Apro gli occhi e sento un grande calore attorno a me.
Subito realizzo che è domenica.
Poi comincio a guardare realmente cosa ho attorno a me.
Un soffitto bianco.
Sposto lo sguardo a destra.
Lo schienale del divano.
LO SCHIENALE DEL DIVANO? WTF?
Subito mi giro verso sinistra e mi scontro con qualcosa.
Dio che male alla testa.
Mi alzo un pò tenendomi la testa e vedo Justin a terra nella mia stessa posizione.
Di colpo mi viene in mente cos'è successo ieri sera.
Dopo quei baci siamo finiti sul divano dove stavamo per fare l'amore.
Ma che diavolo!
Basta un bacio che si scatena un putiferio.
Ecco cosa vuol dire convivere con Bieber.
Baci, pericolo e testate.
Fortunatamente non è successo nulla.
Ma non ricordo il perchè ho dormito di fianco a lui, sul divano quando avevo un comodo letto su in camera sua.
"Che bel buongiorno eh!" si lamenta alzandosi.
Si siede accanto a me sul divano e mi abbraccia.
O meglio si azzecca tipo colla e sorride in modo ebete.
CHE DIAVOLO E' SUCCESSO IERI CHE IO NON RICORDO?
"Bieber come mai tutta questa confidenza?" chiedo ironica tra le sue braccia.
Davvero non capisco tutto questo sorridere ed essere felice.
Io sono ancora in collera con lui, dopotutto.
"Mi hai baciato, abbiamo dormito insieme e ora non posso nemmeno abbracciarti?" chiede lui stranito.
Ebbè il ragionamento non fa una piega.
"Si ti ho baciato e poi?" chiedo sospettosa.
Voglio capire cosa non ricordo, perchè per lui è importante.
"Stavamo per spingerci oltre ma non è accaduto." dice come se fosse ovvio.
Certo, c'ero anch'io fino a quel punto.
"Poi?" chiedo ancora.
Ti prego dimmi cosa ti ho detto o cosa ho fatto.
"Ma cos'è non ti ricordi?" chiede poi lui mettendomi una mano sulla fronte.
La levo guardandolo male.
Che diavolo centra la memoria con la mia fronte?
Non ho mica la febbre da delirio!
Occhei, calma.
"Ti dico la verità. Non mi ricordo, dimmi che è successo." mi confesso avvilita.
Dio che odio.
E' stato capace di farmi dimenticare cosa ho fatto.
"Mi hai detto che saresti venuta in tour." dice sorridendo raggiante.
Che cosa ho fatto?
"E poi hai detto di amarmi. O meglio l'hai sussurrato nel sonno." dice poi soddisfatto di se stesso.
Promemoria: Non dormire mai più con Bieber.
Posso uccidermi? Prometto che non darò fastidio a nessuno.
Non sporcherò la stanza, ne urlerò per il dolore.
"Dimmi che non è vero." mormoro poi mettendomi le mani sul viso.
Nascondendomi per la vergogna.
"Ah no, è verissimo." dice sorridendo ancora.
Che diamine c'è da sorridere me lo spieghi?
Si avvicina al mio orecchio.
"Hai sussurrato 'Ti amo Justin' e poi hai sorriso e mi hai stretto forte." sussurra .
Sento il suo respiro sul collo e rabbrividisco.
Lo fa apposta, il bastardo.
Sento un calore invadermi completamente.
"E che hai fatto quando mi hai sentito?" chiedo poi curiosa, aggrappandomi all'ultimo filo di orgoglio rimasto in me.
"Ti ho detto una cosa, anche se dormivi. Ma sicuro non te la ricordi e non te la ripeto." dice incrociando le braccia a mo' di bimbo capriccioso.
Ora fa anche il cretino, andiamo bene.
"Sei un bastardo. Dai dimmi che mi hai detto e ti faccio un regalo." cerco di convincerlo.
Mi guarda di sottecchi e sorride furbo.
"Che tipo di regalo?" chiede poi rimanendo in quella posizione.
"Non posso dirtelo, sappi solo che ti piacerà." dico rimanendo sul vago.
Ovviamente non avevo idea di che regalo gli avrei fatto.
Ma non sapevo nemmeno SE gliel'avrei fatto.
Sono una tipa crudele io.
Lo vedo sistemarsi meglio contro di me.
Si avvicina al mio orecchio e mi morde il lobo.
"Ti ho detto 'Piccola anch'io ti amo, ma non lo saprai mai perchè stai dormendo.' e ti ho dato un bacio." sussurra poi in modo sensuale.
Si avvicina al mio collo e comincia piano a riempirlo di baci.
Ha detto che mi ama?
Lui?
Ommiodio.
Sono pietrificata con lui sul mio collo e la sua voce nella mia testa.
Anch'io ti amo
Anch'io ti amo
Anch'io ti amo
MERDA MERDA MERDA
Prendo il suo viso e lo alzo in modo da guardarlo negli occhi.
Mi guarda seccato perchè l'ho interrotto.
"Dillo di nuovo." dico ad occhi sgranati, senza fiato.
Sogghigna fiero di cosa mi sta procurando con due semplici parole.
"Voglio il mio regalo." sbotta poi ad un centimetro dal mio viso.
Rido a quella sua affermazione.
Rido eppure sono ancora tesa come una corda di violino.
"Dillo di nuovo." gli ordino quasi.
Lui fa un grande sospiro chiudendo gli occhi.
"Io ti amo Williams. Questa è la realtà. Per me non esiste nessun'altra, ci sei tu e le emozioni che mi provochi." dice aprendo gli occhi di scatto.
L'ha detto in un modo così dolce, sorridendo a tratti e imbarazzandosi.
Come si fa a non amare uno così?
Stavolta sorrido io ebete.
"Davvero?" chiedo illuminandomi.
"Davvero, davvero." sussurra poi sorridendo anche lui.
Sono la ragazza più felice della terra.
Gli butto le braccia al collo abbracciandolo.
Lo stringo forte scaricando tutta la tensione accumulata in questi giorni.
"Ehi ehi ehi non mi soffocare. Già mi vuoi uccidere?" dice ridendo.
Eppure anche lui mi sta stringendo forte.
Lo guardo negli occhi seria.
Chi sei? E cosa mi hai fatto?
Ragazzo mi sento al settimo cielo solo per un tuo sorriso o per un tuo tocco.
Smettila di essere così dannatamente adorabile.
Sorride guardandomi.
"Posso avere il mio regalo ora?" sussurra.
"Certo Bieber." sussurro euforica.
Mi avvicino alle sue labbra lasciandogli un bacio a stampo.
Poi scendo a torturare il suo collo.
E' la prima volta che sono così intraprendente.
Gli lascio baci su ogni centimetro di pelle, ricoprendo interamente il suo collo.
Arrivo all'incavo tra la mascella e il collo e gli lascio un morso.
Ho sempre amato quel punto, non c'è un motivo.
E' una cosa insensata ed anche parecchio strana.
"Amo questo punto." sussurro guardandolo.
Ha gli occhi chiusi, la bocca mezza aperta.
Si sta godendo il suo regalo.
Nessun ragazzo si era mai sottomesso così a me.
Nessun ragazzo si era lasciato andare tra le mie mani, sotto il mio sguardo.
Ma lui è diverso, avrei dovuto capirlo fin da subito.
Continuo la mia tortura arrivando fino al mento e scendendo giù, arrivando al suo pomo d'adamo.
"Tu mi farai impazzire." si lascia scappare.
Deglutisce e si sistema meglio sul divano.
"Oh si, ti farò impazzire." sussurro sensuale al suo orecchio.
Voglio vederlo sciogliersi sotto le mie attenzioni.
Perchè e' una soddisfazione vederlo così preso da me.
Ma non voglio viziarlo troppo.
Gli lascio un morso sul pomo d'adamo e subito dopo un bacio.
Termino così la mia opera limitandomi ad osservare la sua espressione di estasi.
"Già è finito? Come sei breve." si lamenta poi aprendo gli occhi.
"Ehi, non ti voglio viziare. Non te lo meriti." dico poi tirando fuori di nuovo quella storia.
"Ancora non mi hai perdonato?" chiede guardandomi.
Cosa sono un automa? Io non perdono così facilmente cocco.
Faccio no con la testa.
Mi sono lasciata andare a tutte queste coccole, è vero.
Era da tanto che non mi sentivo così bene e ne avevo realmente bisogno.
Ma non si cancella il passato.
"Come devo fare per farmi perdonare?" chiede quasi sbuffando.
"Devi semplicemente amarmi mollando il tuo essere puttaniere nella spazzatura." dico.
Davvero mi basta questo?
Non so cosa dico, parlo senza pensare.
Eppure sono felice perchè lui ha detto di amarmi.
Io sono al centro dei suoi pensieri.
Io sono al centro del suo cuore.
Io e nessun'altro.
Forse quel noi non è poi così impossibile.Mi abbasso a guardare nel forno e poi mi alzo sbuffando.
Ho preparato una torta che ora sta cuocendo.
Spero sia almeno commestibile.
Voglio dedicarmi ad altro, non voglio pensare a Justin e alla sua partenza.
Parte stasera e vuole assolutamente che vada con lui.
Non credo lo farò.
Quando ci penso sento un vuoto allo stomaco.
Mi mancherà,purtroppo.
Ma non posso seguirlo ovunque vada.
Sento delle braccia avvolgermi e un calore dietro la schiena.
"Che fai?" un sussurro al mio orecchio.
Milioni di brividi.
