Ti prego.

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Scendo per la cena, dopo essere stata chiamata mille volte da mia madre.
E' maleducazione, lo so.
Non sono a casa mia, non posso fare quello che voglio.
Entro in cucina e vedo mia madre accanto a Pattie.
L'unico posto libero è accanto a Bieber.
No davvero, grazie mamma.
Si vede che mi vuoi bene.
Mi siedo spostando piano la sedia, abbastanza lontano da lui.
Vedo Pattie guardarmi strano , come a dire ' che sta succedendo?'
Discrezione Allyson, ci vuole discrezione.
Sento la mano di Justin posarsi sul mio ginocchio e salto, letteralmente, sulla sedia.
"Allyson che succede?" chiede mia madre.
Tossisco e lancio uno sguardo a Bieber che mi guarda con la sua aria da angioletto innocente.
"Niente, ho sentito qualcosa sotto al tavolo e mi sono spaventata." e così cancello ogni pensiero.
Metto la mano su quella di Bieber e gli do un pizzicotto.
Uno di quelli piccoli, che fanno un male cane.
Infatti lo vedo togliere la mano e trattenere un urlo.
"Voi due siete strani stasera." commenta Pattie preoccupata.
Ad essere strana lo sono sempre.
E' lui che non è normale.
Rido per stemperare la tensione e guardo Pattie facendogli capire che non deve preoccuparsi.
Ci manca solo che lei venga a sapere di tutto sto casino.
Guardo il mio piatto vuoto e mi alzo poggiandolo nel lavabo.
"Sai Ally ho trovato un lavoro." se ne esce mia mamma.
"Davvero?" chiedo senza parole.
Che voleva dire questo?
Voleva dire che presto saremmo tornate a casa.
E non avrei più dovuto sopportare la presenza di Bieber.
"Certo, faccio la domestica a casa di una persona ma sempre meglio di niente." dice tranquilla.
"Ma scherzi? quando avevi intenzione di dirmelo?" dico andandola ad abbracciare.
"Sei così felice di andare via, Allyson?" chiede Bieber provocandomi.
"Sono felice di poter tornare a casa mia, così non daremo più un peso a Pattie." dico guardandolo male e poi girandomi verso Pattie sorridendo.
"Oh non siete un peso per me." dice ridendo.
Sparecchiamo la tavola finchè ognuno non va nella sua stanza.
Ovviamente Bieber è inchiodato al divano.
Scendo in cucina per bere un sorso d'acqua e me lo ritrovo sulla porta che mi fissa.
Lo ignoro mettendo il bicchiere a posto e sorpassandolo.
Mi ferma afferrando il mio polso e tirandomi all'indietro, davanti a lui.
Non una parola.
Lo fronteggio con lo sguardo.
Vorrei che capisse cosa mi sta facendo.
Vorrei guardarlo e sorridere.
Perchè è capace di tirarmi un sorriso anche dopo tutto questo.
E' serio.
La mascella contratta e le mani strette a pugno.
Non si accorge di stare stringendo il mio polso,di farmi male.
Mi sta facendo capire inconsapevolmente quanto sia arrabbiato.
Quanto sia frustrato da tutta questa storia.
Ma la colpa non è mia.
O forse si, non dovevo permettere che mi si avvicinasse così.
"Ti prego, ascoltami." sento la sua voce.
Sussurra ed è senza fiato.
Faccio un cenno col capo come ad acconsentire.
Voglio proprio vedere cosa mi tira fuori.
Mi lascia il polso acchiappando subito la mia mano, intrecciandola con la sua.
Respira a fondo e guarda a terra per poi puntare di nuovo i suoi occhi nei miei.
"Domani parto per un tour mondiale." dice tutto d'un colpo.
Cos'è Bieber vuoi propormi una relazione a distanza?
Dopo quello che hai fatto?
"Quindi?" chiedo a mia volta.
Non lo vedo sorpreso dalla mia reazione.
"Quindi volevo chiarire con te e se era possibile...farti...venire."
BOOOOM.
Eccola la vera sorpresa.
In un attimo sento la terra mancarmi sotto ai piedi.
Andare con lui?
Lasciare tutta la mia vita per andare on the road?
Viaggiare per il mondo al suo fianco?
O MIO DIO.
"No-non posso." dico subito.
La voce mi trema come le mani.
