Mi sistemo con la testa sul mio zaino e guardo le stelle.
Fortunatamente c'erano dei teli da mare negli altri zaini così abbiamo deciso di usarli come letti.
Ho scoperto che Bieber oltra ad essere insopportabile non è un gentleman.
Si è preso il telo migliore e si è posizionatoo subito sprofondando nel mondo dei sogni.
Ma in che razza di guai mi vado a cacciare io?
Vedo un pò sfocato a causa della miopia così decido di dormire.
Mi volto dalla parte opposta alla sua e chiudo gli occhi cadendo in un sonno profondo.C'è una grande luce che mi impedice di aprire gli occhi.
Intorno a me c'è un calduccio che sa di casa.
"Mamma chiudi le finestre!!" mugugno girandomi su un lato.
Sento un respiro sulla mia faccia e l'aria è impregnata di profumo.
Lo stesso che metteva mio padre, lo riconoscerei tra mille.
Mi accocolo a quello che sembra un piumone caldo e soffice che mi avvolge.
E mi sento per un attimo protetta.
Poi non so per quale motivo apro leggermente gli occhi.
Nero? Non ho mai avuto piumoni neri.
Al massimo blu.
Alzo lo sguardo e vedo... oh no.
Non può essere!!
Io sono tra le braccia di Bieber che dorme placidamente come se nulla fosse?
Sgrano gli occhi e mi trattengo dal gridare.
Sono appoggiata con la testa al suo braccio che mi cinge la spalla.
L'altro invece sovrasta il mio fianco toccando la mia schiena.
Comincio inevitabilmente a tremare.
Non so se sia per l'imbarazzo o il pensiero di essermi sentita protetta poco fa.
Cerco di spostarmi e lui mugugna stringendomi a se.
Cazzo non sono un cuscino! Ne tantomeno un pupazzo!
"Ti spiacerebbe lasciarmi Bieber?" sussurro quasi.
"Eh?" dice senza aprire gli occhi.
"Ho detto ti spiacerebbe lasciarmi , Bieber?" mi schiarisco la voce.
Apre gli occhi e le sue guance si colorano di un roseo che gli sta quasi bene.
Ma che cazz?
"Tu... tu.. io... ma che cazzo hai fatto?" dico sedendosi ben lontano da me.
"Io? Eri tu che mi stringevi come un pupazzo ,mi pare!"
E' smarrito.
Sposta lo sguardo da una parte all'altra balbettando.
Quasi non scoppio a ridere per la scena.
Poi riprendo coscienza di me stessa.
Mi alzo decisa.
"Non ho intenzione di fare il tuo pupazzo quando hai bisogno di coccole capito? Quindi d'ora in poi dormiremo ad almeno 5 metri di distanza, chiaro?" urlo
Annuisce come un soldatino e a quel punto mi sento una vincente.
Mi allontano.
Sento ancora quel profumo attorno a me.
E devo ammettere che in fatto di profumi Bieber se ne intende.
Non mi sono accorta di avercelo affianco.
"Posso chiederti una cosa?" l'imbarazzo di pochi secondi fa è sparito dal suo viso.
"Dimmi."
"Puoi chiamarmi Justin? Non sopporto il mio cognome!"
"Una ragione in più per chiamarti Bieber." dico sogghignando.
Mi sento la vincitrice di una lotteria.
Ho messo in imbarazzo Bieber senza alcuna difficoltà.
Sono soddisfatta di me stessa.
Mi guarda male per poi far comparire un ghigno sul suo viso.
"Chissà se stanotte oltre ad abbracciarti ho fatto qualcos'altro" commenta malizioso.
"C-cosa?" Rieccolo che torna all'attacco.
"Te lo avrei impedito!!" sbotto scostando lo sguardo.
"Come potevi se dormivi?"
"Bieber giuro che se solo mi sfiori ti denuncio!" urlo decisa.
"Non ho mai detto di volerti toccare, anzi mi sembra di averti fatto capire che non mi piaci affatto."
Si nega le cose faccia e faccia.
E' un cretino perverso che mi prende per il culo.
"Piuttosto... perchè non cerchiamo la colazione?" dico cercando di sviare il discorso.
Cercherò di non parlare nemmeno involontariamente di 'quello'.
Per me non è naturale parlare di certe cose.
Lui secondo me è fin troppo pratico.
Ma che m'importa?
Lo vedo cercare di arrampicarsi su una palma.
Scoppio a ridere e da lontano mi incita.
"Provaci tu!"
Finisco di mettermi le lenti e lo raggiungo.
"No, è troppo alto!" dico.
"Quello l'ho visto anch'io."
Poi prendo il tronco e cerco di sbatacchiarlo qua e la.
"E tu credi di avere tutta la forza necess...AHIA!"
Gli è caduta una noce di cocco sulla testa.
"Sta zitto." dico guardandolo con fare superiore.
"Ce l'hai un coltellino?"
Mi mima che non può parlare perchè gliel'ho detto io.
Un ragazzo così rimbecillito non l'ho mai incotrato, mai.
Lo guardo male e lui tira fuori dalla tasca dei suoi pantaloni un coltellino.
Lo prendo e cerco di scalfire la scorza del cocco.
Inevitabilmente scivolo col coltello e mi taglio.
"Cazzo!!" Che dolore!
E' un taglio netto sul palmo e continua a perdere sangue.
Justin tira fuori una maglia da uno zaino e ne strappa un lembo.
Poi mi fascia la mano facendo un nodo bello stretto.
"Male?" chiede.
Sembra quasi... premuroso.
"Un pò." dico trattenendomi.
"Ok, io mi occupo della colazione, tu cerca materiale per costruire una capanna."
Annuisco distrattamente e mi alzo.
La mano mi pulsa terribilmente e mi impedisce il lavoro.
Dopo un pò riesco a costruire una capanna abbastaza stabile.
Un tetto di rami secchi con sopra foglie e i teli da mare messi a mo' di capanna su una corda.
Non è male, ma non ci stiamo in due qui dentro.
Cioè, si ci stiamo ma dormiamo come la scorsa notte e non va bene.
"Williams vieni qui!"
Mi ha chiamato per cognome.
Credo sia la prima volta che mi chiama con un nome, in realtà.
Suona strano il mio cognome quando esce dalla sua bocca.
"Fatto?" chiedo.
Si gira e mi mostra il cocco perfettamente aperto in due e lui già era intento a togliere pezzi di cocco dall'interno per mangiarli.
"Quelli li ho tolti per te. Così almeno non ti fai male!
Mi indica una noce di cocco piena di pezzetti scavati col coltello.
"Grazie."
Mi imbarazza quest'improvviso preoccupamento a me.
Mangiamo in silenzio poi decido di fare un bagno.
Infondo siamo su una spiaggia e non per niente è bel tempo.
Potrei non approfittarne?
Entro nella capanna e chiudo la tenda-telo.
"Williams che combin.."
Mi sono bloccata.
Stavo togliendomi la maglia quando è entrato come se niente fosse.
Purtroppo la maglietta è abbastanza alzata da far intravedere il reggiseno.
Arrosisco e la riabbasso.
"Che c'è Bieber?" chiedo imbarazzata.
"No.. ehmm..ecco, niente." dice grattandosi la testa.
Poi va via lasciandomi sola.Esco dalla capanna e lo vedo indaffarato.
Chissà cosa starà facendo!
Poi ci penso... ma chissenefrega.
E corro verso il mare tuffandomi.
L'acqua non è ne tanto calda ne tanto fredda.
Però è pulita e nonostante tutto questo posto è belissimo.
"Williams spostati!" mi urla Bieber.
Mi sposto un pò più la dal posto in cui si trova e lo vedo lanciare un filo in mezzo al mare.
Ahh, capisco. Vuole pescare.
Ma ... se vuole pescare vuol dire che qui, nel mare, ci sono pesci?
Comincio ad urlare e a correre verso la riva.
Poi stremata mi butto sulla sabbia.
Bieber se la ride di gusto.
Mi alzo e mi preparo a dirgliene quattro quando ride ancora più forte.
"Cos'hai da ridere?" dico irritata.
"Sembri... una cotoletta!!!" dice tra una risata a l'altra.
Guardo il mio petto pieno di sabbia e poi la sua espressione.
Mi vien da ridere anche a me.
Cioè insomma si può essere più stupidi?Nonostante le sue scarse abilità di risultarmi simpatico Bieber si è rivelato un ottimo pescatore.
E lo sta anche cucinando.
Un uomo dalle mille risorse, non c'è che dire.
Peccato per il carattere però, solo quello stona col resto.
E' un bel ragazzo si.
Occhi caramello, alto, fisico a posto, capelli sul biondo-castano corti e sorriso mozzafiato.
E' bravo in tutti gli sport, sa cantare, sa suonare, sa fare il pescatore e ora scopro che sa anche cucinare.
E' assolutamente da sposare!
"Non guardarmi con quegli occhi adulanti, ti prego." dice schifato.
"Occhi adulanti?" corrugo la fronte.
"Si, manca solo la bava ed era un'espressione da estasi." dice ridacchiando.
Presuontuoso, sfacciato, maleducato, cretino!
Ho detto che è da sposare? Ritiro tutto.
"Non ti preoccupa il fatto che siamo qui soli e..."
Comincia di nuovo con quello sguardo malizioso.
"N-no non intendevo quello. Dicevo che siamo ragazzi indifesi. Potrebbero benissimamente ucciderci nel bel mezzo della notte o ancora peggio rapirci."
Ha una faccia basita per un secondo poi scoppia a ridere.
"Quest'isola è deserta Williams, non c'è nessuno che possa farci del male. E nel caso ci fosse qualcuno ci sarò io a proteggerti,no?" mi fa l'occhiolino.
"Bleah." commento.
"A questo punto preferisco la morte." continuo.
"Contenta tu. Ti perderai un bel bocconcino."
"BIEBER!" Sono stufa delle sue continue allusioni.
Come se davvero potessimo trovarci a fare l'amore.
Può sognarsele solo ste cose.
Mi sento le guance avvampare solo al pensiero.
"Come va la mano?"
Ah , la mano.
Mi sono distratta ed il dolore PUF è sparito.
"Bene, credo."
"E' stato un taglio profondo.Aspetta che ti cambio la benda."
Mi si avvicina e mi slaccia il lembo di stoffa rimpiazzandolo con un'altro.
Poi mi sorride, quasi involontariamente.
Certo che è proprio bello.
Il suo carattere stona proprio.
"Comunque secondo me non dovresti farti così tanti problemi." comincia a parlare.
"Insomma siamo ... amici, no? Non c'è nulla di male se ci abbracciamo e se la notte ci viene addirittura naturale quel contatto non penso possa importare. Qui non c'è nessuno che ci vede e può fraintendere." continua.
Ha una doppia personalità sto ragazzo?
Prima è uno sfacciato da far invidia e poi di colpo diventa imbarazzato e arrosisce addirittura.
Annuisco fissando i suoi occhi.
C'è qualcosa che non mi quadra.
Qualcosa che ha preso il suo corso e ora va avanti ma non riesco a capire cosa.
Sorride e così sorrido anch'io.
"Spero solo che ci trovino presto." dico guardando la sabbia.
"Già." risponde per poi addentare un pezzo di pesce.
"Ottimo. Modestamente sono un grande cuoco."
"Fa provare!" dico e mi lascia addentare il suo.
Non so neanche il perchè ci sto chiacchierando in modo così .. naturale.
Questo posto deve far male.
"Buono!" commento.
"Visto? sono un grande." Eccolo di nuovo a fare il vanitoso.
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Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...