Poggio la testa sulla sua spalla e lo guardo.
E' felice, sorride.
Crede che andrò con lui.
"Justin io non partirò con te." dico schietta esternando i miei pensieri.
Il suo sorriso si spegne e subito mi pento di ciò che ho detto.
"Ok." sussurra avvilito stringendomi forte.
Mi molla subito dopo uscendo dalla cucina.
Che cazzo fai Allyson?
Sei una stupida!
Subito lo raggiungo aggrappandomi alle sue spalle.
Dio, quanto è alto.
Sono in punta di piedi e a stento riesco a congiungere le mani.
"Scusami." mugolo piena di risentimento.
L'idea di continuare a vederlo tutti i giorni, addormentarmi e svegliarmi con lui, vederlo sorridere ogni giorno mi sta allettando.
Eppure mi blocca l'idea di mia madre qui da sola.
Non posso lasciarla per seguire il mio sorriso.
"Io ho paura a lasciare mia madre da sola. Giuro che ti seguirei in capo al mondo. Ma ora proprio non posso." sussurro di nuovo.
Prende le mie mani e mi tira a cavalcioni sulla sua schiena.
Non ho neanche il tempo di realizzare che corre per tutta la casa urlando.
Comincio a ridere aggrappandomi di più a lui per non cadere.
Poi sale le scale ed arriva alla stanza degli ospiti dove c'è mia mamma intenta a mettere apposto i vestiti insieme a Pattie.
Appena entriamo ci guardano e ridono.
"Posso portarmi Allyson in tour?" urla poi e mi viene un colpo.
"Se vuole venire." dice mia mamma.
"Ok, allora viene." decreta Justin uscendo dalla stanza.
Ricomincia ad urlare e a correre.
Finchè non cade e ci ritroviamo sul divano.
Io sotto e lui sopra di schiena.
Si gira tranquillo e mi fissa.
"Ti schiaccio?" chiede poi.
Faccio cenno di no con la testa.
Sorride e mi bacia il naso.
Non capisco più niente.
In questo caso anche se gli urlassi di no lui mi porterebbe con lui.
Senza ma ne però.
"Justin io..." sussurro cercando di spiegarmi.
"Shh" mi zittisce.
"Deciderai tu se venire o no. Sappi che comunque tua madre è d'accordo. Ed ora lasciami passare questo tempo assieme a te." sussurra dolce.
Lo abbraccio e mi lascia un bacio a fior di labbra.
"Però se fate ste cose in tour Allyson non viene." sento mia madre ridere sulle scale.
Mi irrigidisco e mi alzo di scatto buttando Justin a terra.
Il cuore mi batte all'impazzata per lo spavento.
Justin si alza e si ributta su di me, incurante del fatto che mia madre e sua madre ci stiano guardando.
"Ma guardali non sono carini?" sento la voce di Pattie.
Justin ridacchia e si sistema su di me.
Dio che vergogna.
E questo cazzone non se ne frega.
"Tranquilla, lo sapevano già da tempo." sussurra poi al mio orecchio.
Sgrano gli occhi sorpresa.
"Come già da tempo?" urlo quasi.
"Shh, io racconto tutto a mia mamma." sussura ridacchiando.
Ora basta co sti shh.
Io parlo quanto voglio coglione.
"Smettila di dire shh, mi innervosisci." dico poi aggrottando le sopracciglia.
Lui ride e comincia a farlo ininterrottamente.
Cazzo che fastidio.
"Devo mandarti a fanculo?" gli chiedo.
Fa cenno di no con la testa e mi lecca il naso.
E' un naso non un gelato!
"Ally ma la torta è pronta?" urla mia madre dalla cucina.
O cazzo la torta.
Mi alzo di nuovo di scatto buttando, di nuovo, Justin a terra.
Mi precipito nel forno e tiro fuori la torta.
"Ok stasera tutti in ospedale." sento Justin entrare in cucina.
Fa lo spiritoso?
E' cotta per essere cotta.
Ma è leggermente bruciata al lato superiore.
E al lato inferiore.
E ai lati.
Però tagliando e guardando all'interno si vede che è solo esterna la bruciatura.
"Basta sbucciarla ed è buona." dichiaro.
Come una mela, insomma.
Justin mi abbraccia di nuovo da dietro dandomi un bacio sulla guancia.
Sento le guance farsi bollenti.
Faccio finta di niente e continuo a tagliare la torta cercando di 'sbucciarla'.
Combino un disastro.
Quel cretino lo sta facendo apposta.
Cammino fino al mobile per prendere i piattini.
Justin non si stacca e cammina dietro di me.
Il suo modo di camminare stile pinguino lo aiuta.
Sento mia madre ridere.
"Ti slacci?" gli urlo poi.
"No, sono la tua ombra." dice con una faccia da schiaffi.
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Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...