Epilogo

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Epilogo

Sono passati due anni dalla sua morte. Oggi è il 24 novembre del 2015 e sono tornato a Philadelphia, il luogo dove ci incontrammo la prima volta.
Solo che oggi sono con Zayn, ed è con lui che condivido il mio cocktail.
-Quando Louis ti vide per la prima volta non ti tolse gli occhi di dosso nemmeno per un attimo. Capii che con te era diverso perché lui non guardava nessuno in quel modo- beve il suo gin tonic d'un fiato e io sorrido, perché ogni ricordo con lui mi fa battere il cuore ancora forte.
-Io e lui eravamo forti insieme- sospiro e gioco un po' con i miei anelli -Sai, a volte credo che lui possa tornare, Zee. So che non c'è più, ma sento che è ancora qui...non ha senso, lo so-
-Ha senso- mi prende la mano e mi sorride -Certe volte ci fa bene immaginare che qualcuno non sia mai andato via realmente. È difficile superare queste cose- mi sento già abbastanza ubriaco e so che, se iniziassi a fare domande, non smetterei, ma ho bisogno di sentirmi dire qualcosa.

-Secondo te, se non fossi andato via, lui sarebbe ancora qui?- Zayn non mi risponde subito, ma si prende qualche secondo per pensare.
-Sai Harry, se la vita potesse essere programmata penso che Louis sarebbe qui perché avrei fatto in modo che il suo passato fosse totalmente diverso- poi mi guarda -ma se Louis fosse stato diverso tu non te ne saresti innamorato. E se fosse ancora qui non sarebbe libero-
-Lo so, ma poteva anche vivere con quelle persone ancora sulla terra- vedo gli occhi di Zayn socchiudersi.
-Certe cose non possono essere fermate. Certi sentimenti sono troppo forti per essere trattenuti. So che adesso fa male ad entrambi non vederlo in giro, ma lui è stato bene per un periodo della sua vita dopo essersi liberato del suo passato-
-Mia mamma crede che ami Louis perché è un criminale- mi sono messo a ridere e Zayn insieme a me -Anche Gemma lo crede-
-E tu cosa credi?- dopo la domanda, Zayn ordina un altro Gin.

-Io credo che mi sono innamorato di lui nel momento stesso in cui mi ha parlato in questo bar. Quando lo conobbi Louis era Louis, non era altro. Non era un assassino e neanche un bambino con un passato traumatico. Louis era un qualsiasi ragazzo che mi accarezzava come se non avessi la pelle e riusciva a toccarmi direttamente l'anima. Mi sono innamorato di lui perché era un ragazzo vero, e non ho mai cercato altro nella vita. Quando ho capito che mi amava anche lui ero la persona più felice del mondo- sospiro e bevo un altro po' del mio drink.

-Cosa è cambiato?- mi chiede.
-Che lui ha iniziato a credere che io lo vedessi in un modo diverso-
-Beh, è stato così per un po'-
-Ero scosso all'inizio, sì. Ma poi ho capito le sue azioni e, anche se non sono perdonabili, io non lo incolpo del tutto-
-L'ha fatto per te- mi dice Zayn.
-Ma io non gliel'ho mai chiesto, e se solo lui mi avesse ascoltato, forse non avrebbe dovuto passare tutto questo- finito il drink Zayn mi offrì l'altro.
-Louis non è mai stato bravo ad ascoltare- lo so che non lo è, ma ancora immagino la nostra vita insieme. Ogni tanto provo il desiderio di avere un figlio, ma non riesco a immaginare nessuno vicino a me, perché io voglio solo Louis. Dopo due anni non è cambiato niente. È ancora lui l'uomo della mia vita.

