Che cazzo stiamo facendo?

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Apro gli occhi,ancora assonnata e sento un tuono.
Sobbalzo letteralmente e sento qualcuno muoversi di fianco a me.
Mi giro è vedo Bieber che ,appolipato al mio braccio, apre gli occhi preoccupato.
"Che succede?" chiede o meglio mugugna assonnato.
"Credo stia diluviando qui fuori." sussurro.
Un'altro tuono e tremo.
Non ho mai avuto paura dei temporali.
Però questi tuoni sembrano così vicini e il rumore si propoaga nel silenzio di questo strano luogo mettendomi i brividi.
Senza rendermene conto mi sono arpionata alla maglia di Bieber stringendola tra i polsi
ed avvicinandomi a lui.
"Paura Williams?" chiede.
Mi giro e vedo un sorrisetto beffardo dipinto sul suo viso.
Un'altro tuono.
Stringo più forte i pugni.
"Bieber se non fosse per il fatto che ci sei solo tu a farmi compagnia ti avrei già mandato a fanculo." rispondo.
"E' una consolazione." commenta sarcastico.
Non si muove, non mi scosta.
Mi lascia tranquilla a torturargli la maglia.
Se fosse stato lui a farlo a me gli avrei mollato un ceffone.
Invece lui mi sopporta.

"Williams!!" urla Bieber dalla tenda.
"Che cazzo vuoi Bieber?" gli urlo di rimando.
Sono stesa a prendere il sole e non ho la minima intenzione di alzarmi.
"Puoi venire un attimo per piacere?" urla ancora.
Possibile che la sua voce mandi a puttane il mio sistema nervoso? Si, è possibile.
Mi alzo scocciata e sbuffando.
"Che vuoi?"
Mi indica una maglia che ha in mano.
Vuole che gliela lavi per caso?
"Che cazzo vuoi?" urlo.
Mi lancia uno sguardo di fuoco.
"Veramente i miei gusti sono ben altri." commenta.
Davvero simpatico.
Più sto con lui e più mi rendo conto che il genere maschile è completamente idiota.
Caccio una risata sarcastica e anche parecchio da oca.
"Mi hai allargato la maglia tu e quelle tue mani!" urla di nuovo.
In questo momento vorrei strozzarlo.
"Scusami ma tu non mi hai cacciata ed avevo paura." sbuffo.
Sbuffa anche lui , sposta la maglia da davanti a lui e vedo che è a petto nudo.
Arrosisco e mi sento stupida.
Prendo a fissare le linee del suo petto ben formato andando sempre più su.
Incontro poi i suoi occhi divertiti e il suo sorriso malizioso.
"Williams?" mi chiama.
Perchè mi sembra che il modo in cui mi abbia chiamata sia... sexy?
Sto impazzendo.
"Prima che mi vengonano in mente strane idee, smettila di fissarmi con quegli occhi."
Quegli occhi?
Quali occhi scusa?
"Che?" chiedo ancora rossa in viso.
Sbuffa per il mio non capire.
"Ti ecciti con niente eh Williams?"
Che cazzo sta dicendo?
"Ma che cazzo vai a pensare ! Tu sporco, maschio idiota che non sei altro." urlo.
Sono rossa, si ma di rabbia.
Ridacchia e fa per slacciarsi i pantaloni.
E' uscito di senno per caso?
Se li toglie sotto il mio sguardo rimanendo in boxer.
Mi si infiammando anche le orecchie.
Mi copro il viso con le mani.
"Ma che cazzo fai? Avvisa prima, così esco."
"Ma vedo che ancora non sei uscita, anzi."
Posso strozzarlo?
Sento uno spostamento d'aria.
"Williams?" sussurra al mio orecchio.
Sobbalzo sentendo il suo respiro così vicino.
Perchè la sua voce suona così terribilmente sexy?
Vorrei prenderlo a sprangate.
Mi prende le mani e le sposta da sopra il mio viso.
Poi con nonchalance le poggia sul suo petto.
Sta facendo tutto lui, io sono innocente.
Allora perchè ho lo sguardo fisso sui suoi pettorali e lascio le mie mani lì?
Non controllo più i miei movimenti.
Gli sto accarezzando il petto incurante del suo sguardo divertito.
Mi sento ancora rossa in viso.
Le mie mani tremano a sentire la sua pelle.
Come se mi risvegliassi alzo il viso e incontro il suo sguardo tra il divertito e l'eccitato.
Ho detto eccitato?
Gli mollo uno schiaffo non troppo pesante, anzi fin troppo leggero ed esco dalla tenda.

Si è fatta sera e sono ancora in costume.
lo stesso costume che mi sono messa stamattina per prendere il sole.
lo stesso che ancora non mi sono tolta a causa di Bieber che si è appropiato della tenda.
E dopo quell'episodio così strano ho deciso di stargli lontana.
Fa freddo.
Esce e mi si avvicina.
Controllo di sottecchi che sia vestito e mii tranquilizzo vedendo che lo è.
Si siede accanto a me e mi guarda.
"Non hai freddo?"
Non ho freddo? Non ho freddo?
"Certo che ho freddo! Ma sei così intelligente da occupare la tenda fino a che non si fa sera lasciandomi qui a tremare." ringhio .
"Potevi entrare."
"Dopo quello che è successo? No, grazie."
Non mi lascia neanche finire.
"Dai che ti è piaciuto." commenta ammicando verso di me.
Faccio una faccia schifata.
"No comment." dico alzandomi e dirigendomi verso la tenda.
"Dai Williams scherzavo!" lo sento urlare prima di entrare.
Entra poco dopo di me quasi correndo.
"Che cazzo vuoi adesso?"
"Io..."
Al grande Bieber mancano le parole?
Ah no è troppo impegnato a squadrarmi da capo a piedi.
Deglutisce così forte che lo sento anch'io.
"Che - cazzo - vuoi?"
Scandisco parola per parola.
Mi sto innervosendo anche perchè mi sta fissando.
"Ti ecciti con niente eh Bieber?" commento.
"Vedo che mi copi le battute. Ora farai mettere le mie mani sul tuo petto?"chiede malizioso.
"No, ora se non te ne vai ti castro con un calcio."

Mi cambio la fasciatura ed esco dirigendomi verso il fuoco acceso da Bieber.
"Ti fa ancora male la ferita?" chiede con lo sguardo basso.
"Un pò." rispondo sedendomi accanto a lui mandando a fanculo le mie idee di stragli lontana.
Ha un piccolo ceppo di legno in mano e lo taglia distrattamente con il coltellino .
"Secondo te... ci vorrà molto prima che..."
Alza lo sguardo quasi scioccato.
"Ma che hai capito? Certo che sei proprio perverso."
"Sei tu che fai continui doppisensi." ribatte.
"Ma se nemmeno me ne accorgo!" mi lamento.
Non lo capirò mai questo ragazzo, mai.
"Mi sono venuti i brividi." sussurra.
Come se non volesse farmelo sentire.
"Quando?" domando nella mia piena ingenuità.
"Quando mi hai toccato." soffia arrossendo.
Arrosisco anch'io e mi punta gli occhi addosso.
Che ci guarda ora?
E perchè sento i brividi nonostante non sia più in costume?
Bieber ti odio.
Non solo perchè non ti sopporto, ma anche perchè sto qui con te a farmi stupidi problemi in testa.
Pianta i suoi occhi nei miei e si avvicina al mio viso.
Dio non vorrà...
Poggia la sua bocca sulla mia e mi bacia.
Per quale strano motivo non lo caccio?
Anzi mi rilasso e lascio che lui si faccia strada nella mia bocca.
Piano piano si stende su di me lasciandomi la sola possibilità di appoggiarmi con la schiena sulla sabbia.
Continua a giocare con la mia lingua ed io sto al gioco senza rendermene conto.
"Williams." mi chiama rompendo per un attimo il bacio e continuandolo subito dopo.
"Che c'è?" faccio lo stesso.
"Che sto facendo?" chiede nello stesso momento in cui infiltra le sue mani sotto la mia maglia alzandola.
"Non lo so." sussurro aiutandolo a togliermela.
Le sue mani corrono sulla mia pelle accarezzandola.
"Hai detto che non ero il tuo tipo." dico afferrando la sua maglia e togliendogliela.
"Dico tante cose." mi risponde impossessandosi del mio collo lasciandoci piccoli e umidi baci.
Piccoli brividi risalgono lungo la schiena.
"Io ti odio." mugolo.
"Anche io." dice passando a baciare le spalle e scendendo.
Infilo le dita tra i suoi capelli morbidi e lo accarezzo come se fosse un cagnolino.
Perchè il mio dannatissimo cuore non la smette di agitarsi?
E come se volesse uscire dalla gabbia dov'è rinchiuso.
Intanto Bieber è sceso fino alla mia pancia e sta attento a non tralasciare il minimo centimetro di pelle.
Arriva fino all'ombelico e poi risale piano.
Dopo un pò me lo ritrovo di fronte e mi bacia di nuovo.
Che cazzo stiamo facendo?
"Qui fuori fa freddo." sussurra prendendomi in braccio.
Mi aggrappo a lui come una bambina e mi lascio trasportare fino alla tenda.
Mi appoggia sul telo e si stende su di me riprendendo ciò che ha interrotto.
"Bieber..." Lo chiamo sospirando mentre si dedica ancora al mio collo.
"Mmh." mugola senza interrompere la tortura.
"Non è che ci stiamo lasciando... trasportare?" si ferma e pianta i suoi occhi nei miei.
"Che cazzo stiamo facendo?" dice scuotendo la testa come risvegliandosi.
Si alza e si siede accanto a me.
Scuote ancora la testa.
"Non potevi fermarmi?" si lamenta.
Ah, ora sarei io la colpevole.
Non è mica colpa mia se lui mi è... saltato addosso.
Che poi io gliel'ho lasciato fare è un'altra cosa.
E poi ero immobilizzata dai brividi che mi procuravano quei baci.
"Non è che sei in astinenza?" dico per poi scoppiare a ridere.
Mi guarda male.
"No sai perchè se ti accontenti di sfogarti con una come me... è proprio grave." continuo a ridere.
"Tu invece? Mi pare che ti piacessero le mie attenzioni o sbaglio?" parte all'attacco.
Una vampata di vergogna mi attraversa.
Anche perchè lui non lo sa.
Che io sono ancora...vergine.
"Veramente..." mi pento subito di aver parlato o cominciato a parlare.
Sgrana gli occhi capendo.
"Tu non hai mai..."
"Non ho mai fatto l'amore va bene? Che cazzo c'è di male?" urlo arrabbiata.
Odio i ragazzi e i loro stereotipi.
Se sei vergine vuol dire che sei una suora, se invece non sei vergine ,sei una puttana.
Fanculo.
Giro lo sguardo su di lui e quasi non mi salta il cuore in aria.
E' tenero con quell'espressione confusa e quei capelli tutti arruffati, da me per giunta.
Ho detto tenero?
"Ed ora?" chiedo insicura.
"Beh veramente..." di nuovo quel sorriso strafottente.
"Bieber se volevi continuare bastava che non ti fermavi." ribatto e sembra zittirsi.
"Mi avresti fermato?" chiede curioso.
"Io...non lo so." ammetto.
Mi piaceva, eccome se mi piaceva il modo in cui mi toccava, mi baciava.
Ma io lo odio, non lo sopporto.
Di sicuro ciò che è capitato è stato solo uno sbaglio.
Un enorme sbaglio.

Who are you? And what did you do to me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora