Haikyuu!! KINKTOBER 2022

Threesome | OsaSunaKomori

Autore: muffin12
n° parole: 5031

Threesome | OsaSunaKomori

Quando tornò a casa quella sera, non si aspettava di trovare quello.

La giornata era stata semplicemente un incubo: non aveva mai avuto tante ordinazioni tutte in una volta come era accaduto quel giorno e, benché vedere il proprio lavoro apprezzato in modo tanto esplicito fosse gratificante e lo riempiva di orgoglio fino a scoppiare, la sua resistenza a fine serata accusava colpi.

Era stanco, era privo di energie, ogni passo risuonava pesante come un macigno su piastrelle, asfalto, acceleratore – fortunatamente non c'era nessuno in giro per le strade e fortunatamente era abbastanza padrone di sé di darsi schiaffi letterali per svegliarsi - ed era quasi convinto che la forza delle vibrazioni di quei tonfi fosse ormai arrivata fino a Kobe.

Aveva le spalle a pezzi a furia di rimanere teso sulla piastra rovente, sentiva il viso accaldato dei vapori che erano usciti in cottura, tanto bollenti da cuocersi le guance poco a poco. La testa era piena di echi di rumori, di gente che parlava, di comande urlate, di sedie che stridevano sul pavimento, dello squillo continuo del telefono, dello scampanellio della porta che veniva aperta e chiusa.

Era stata una semplice giornata di lavoro, in realtà.

La pura e semplice normalità, ma forse non era nel pieno delle energie in generale. Forse aveva dormito poco una notte di troppo, preso dai pensieri che gli affollavano il cervello su ricette, esperimenti, iniziative, appuntamenti con i fornitori, investitori, pagamenti.

Forse, in fin dei conti, aveva solo bisogno di una pausa. Consegnare la copia delle chiavi al secondo in comando e sperare che nessuno mandasse a fuoco la cucina per un finesettimana lungo che passava lontano dai fornelli.

Sarebbe andato fuori Tokyo, magari, lontano dal caos della città e nel pieno di una tranquillità agognata.

Avrebbe prenotato in hotel a seimila stelle, cazzo. Non avrebbe fatto assolutamente nulla e si sarebbe ingozzato di cibo preparato da sapienti mani altrui, godendosi quei giorni di relax come poche volte riusciva a fare.

Era un bel programma, pensò entrando in casa in parte galvanizzato. Doveva capire dove andare, ovviamente, ma avrebbe fatto bene a tutti una sua gita fuori città, ai dipendenti in primis.

Aprì la porta della camera con gesti lenti, pensando che in fin dei conti la stagione era finita, che si poteva permettere una vacanza, che sarebbero stati tutti felici.

Fece un passo all'interno, alzò gli occhi e ... beh.

Grandissimi bastardi.

Erano nudi, i traditori.

Nudi e colti sul fatto.

Suna steso sul letto, rilassato e dissoluto a guardarlo con occhi ampi e un accenno di rossore sulle gote. Artigliava le mani su un sedere pallido, stringendolo come se fosse un tesoro nascosto. Tondo, pieno, allenato di squat assassini e anche troppo vivace.

Komori si girò di scatto, lo sguardo spaventato e vitreo. Sedeva sul pube di Suna e si bloccò dal dondolare con i fianchi non appena lo scorse. "Cazzo." Sibilò, mordendo forte il labbro inferiore. "Ti giuro, non è come sembra."

Suna si girò a guardare Komori confuso e tradito e Osamu sentì un principio di irritazione salirgli lungo la spina dorsale, insieme alla sensazione forte di essere stato ingannato senza alcuna vergogna. "Ah sì?" Domandò seccato, irrigidendo la mandibola. "Non state scopando?"