Sento la sua stringere la mia, quasi a darmi forza.
Guardo a terra, a sinistra, a destra.
"Perchè?" chiede subito con aria delusa.
"Perchè non posso mollare la mia vita, mia madre per viaggiare per il mondo con te." dico puntando i suoi occhi.
Devo stare calma.
Devo fargli capire che non c'è nessuna possibilità che io parta con lui.
Nessuna.
"Ho sbagliato, lo so. Ti ho tradita e me ne pento, lo giuro. Tu sei l'unica che vorrei con me in questo viaggio. Ti prego non dirmi di no. Ho bisogno di te."
Ho bisogno di te.
Le sue parole mi rimbombano dentro come un eco.
Lui ha bisogno di me.
Lui vuole me.
"Ti prego." sussurra stringendo gli occhi e la presa sulla mia mano.
Cazzo.
Che diavolo è sta voglia improvvisa di buttarmi tra le sue braccia e partire con lui?
Lo guardo mentre è ancora ad occhi chiusi.
Ne apre uno piano e poi lo richiude velocemente.
Perchè deve essere così dannatamente adorabile?
Per questo lo odio.
E' capace di convincerti solo con uno sguardo o un sorriso.
O in questo caso con il suo faccino dolce.
Ad un tratto il mio sguardo si posa sulle sue labbra.
No Allyson, non ora.
Non puoi pensare di dargli un bacio ora.
Quelle sue labbra piene e mezze schiuse sarebbero una tentazione per chiunque.
Ed io sono più che sensibile a lui.
Mi avvicino piano, senza farmi sentire.
Mi avvicino così tanto da sentire il suo respiro scivolarmi tra le labbra, entrarmi dentro, sconvolgere ogni cosa.
Perchè diavolo l'hai fatto?
Perchè diavolo hai baciato quella bionda?
Perchè dovevi rovinare tutto?
Dannata voglia di assaporare le sue labbra vai via.
Non devo farlo, non ora.
Potrebbe fraintendere tutto.
Eppure sono così masochista da arrivare a sfiorarle, a sentirlo così vicino.
Apre gli occhi di colpo, sgranandoli.
Appena si accorge di me mi blocca lì.
Si incatena ai miei fianchi e mi stringe.
Fa sfiorare di nuovo le mie labbra con le sue.
Io sono in trans, come uno zombie.
Non so che fare, non so che pensare.
Sento solo scintille e lo stomaco sottosopra.
Si avvicina un pò e poi si distanzia e così via.
E' come baciarlo senza mai toccare davvero le sue labbra.
E' come prenderlo e perderlo in un attimo, in un battito di ciglia.
Finchè non fa toccare davvero le sue labbra con le mie.
E lì non si risparmia.
Le assapora con foga, mordendole, leccandole.
Si sta comportando come se aspettasse questo momento da tempo.
Come se fosse senza ossigeno ormai e non può farne a meno.
Mi lascio andare a tutte quelle strane emozioni che mi balzano dentro.
Mi lascio andare a lui che oramai mi bacia senza darmi aria.
Sento il suo sapore entrarmi dentro dopo tanto tempo.
Ed è lì che reagisco rispondendo.
Le mie mani, di nuovo tra i suoi capelli.
Le sue mani, di nuovo sotto la mia maglia, a contatto con la mia schiena.
La sua lingua di nuovo a giocare con la mia.
Lui in tutto e per tutto, di nuovo mio.
Le nostre vite, le nostre anime, i nostri cuori, di nuovo uniti, intrecciati, incatenati per attimi indecifrabili.
Porre fine a quel bacio era come un sacrilegio, ma dovevamo pur prendere aria.
Sentire il suo respiro affannato sulle mie labbra umide del suo sapore era come un invito.
Un invito a fargli perdere la testa, a baciarlo continuamente senza sosta.
Mi tuffo di nuovo sulle sue labbra lasciandolo senza fiato.
E' una soddisfazione sentirlo così sensibile a me.
Alle mie mani che gli massaggiano la testa.
Al mio corpo così vicino al suo.
Alle mie labbra incatenate alle sue.
Sta morendo, impazzendo tre le mie mani, sulle mie labbra.
Ed io con lui.
Perchè e' capace di farmi impazzire, totalmente.

Who are you? And what did you do to me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora