Capitolo 21

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Pov Anya...

Abbiamo sistemato la spesa nel frigo e negli stipetti, si avvicina con passo da pantera la prima cosa che faccio è ridere.
- Ridi di me? - si avvicina per farmi il solletico per fortuna dietro di me c'è il piano della cucina che mi sostiene.
- Basta! Basta! - Continuo a ridere mentre lui si ferma, alzo la testa per guardarlo talmente è alto mi prende in braccio, mi mette sul marmo, mi bacia timidamente, come se mi osservarse e quello che vede gli piace.

Bussano alla porta - È  arrivato uno delle consegne! - urla da dietro la porta Jeff.
Paolo appoggia la testa sul mio petto - Arrivo! - le tiro su la testa - Se sei stanco faccio da sola. -
Lui mi risponde - Non sono stanco, ho voglia di stare con te. - Che carino! Le sue parole mi fanno sentire importante.
- Stanotte staremo tutta la notte insieme, promesso. - Sto bene con lui mi fa stare bene anzi benissimo. Scendo dalla cucina e mi avvio fuori per recuperare i mobili acquistati.

- Lei è Celeste? - mi chiede il ragazzo.
- Si, sono io, le può appoggiare qui, sempre se è comodo. - Arriva Paolo con ancora indosso solo i pantaloni, mi chiedo come mai non se lo è ancora tolto.

Aiuta il ragazzo con i mobili e li mettiamo davanti alla finestra della sala, un divanetto sotto la finestra le due poltrone a capo tavola e l'altro divanetto difronte l'altro ma manca il dondolo e... così non va! Il ragazzo se ne va lasciando l'ombrellone che va al centro del tavolo.

- Il dondolo dove lo mettiamo? Avrei voluto che guardasse i campi e il tramonto. - Paolo guarda la disposizione e sposta tutto un pochino indietro e mette il dondolo come un divisore tra la porta e il salotto verso dove sorge e tramonta il sole.
- È perfetto! - l'abbraccio lui mi tira su essendo più alto e mi stringe delicatamente a se.
- Finiamo di sistemare, così ci facciamo una doccia insieme! Che dici? - Wow non ho mai fatto la doccia con nessuno.
- Ok! Credo che sia una buona idea. - mi mette giù ma mentre lo fa mi gira la testa, mi tengo stretta al suo braccio.
- Celeste tutto bene? - faccio lunghi respiri.
- Fa caldo, ho caldo. - lui mi accompagna dentro casa e mi porta sul divano rosso, accende la radio mettendo della musica leggera, mi mette dei cuscini sotto i piedi e va in cucina a prendere dell'acqua e zucchero.

Me lo fa bere per poi appoggiarlo sul tavolino di legno - Va meglio? - mi accarezza i capelli.
- Si, ho avuto solo un mancamento, capita. - ne sono convinta visto il caldo di qui anche il lavoro duro ma mi piace! Mi rende felice.
- Sì capita. Ora riposati sistemo io qui, anzi ti porto in camera che è più fresco. - è premuroso e non mi dispiace mi prende in braccio io caccio un urlo di sorpresa.
- Ce l'ha faccio da sola, sono pesante, mettimi giù! - lui ride di gusto.
- Non sei pesante. -
Mi sistema sul letto baciandomi la punta del naso - riposati adesso ed esce io chiudo gli occhi pensanti mi sento strana, spossata...

Sento dei rumori che provengono dalla cucina come piatti, bicchieri, non capisco. Mi alzo dal letto e vado a vedere - Paolo! -  mi avvicino e quello che vedo è un paradiso! Ci sono sul tavolo, frutta di ogni genere pere, mele, banana, ananas, anguria, uva... tutta lavata e tagliata.
- Vieni ti farà bene! - ci sono pure dei centrifugati ! - Ti farà bene. - mi siedo e mangiamo insieme tutto questo ben di dio. - È buonissimo, grazie! - bevo la centrifuga di ananas e arancia tutto d'un fiato, come se il mio corpo lo chiedesse.

- Mi stai viziando. - le prendo la sua mano che in confronto alla mia sembra una pala talmente è grande, forte.
- No, mi prendo solo cura di te. Che è diverso. - ha sempre le parole giuste per ogni mia frase, non si sforza a farmi contenta lo fa per amore.
Ma come fa amarmi? Non può essere, no, non mi ama prova un sentimento quello sì, forse perché è solo l'inizio ma quante seghe mentali mi faccio! Paolo mi ha detto che con il tempo capirò, che cosa devo capire? Ahhhh è  meglio che non ci penso.

- Ora mi sento meglio! - si alza e senza dire una parola mi porta in bagno, inizia a spogliarmi dal mio abito, e, poi del mio intimo lui si toglie i pantaloni, è tutto lento come una carezza... prende la mia mano e mi accompagna sotto la doccia, apre l'acqua ma prima sente con la mano se non è troppo fredda o no.
Quando è tutto apposto mi prende per metterci tutte e due sotto il getto d'acqua, non parla mi guarda seriamente come se fosse una cullata dai suoi occhi, rassicurata prende il sapone con l'aroma di lavanda e menta.
Mi insapona i capelli facendomi voltare e  me li sciacqua delicatamente facendo un dolce massaggio, è bravissimo mi sto rilassando che è un piacere, mi giro verso di lui riprende a insaponarmi, prima nel collo, poi il seno, il ventre e... il linguine "Porca miseria!" Stai calma, calma...  -Ah! Paolo... - ride, non resisto mi accende ogni volta che mi tocca.
- Ora tocca a me. - le prendo il sapone dalle mani e inizio pure io dai capelli ma non lo faccio girare, lo sò, sono dispettosa... visto che Paolo è molto più alto di me dovrò stargli molto vicino e alzarmi sulle punte così che mi struscio su di lui per una pura combinazione.
Purtroppo mi si ritorce tutto contro ma in positivo, perché mi ritrovo schiacciata nelle piastrelle del bagno con le mie gambe intorno alla sua cintura di adone.

- Tu... -  mi bacia con passione prima di continuare. - Tu mi fai impazzire piccola Celeste. - Non mi da il tempo di rispondere che entra in me per farmi sua facendomi sussultare per la veloce intrusione. - Oddio! -  dico sulle sue labbra.
Ma questo non lo esime dal continuare, anzi sembra che mi desidera così tanto da essere molto passionale, forte da diventare una cosa sola ed è bello sentire questa sensazione.
Lui è il mio primo uomo, quello che mi accetta così come sono e per ora mi mette al primo posto, ancora non mi fido, più che altro non mi voglio illudere anche se già mi sono affezionata lui.

- Celeste. - urla il mio nome mentre riversa il suo seme sul mio ventre, è stato impetuoso, bello... i nostri respiri sono veloci, siamo fronte nella fronte ci guardiamo, ridiamo ci baciamo - È stato fantastico! - lo dico con il respiro affannato. Mi lascia scende giù e ci diamo un'ultima lavata prima di uscire, non riesco a smettere di sorridere! Metto il vestito bianco e lo liscio con le mani mentre mi guardo allo specchio. - Stai benissimo, è bellissima... sei pronta? -
- Si, andiamo a cenare. - Vorrei restare qui ancora con lui però non voglio esagerare e risultare appiccicosa, così andiamo a tavola con gli altri...

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