo le scale noto che nella parete sono appese molte foto, incorniciate da un perfetto legno scuro. Vi sono raffigurante due figure femminili, la prima sembra la ragazza che era con Harry oggi al parcheggio, adesso che la vedo in viso è molto simile ad Harry. Al parcheggio non avevo notato bene il suo viso quindi posso dedurre che lei è sua sorella mentre l'altra è sua madre, una donna molto affascinante sulla quarantina di anni,li tiene proprio bene eh.

Arrivata in bagno, tolsi la t-shirt che avevo addosso insieme al mio reggiseno e le mie mutandine e misi la camicia,leggermente azzurra, di Harry. Dopo essermi cambiata ritorno in cucina, trovando un Harry che controlla le attrezzature.

Pov Harry
Ci sta mettendo così tanto a cambiarsi, cioè è solo una camicia e basta. Magari si sarà persa. «Nah, la ragazza è più intelligente di te, amico» disse la vocina del cazzo. Mentre sto facendo gli ultimi controlli agli attrezzi sento qualcuno scendere le scale, eccola. Cazzo, con quella camicia è più sexy del solito, le sue gambe poi. Da qui potevo notare i suoi capezzoli leggermente attizzati dato che le avevo detto di togliersi il reggiseno.
La stavo fissando per troppo tempo, è così bella, il suo ragazzo sarà così fortunato ad averla. «E se non ce l'ha?» vocina del cazzo, stai zitta. «Harry,smettila di .ehm..fissarsi, cominciamo?»
«Si scusami, è perché sei così bella che non posso fare a meno di guardarti.» Dimmi che non l'ho detto ad alta voce, cazzo. «Invece si amico, l'hai detto ad alta voce.» La sento ridacchiare, dato la vicinanza.

Gli dissi di mettersi sopra il bancone e di scombinarsi leggermente i capelli. Ancora più sexy. I miei boxer a quella vista stavano diventando troppo stretti. «Amico non ora» dissi mentalmente rivolgendomi a questo qui sotto.

Abbiamo fatto almeno dieci scatti, così decisi di fare una pausa. «Ti va un caffè?» Chiesi e lei annuì subito.

Bevemmo almeno due o tre tazze di caffè, ad un tratto Wendy aprì, non esageratamente, le gambe. Cazzo, potevo vedere la sua parte intima anche da qui.

Ringraziai me stesso mentalmente per averle detto di togliersi l'intimo per avermi "regalato" quella vista. Merda perché non le ho detto di scendere dal balcone? «Probabilemte perché è più comoda sopra il bancone» Stai zitta vocina del cazzo.

Mi alzai di scatto dirigendomi verso Wendy, non mi interessa la volevo prendere qui, ora, in questo fottutissimo momento.

Pov Wendy.
Ad un tratto Harry si alzò dalla sedia posizionata davanti a me. È a meno di due passi da me, senza accorgermene il suo viso fu subito davanti al mio, le mie labbra si sfiorarono con le sue. Perse il controllo è cominciò baciarmi con foga, fregandomi del perché ero qui, ricambiai il bacio. Anche lui sicuramente stava lasciando stare da parte il "nostro lavoro".

Cominciammo una danza con le nostre lingue, dal nostro bacio sono solo passati due minuti. Avevo le gambe attorno al bacino di Harry, piano piano cominciò a far salire quelle enormi mani sulle mie cosce sentendo il freddo dei suoi anelli ,facendomi venire i brividi, fino ad arrivare al mio punto. «Piccola ti voglio così tanto, lasciati andare.» Mi stava supplicando, così lo lasciai fare. Posizionò due dita davanti alla mia entrata, merda, fece entrare le sue dita in meno di due secondi.

Chiusi gli occhi e cominciai a gemere. Pompava le sue dite in me, lentamente provocandomi più piacere.
«Così bagnata...per me.» disse.
«Oh Harry, più veloce!»
«Con piacere piccola, stenditi.» Così feci, pompò con velocità le sue dita in me dentro e fuori senza fermarsi. Io intanto sto riempiendo questa stanza da gemiti provocati da Harry.
«Oh Harry. A-Ancora. Ah.» Più andava veloce, più gemevo.

Fino a quando non venni nelle sue dite, quando mi alzai vidi lui leccarsi le dite che poco prima erano dentro di me. «Così buona.» disse facendomi l'occhiolino e dandomi un bacio a stampo. Quando scesi dal bancone potevo notare l'erezione che si è formato nei pantaloncini di Harry. Molto grosso. «Ci penso io al mio amico.» Disse. Idiota, crede che non lo sappia fare.
«Andiamo Harry, so che vuoi la mia bocca intorno al tuo cazzo. Ammettilo, non hai smesso di guardarmi fin dal primo giorno. Deciditi, o ora o mai più»
Gli dissi con un sorriso malizioso nelle labbra. «Sfacciata la ragazza eh, lascio a te il lavoro, piccola.» Mi abbassai all'altezza della sua erezione, slacciai la cintura piano piano e abbassi anche la cerniera, lentamente. Avevo io il controllo, lo stavo facendo aspettare.

«Così impari a dubitare di me in queste situazioni» dissi mentalmente.

I suoi pantaloni raggiunsero il freddo pavimento insieme ai suoi boxer marcati "Calvin Klein". Porca puttana. Presi la sua lunghezza nella mia mano cominciando a fare dei cerchi sulla punta. «P-piccola, non c'è la faccio più.» A quelle parole cominciai a pompare su e giù con delicatezza.
«Oh si, ancora. Sto per venire piccola. Più veloce!» La stanza si era riempita da gemiti, stavolta di Harry, provocati dalle mie azioni. Prima che potesse venire, lo presi in bocca, impugnò i miei capelli, così non davano fastidio ne a me, né a lui.

Subito dopo venne nella mia bocca, rilasciando un liquido salato che ingoiai senza vergognarmi. «Sai..non pensavo fossi così, maliziosa piccola Wendy.» Non giudicare mai un libro da una copertina, Harry.
Alzò i suoi pantaloni insieme ai boxer e si avvicinò al mio orecchio sussurandomi «Resta qui per la notte, è tardi piccola.»

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