White Hart Lane; 2011/11/18

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White Hart Lane; 2011/11/18

Ero andato a trovarlo sotto richiesta di Zayn. Il suo amico mi aveva pregato di raggiungerlo e io, dopo giorni di ripensamenti, decisi che era giusto affrontarlo.
Quando arrivai lì lui era già seduto al tavolo incontri, e una sola sedia stava di fronte a Louis.
Mi sedetti e rimasi totalmente in silenzio. Mi salutò, ma io intrecciai le mie dita tra loro e le poggiai sul tavolino di plastica.
Una guardia ci osservava, e lui era davvero distrutto.
Aveva un occhio nero e lividi su gran parte del viso.
Lo avevano picchiato, ed ero sicuro lui si sia lasciato far fare tutto ciò che volevano. Sapeva di aver sbagliato, allora lasciava gli accadessero cose sbagliate, perché credeva che in quel modo sarebbe stato assolto dai suoi errori. Invece stava cadendo nel baratro della violenza.

-Harry, non pensavo venissi- mi disse, e sentivo ancora dell'amore nelle sue parole. Ma in realtà non ce n'era. Era tutto una presa in giro.
-Mi ha pregato Zayn. Non sarei venuto- continuavo a guardare le mie mani, e quando lui provò ad avvicinare una sua mano alle mie, la guardia gli urlò contro.
-Non sai quanto mi dispiace, per tutto. Io non volevo prenderti in giro, lo giuro- e risi, perché era tutto così incasinato. Volevo credergli, ma non mi fidavo più.
-Ti dispiace?- gli dissi -Dopo avermi scopato, dopo essere entrato in casa mia, dopo avermi rubato il cuore, ti dispiace? Sei un fottuto pazzo- digrignai i denti e lui mi guardò con le sue solite iridi blu che mi facevano sentire a casa -Mi hai preso in giro per tutto questo tempo- gli puntai un dito contro -Mi hai detto di amarmi, ma per te era solo un gioco, non è così? Faceva tutto parte del tuo piano...-
-Non dire cazzate. Lo sai che non è così-
-Non è così?- alzai la voce -Come puoi dire che non è così? Hai ucciso dodici persone, Louis! E non tirare fuori la storia del tuo passato, perché questo è esagerato. Non è che perché papà non ti voleva bene, tu dovevi uccidere 12 persone. Cazzo Lou...- singhiozzai -Io mi fidavo di te- lui mi guardava e io piangevo. Non vedevo più niente in lui, se non una misera messa in scena. Un teatrino architettato per scappare dalle sue colpe.

-Lui era il lupo cattivo...- sussurrò.
-Cosa!?- mi asciugai il viso con i palmi delle mani e lui disse di nuovo -Lui era il lupo cattivo-
-Non è una fottuta favola questa. È la realtà. Hai ucciso 12 persone nella realtà- e lo ripetevo così che potesse ricordarlo. Così che potesse sentire il sangue degli altri pesare sulle sue mani.
-Ho davvero tentato di guarire. Di cambiare- disse.
-E allora cos'è successo?- mi tremavano le labbra.
-Lui ha creato questo- disse.
-Non capisco di cosa tu stia parlando. Parlami, per una volta si sincero- mi guardò per un attimo, poi sospirò.
-Ha abusato di me- sussurrò -Hanno abusato di me- incrociò le braccia al petto e vidi il suo braccio fasciato.
-Qui dentro?- ma scosse la testa.
-Avevo quindici anni. Volevo solo un papà- il ciuffo gli ricadde sugli occhi, e lo vidi piccolo, fragile -Avevo tentato il suicidio- sussurrò -Preferivo morire che non essere nulla-
-Cosa ti hanno fatto?- chiesi, e iniziai a sentire freddo.
-Mi picchiavano, poi facevamo sesso. A volte erano in tanti. Altre volte era solo Richard-
-E perché hai fatto questo?- iniziai a sudare e lui a piangere.
-Perché volevo proteggerti- sussurrò -Mi avevano detto che volevano farti del male, perché io ne avevo fatto a loro quando sono andato via- si asciugò le lacrime con il dorso della mano.

-Perché non l'hai detto a nessuno?- mi sporsi per toccarlo ma me lo vietarono. Era la prima volta che notai quanto il nostro amore fosse sbagliato.
-Nessuno me lo aveva mai chiesto- gli presi ugualmente la mano.
-Louis- lui mi guardò -Non è colpa tua- sussurrai.
-Lo so- disse -Ma a volte credo di non aver mai combattuto abbastanza. Non gli avevo mai detto di no, anche se mi facevano male- continuò a piangere.
-Non è colpa tua. Ma quello che hai fatto...sei diventato come loro-
-Non dirlo- mi pregò -Io volevo guarire. Lo giuro, ma se continuo a sprecare tempo cercando di cambiarmi, cosa mi assicurerà che, quando succederà, non sarà già troppo tardi?
Non posso combattere per sempre con qualcosa che è più forte di me. Non posso vincere contro il mio passato e non posso immaginare di avere un futuro se non riesco a sfruttare il presente-
-Tu sei migliore di ciò che quell'uomo ha creato. Troverai la parte migliore di te...-
-E se è questa la parte migliore di me?-
-Allora non avrai più nulla da perdere- gli dissi.
-Perderei te- mi morsi il labbro.
-Louis...-
-Non dirmi che ti ho perso- pianse ancora -Dimmi che mi credi. Almeno tu, dimmi che mi credi-
-Ti credo, ma questo non toglie il fatto che tu sia un assassino-
-Volevo salvarti. Gli eroi a volte devono commettere errori-
-Ma non sei un eroe, sei un semplice uomo-
-Io per te voglio essere un eroe- poi lo portarono via senza nemmeno farmelo salutare.
Il tempo era scaduto.
Ma il mio amore era tornato.

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