UPSIDE DOWN Vol 2

La passione

  Ritornai nella lugubre dimora esausto ma soddisfatto. Speranzoso. Olly era stata messa di fronte alla pura realtà. C’era un’unica possibilità di salvezza. Lo aveva capito. Ora lo sapeva.
«Com’è andata?»
Trovai Jack e gli altri impazienti. Attendevano trepidanti una mia parola.
«Le ho dato tre giorni, dopodiché lo ucciderà».
Si illuminarono in volto come bambini che scartato il pacco ritrovano il regalo tanto desiderato.
«Lo farà davvero, ne sei sicuro Skìnrir?»
«Non ci sono alternative Tyr, certo che lo farà. Mia sorella non condannerà Violet, non si renderà complice di questo delitto. E bisogna festeggiare… adesso ci vuole proprio una gran festa…».
«Ma dove stai andando adesso??? …Fermati, insomma dove vai?»
«Tu seguimi che te lo faccio vedere».

«Ecco», nell’incavo più isolato di quel buco di casa nostra avevo riposto il mio trancio di gioia. Tirai via il telo impolverato e ridiedi pallida luce allo strumento delle mie emozioni.
«E che diavoleria è mai questa?», Tyr ci girava attorno osservandone ogni dettaglio come la nasa fa con gli ufo.
«Questa è la prima parte che mi sono preso» gli dissi lisciandomi innamorato la grancassa, «un pezzo alla volta:… il rullante, i tom, i timpani… mi ci sono voluti mesi per ricomporla tutta qua giù. La mia meravigliosa, strabiliante batteria. Ed è con queste che ho terminato la composizione», Tyr sobbalzò quando colpii con le bacchette i piatti di bronzo.
«Fermati!» mi implorò bloccandomi i polsi, «Non vorrai mica che Fenrir scopra il nostro nascondiglio?!»
«Ma per chi mi hai preso? Ci avrebbe sgamato da un pezzo se non avessi reso questo covo insonorizzato. Vedi quei coni che spuntano dalle rocce… trattengono ogni suono. Ricorda che l’astuzia batte sempre la forza. Come pensi che abbiamo potuto parlare fino ad oggi dei nostri piani, confabulare complotti contro Fenrir ed essere ancora vivi? È solo perché nessuno al di fuori da qui può sentirci».
Ne rimase meravigliato, ma rasserenato.
«E adesso divertiamoci!!!». Un colpo dopo l’altro. Ne sentivi il rimbombo nel petto, e l’eco nello spazio.
Sul pezzo “Message in a bottle”, dei “The Police” tornò il sangue a scorrermi nelle vene. Dal cuore alle mani. Gli occhi chiusi, la mente spalancata all’infinito. Ogni nota un battito d’ali. Ogni colpo puro godimento. Piacere assoluto.
«Non stare lì a fissarmi,» tra tutto quel che metteva in sintonia me e Jack c’era anche la buona musica, e tra i migliori, eravamo fan sfegatati dei The Police e de i Led Zeppelin. Su  Roxanne ,  Walking On The Moon ,  So Lonely ,  Whole Lotta Love  e  Immigrant Song,  ci avevamo cucito i più bei venerdì sera della nostra amicizia. Non poteva averlo scordato. Quel che risveglia l’energia non si può dimenticare. È impresso dentro di noi.
«Tieni, questo è per te. Una volta gli facevi prendere vita», fiducioso gli porsi il suo basso, non proprio il suo ma comunque uno uguale a quello che aveva nel vecchio tempo. 
Lo fissò perplesso. Lo rigirò interdetto tra le mani per pochi secondi. Poi l’istinto agì come mi auguravo. Alla seconda strofa si aggiunse al ritmo. E in quei pochi minuti mi scordai chi ero, dov’ero, e perché. Eravamo Matt e Jack. Amici di sangue, pelle ed emozioni. In un’eclissi di note. Donavamo stelle di luce all’oblio. Resuscitò un pezzo d’umanità. 
Dinanzi a noi, cento quasi bapu dell’esercito de Lo scudo. Chi cantava, ballava, beveva e mangiava. A qualcun altro gli lanciai il pallone. Tutti dovevano divertirsi. Io e Jack immersi nella melodia che stava scrivendo le premesse della guerra di pace. 

 
Just a castaway (Solo un naufragio)  
An island lost at sea (un’isola perduta nel mare) 
Another lonely day (un altro giorno solitario) 
With no one here but me (nessun altro qui, tranne me) 
More loneliness (più solitudine) 
Than any man could bear (di quanto un uomo possa sopportare) 
Rescue me before I fall into despair (Salvatemi prima che cada nella disperazione) 

I’ll send an SOS to the world (Spedirò un SOS) 
I’ll send an SOS to the world (Spedirò un SOS) 
I hope that someone gets my (Spero che qualcuno riceva il mio) 
I hope that someone gets my… (Spero che qualcuno riceva il mio) 
Message in a bottle… (messaggio in bottiglia) 

A yeat has passed since (è passato un anno da quando) 
I wrote my note (ho scritto il mio messaggio) 
But I should have know (ma vorrei sapere) 
this right from the start (se questo è giusto fin dall’inizio) 
Only hope can keep me together (Solo la speranza può darmi coraggio) 
Love can mend your life (L’amore può aggiustare la tua vita) 
But love can break your heart (ma l’amore può spezzare il tuo cuore) 

I’ll send an SOS to the world (spedirò un SOS al mondo) 
I’ll send an SOS to the world (spedirò un SOS al mondo) 
I hope that someone gets my (spero che qualcunoo riceva il mio) 
I hope that someone gets my… (spero che qualcuno riceva il mio) 
Message in a bottle… (messaggio in bottiglia) 

Walked out this morning (Passeggiando questa mattina) 
Don’t believe what I saw (non credevo ai miei occhi) 
A hundred billion bottles (cento miliardi di bottiglie) 
Washed up on the shore (lavate sulla costa) 
Seems I’m not alone at being alone (sembra che io non sia l’unico essere vivente solo) 
A hundred billion casatways (cento miliardi di naufraghi) 
Looking for a home (cercano una casa) 

I’ll send an SOS to the world (spedirò un SOS al mondo) 
I’ll sen an SOS to the world (spedirò un SOS al mondo) 
I hope that someone gets my (spero che qualcuno riceva il mio) 
Message in a bottle (messaggio in bottiglia) 

Sending out an SOS to the world (spedirò un SOS al mondo) 

Ragazzo mio, le passioni salvano. Salvano corpo, mente e spirito. Balla, volteggia nell’aria se ti fa stare bene. Sguazza nell’acqua se ti rende felice. Canta, scrivi, parla, suona, componi la melodia che racconta chi sei. Inventa, costruisci, modella, aggiusta, dipingi, colora, corri, salta, tira, lancia, afferra. Supera il limite che non hai. Crea l’energia che fa respirare i tuoi sogni. Rendi materia l’anima tua. E ama ciò che sei, ama quel che fai. Ama. È la passione che libera l’io. Siamo nient’altro che passione. Senza, resta l’odio.
Festeggiammo come se la libertà fosse già alle porte, ma purtroppo il fato aveva in serbo per noi qualcosa di ben diverso.