New York; 2011/9/16
Quando mi svegliai sentii un profumo diverso attorno a me. La consapevolezza di essermi addormentato in casa sua mi faceva battere il cuore in modo esagerato. Pensai che, se non avesse gradito la mia presenza, mi avrebbe chiesto di andarmene, invece sentivo ancora le sue braccia intorno a me e mi stringeva forte mentre, con le labbra schiuse, toccava il mio petto appena spoglio a causa dei bottoni saltati della camicia.
Gli misi una mano tra i capelli e lui si mosse appena, lasciando un leggero "Mh" e sistemandosi meglio addosso a me.
Schiusi gli occhi e osservai le sue guance leggermente rosse e le palpebre chiuse, le ciglia lunghe che toccavano gli zigomi e le sue mani che stringevano la mia pelle da sopra la camicia.
Mi chiedevo perché mi stringesse così forte mentre dormiva. Forse credeva che scappassi via, ma dove voleva che andassi?
Lì stavo bene. Mi sentivo libero.Gli misi l'altra mano sullo stomaco e scostai un po' la coperta che, probabilmente, aveva preso per entrambi ma che adesso era avvolta solo intorno a lui.
Scesi e accarezzai la sua gamba che finiva in mezzo alle mie e sentii un fremito di eccitazione passarmi sulla spina dorsale e lasciarmi brividi per tutto il corpo.
Gli baciai la fronte e chiusi nuovamente gli occhi.
Le mie labbra erano ancora poggiate sulla sua fronte quando lo sentii muoversi.
Un attimo dopo assaporai le sue labbra secche e desideravo davvero tanto baciarlo per bene, con la lingua, con i denti e con l'anima.
Gli misi una mano sulla guancia e lui si staccò quasi subito. Strofinò il suo naso con il mio e poi ne baciò la punta.
-Buongiorno- disse vicino al mio orecchio, mandandomi brividi per tutto il corpo.
-Ei- sussurrai, facendo scivolare una mano sulla sua schiena e accarezzandolo con dolcezza.
-Dormito bene?- gli chiesi e lui rispose con un "divinamente" prima di baciarmi di nuovo, ma stavolta faceva sul serio.
La sua lingua scivolò tra le mie labbra e io mi aggrappai con tutte le forze alla sua schiena.
La gamba che era tra le mie iniziò a strofinarsi contro la mia intimità e ansimai di rimando.Infilai la mano sotto la sua felpa e gliela alzai, finché non gliela sfilai del tutto e lui iniziò a respirare più pesantemente. Si alzò in ginocchio, e io mi sedetti e lo guardai per tutto il tempo. Aveva gli occhi umidi di eccitazione e io volevo vederlo al limite.
Mi sporsi e catturai un suo capezzolo tra le labbra, leccandolo prima in modo lento e poi lo succhia con ferocia. Le sue mani si strinsero tra i miei capelli e io gli strinsi il sedere sodo con entrambe le mani, avvicinandolo ancora di più a me.
Ansimò leggermente quando gli separai le natiche ed entrambi trovammo ingombranti i suoi vestiti, quindi ce ne liberammo. Ci liberammo anche dei miei.Avevo fatto sesso decine di volte nella mia vita. Ero stato con tanti ragazzi, ma con nessuno raggiunsi mai questo tipo di intimità. Eravamo accomunati da una fame assurda; volevamo mangiarci con gli occhi, con i baci e con il sesso.
Accarezzai il suo orifizio mentre sentivo quanto fosse bagnato contro di me.
Mi passò un lubrificante che teneva dentro il cassetto del comodino per i casi di emergenza e lo versai sulle mie falangi, bagnandole per bene e penetrandolo subito con due dita.
Non era infastidito, o se lo era sapeva nasconderlo perfettamente, perché iniziò a penetrarsi da solo e io rimasi immobile, con la bocca schiusa, mentre cavalcava le mie dita senza sosta. Stavo impazzendo per il suo esibizionismo e lui stava impazzendo per la mia sottomissione.
Capii il perché il giorno prima si fosse chiuso così tanto in se stesso, allora gli lasciai il suo tempo. Lo lasciai comandare e gli lasciai capire che, con me, poteva fare tutto ciò che voleva.Persino rompermi il cuore.
Mi guardò negli occhi e poi osservò il mio petto sporco del suo piacere appena iniziato. La sua erezione ondeggiava e alzò la testa, mostrandomi il collo diafano e liscio.
Mi sporsi per morderlo e succhiarlo e, senza preavviso, scivolò via dalla mia presa e tornò vuoto, per poi accogliermi tutto d'un fiato.
Si calò sulla mia erezione e tremò per tutto il tempo.
Mi osservava mentre si stringeva su di me e io cercavo in tutti i modi di non fare nulla.
-Vai- mi disse infine -Mi fido- e allora presi a muovermi.
Ci guardammo negli occhi tutto il tempo, anche quando le mie labbra erano intente a succhiargli i capezzoli e le mie mani tenevano stretto il suo pene.
E lui mi sorrideva e non si tratteneva. Gemeva e si divertiva mentre lo possedevo in tutti i modi possibili.E se da piccolo i cartoni mi convinsero che potessero esistere solo principi e principesse, adesso mi rendevo conto che l'amore non ha limiti, non ha schemi o sesso.
Io lo amavo anche se lo conoscevo appena, e lui mi amava anche se non si fidava del tutto.
Aveva aperto il suo cuore e io gli donai tutto ciò che mi era possibile dargli in quel momento.Lo abbracciai mentre venne su di me, tremando senza sosta e lasciando dei leggeri gemiti, che sembravano più miagolii. Cercai di fermarmi, ma lui continuò a cavalcarmi finché non venni dentro di lui.
L'avevamo fatto senza preservativo, ma lui era pulito e aveva pure una certificazione medica. Io lo ero altrettanto ma non si era badato a chiedermelo.Forse quel dettaglio però lo impaurì, per questo subito gli dissi che andava tutto bene. Anche io ero pulito.
Si rilassò contro le mie braccia e mi tenne dentro di lui ancora per un po'.
-Sai Harry- disse mentre ci sdraiavamo, sudati e sporchi -Avevo paura avessi rovinato tutto ieri- gli accarezzai la fronte con l'indice e i suoi occhi si chiusero delicatamente.
-Non hai rovinato proprio niente, cucciolo- gli baciai il mento -Sei la persona più bella che conosca. Lo sai, giusto?- ma non mi rispose. Fece finta di non sentirmi e nascose il viso nell'incavo del mio collo.
-Lo sai, Louis?- esitò un altro momento. Poi -Sì- sussurrò, ma sapevo non lo pensasse davvero.
Non provai a controbattere, ma lo strinsi così tanto che, probabilmente, sentiva il battito del mio cuore.
Va tutto bene sussurrava ogni battito Io ti vedo per come sei realmente, e sei stupendo.
-Il mio ragazzo stupendo- sussurrai, e lui si nascose ancora di più.Il mio ragazzo.
STAI LEGGENDO
Headspace
Fanfiction"Se continuo a sprecare tempo cercando di cambiarmi, cosa mi assicurerà che, quando succederà, non sarà già troppo tardi? Non posso combattere per sempre con qualcosa che è più forte di me. Non posso vincere contro il mio passato e non posso immagi...