-Mi manca- sussurro, poi asciugo una lacrima che è scivolata lungo la guancia.
-Già, anche a me- finiamo il drink e paghiamo.
All'uscita ci separiamo con un abbraccio e ognuno torna a casa propria.
Mentre cammino per tornare a casa prendo il cellulare e chiamo il suo numero. Ho ricaricato la scheda di Louis ogni mese solamente per poter sentire ancora la sua voce nella segreteria telefonica.
Aspetto di sentire il bip e Louis inizia a parlare.
"Questo è il numero di Louis, se non vi rispondo probabilmente è perché sto baciando il mio fidanzato, per favore lasciate un messaggio dopo il bip" poi sento il secondo bip e comincio a parlare.
-Ei amore- mi sento uno stupido -Tanti auguri. Sto tornando a casa e ho pensato che non ho provato a chiamarti per giorni interi- stupido illuso -Sai, per ora ti penso un po' più del solito. È come se fossi qui vicino a me e sento la tua presenza in un modo incessante. Mi chiedo se in questo momento mi stai guardando e se sei fiero di ciò che vedi. Ho rilasciato le mie prime interviste sul libro e giuro che, in realtà, non mi aspettavo tutta questa fortuna. Ho fatto sold-out dopo poche settimane e dopo...quello, le altre copie andarono a ruba e terminarono il giorno successivo- prendo fiato e scuoto la testa -Comunque non è questo il punto- dico -giro intorno al discorso solamente perché ho paura di cadere a pezzi, ma la realtà è che mi manchi, Lou, e io non so come vivere senza di te- tiro su col naso e sento gli occhi bruciare -Non riesco più a respirare da quando non ci sei e l'idea di innamorarmi di un altro mi uccide dentro, perché mi sentirei un traditore. Il mio cuore appartiene a te e non ho avuto nessuno dopo te. Anche se a volte desidero scopare con qualcuno perché è bello, penso a te e mi dico che certe cose non posso permettermele. Anche per me può bastare, piccolo, perché non desidero nient'altro ormai. Non ho niente che mi tenga ancorato alla vita. La mia famiglia è assente e tu...tu eri l'ultima cosa che mi era rimasta- tiro su col naso -Ti amo Lou- sussurro -E mi dispiace tanto per averti lasciato da solo quando avevi bisogno di me- chiudo la chiamata e, dopo pochi metri, arrivo a casa. Entro e vado in salotto. Sento un odore diverso e per un attimo mi spavento. Un rumore in cucina. Entro lentamente e silenziosamente, prendo la mazza vicino alla porta e raggiungo la cucina. Giro l'angolo e...
-Oddio- dico -Sto impazzendo- la mazza cade e lui si gira verso di me. Non so se sia un angelo, ma è bello come prima. Non è cambiato di una virgola.

-Harry- la sua voce arriva piano alle mie orecchie e osservo i suoi occhi.
-Non è possibile. Sto sognando- faccio due passi verso di lui e, quando gli tocco la guancia, sento quanto è caldo. È lì davvero. Non sto sognando.
Louis...
-Mi dispiace- dice, ma prima che possa aggiungere altro lo abbraccio.
-Non so quale fottuto scherzo sia questo- dico -Ma sono così felice di vederti adesso. E anche se fosse un sogno, ringrazio Dio perché mi sta permettendo di abbracciarti- sento le sue braccia stringermi a lui.
-Piccolo, guardarmi. Baciami- lo guardo e, titubante, lo baciò. Le sue labbra sono vere, le sento premere contro le mie e le assaporo riprendendo quel sapore che mi era stato vietato per tutto questo tempo.

-Perché hai fatto tutto questo?- chiede.
-Dovevo ricominciare da capo- iniziai a piangere e lui fece lo stesso.
-Come facevi a sapere che ero qui, comunque?- lui si morde il labbro.
-Ho sempre saputo dove fossi, Harry. Sono sempre stato attento a dove andassi e con chi fossi. Ti avevo promesso che sarei tornato sempre da te-
-Pensavo te ne fossi dimenticato- gli ho messo le mani sulle guance e piansi ancora sentendolo così vivo di fianco a me. Pensavo di non rivederlo più e adesso è qui.
-Perché non mi hai scritto? Perché non mi hai detto che era tutto una farsa?-
-Dovevo stare attento, oppure sarebbe stato tutto inutile. Io e Jack...-
-Chi è Jack?-
-Il ragazzo di Roma, quello che...-
-Quello con cui sei stato?-
-Non sono ai stato con Jack, anche quello faceva parte del piano- assottiglio gli occhi.
-Come?-
-Pensavi davvero potessi tradirti?- scuoto la testa.
-Non so cosa pensavo- ed è vero. Non so perché dubitavo di lui.

-Harry- lo guardo -Cosa aspetti a spogliarmi e fare l'amore con me?- gli sorrido.
-È che non credevo fosse possibile- mi mette le mani sul petto.
-Sono qui. Lo sono davvero, e lo sei anche tu- mi alza la felpa.
-Mi sembra di aspettare questo momento da una vita- dico, poi lo spoglio e me lo carico addosso.
-Io invece ti voglio per tutta la vita- mi dice mentre entro in lui con dolcezza.
Già, anche io lo voglio per tutta la vita.

THE END

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