Pov Anya...
Mi sveglio carica, felice stanotte è stata una notte che non dimenticherò.
Mi ha amato, l'ho sentito fino nelle viscere.Non capisco se è solo un momento o se davvero ci tiene a me, ma, per ora devo pensare solo al bene di Bea.
Come va, và...
Mi alzo, almeno ci provo perché lui mi afferra e mi mette di nuovo a letto.
- Dobbiamo andare Thomas, almeno io devo andare. Hai cambiato idea? - lui mi stringe forte a sé.
- No, ora andiamo, stringimi ancora un po' Anya.- non pensavo che fosse così coccoloso.
Lo stringo a me forte godendo il momento.
Mentre mi preparo penso a come devo organizzarmi. Vivrà da me? O è meglio che vada in una casa da solo? E Bea? Oddio sarà contenta! Mi si stringe il cuore al solo pensiero.
- A che pensi? - mi domanda stringendomi da dietro, mi rilasso un attimo dimenticando i miei pensieri.
- A Bea, sarà contenta di vederti. Vuoi stare con noi o in un altro appartamento? Non voglio che ti senti costretto a stare con noi. -
- Ma io voglio stare con voi. - il mio sorriso è forzato e ora capirete il perché.
- Non ci sono problemi Bea, ti conosce, sa chi sei perché. - bussano alla porta interrompendo la mia confessione, ma forse può aspettare.
- Chi è? -
- Sono la cameriera signora, sua madre l'attende per la colazione. -- Sì, arrivo. - massaggio le tempie per pensare.
- Te ne devi andare, senza farti vedere, non voglio che si costruiscono pensieri su di noi costringendomi a sposarti. -
- Ok, vado. Ci vediamo in aeroporto. - si allontana dandomi un bacio.- Aspetta vado prima io così li distraggo, sono sicura che mia madre si aggira qui intorno cercando di carpire qualche indizio visto che ieri sapeva che venivi qui. - dico tutto d'un fiato.
- Ehi! Stai calma sono bravo a fuggire dalle case delle donzelle. - mi bacia la fronte ed io esco di corsa ma dopo tre passi.
- Ti mando un messaggio quando la via è libera.- torno sui i miei passi e cerco di non fare trapelare il mio fastidio sulla sua ultima frase.
- Sono qui! - cerco di attirare l'attenzione di mia madre.
- Buongiorno! Hai visto Thomas? Sua madre mi ha chiamato dicendo che non è rientrato a casa stanotte. Tu ne sai qualcosa?- deglutisco ma mi riprendo in batter d' occhio.
- È venuto qui ieri sera e abbiamo chiarito ma se n'è andato via subito. -
- Capisco, capisco... A che ora parti? - si avvicina al tavolo per sistemare le posate d'argento, cosa che non ha mai fatto in vita sua, forse è sospettosa?
- Tra un'ora mamma, vuoi dirmi qualcosa? - alza gli occhi dal tavolo irritata.
- Con la paura che tu scompaia di nuovo Anya, non so più come comportarmi con te, non sei più una bambina e non mi posso intromettermi.-- Se l'unico tuo scopo è quello di unirmi nel matrimonio a qualcuno cercando di imporre il tuo volere e quello che io dovrei fare! Stare in silenzio? Subire? Essere infelice? No mamma grazie. -
- Tu e Thomas vi stavate sposando ... - entra mio padre nella stanza furioso.
- Ora smettila! Ti non sai che cosa è successo tra di loro. - l' interrompe mio padre.
- Ma caro, io voglio il bene per Anya. - mio padre si siede e inizia a servirsi.
- Lei sà cosa vuole, lo ha dimostrato in questi 5 anni che anche senza di noi se la cava da sola, fattene una ragione e ora mangia. -
Non ho mai visto mia padre così arrabbiato è sicuro di sé, sono sconvolta ha zittito mia madre che ora guarda il suo piatto mangiando senza dire una parola.
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GIORNO PER GIORNO
RomanceNUOVA STORIA! SOLO PER ADULTI Anya O'kelly: diciott'anni, 1m e 60, formosa con qualche kg in più. Mora occhi verdi, dolce e premurosa. Nella sua vita c'è Thomas Clarence: alto 1,80 moro, occhi scuri, bello da morire i genitori delle rispettive fam...