Disco.

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"Dobbiamo festeggiare!" urla Alfredo eccitato.
Annuisco prontamente presa dal momento.
Justin ha vinto ben cinque premi tra cui artista dell'anno.
Sono così fiera di lui.
"Disco?" propone Ryan.
Annuisco di nuovo e mi attacco al suo braccio.
Justin mi lancia uno sguardo strano, pieno di significato.
Lo ignoro sentendomi un pò ribelle.
Stasera ho voglia di divertirmi e di mettere da parte tutta la tristezza, tutte le preoccupazioni.
"LEGGO!" urlo tirando Ryan in una direzione a caso.
"Justin io vado nel bus, sono stanca morta. State attenti." sento, la piccola e realmente stanca, voce di Pattie.
Mi giro a guardare la scena.
Vedo Justin annuire e darle un bacio sulla guancia per poi raggiungerci.
Sorrido istintivamente di fronte a quel gesto tanto dolce.
"Prendiamo la mia?" chiede Justin roteando le chiavi attorno all'indice ed ammiccando.
Vedo Alfredo annuire e così ci dirigiamo tutti nella Range rover nera del mio ex.
Ok non so perchè ma voglio chiamarlo ex.
Infondo è così, e devo abituarmi all'idea.
Justin si mette alla guida, Alfredo di fianco a lui.
Io dietro assieme a Ryan e Motorino, che è venuto per controllarci ci scommetto.
Sono l'unica donna.
Poco m'importa, ho voglia di divertirmi come mai ho fatto.
Il viaggio in macchina è stato un silenzio tombale, sembrava di stare in chiesa.
Per un momento mi sono chiesta se sanno cosa vuol dire divertirsi.
Non appena parcheggiata la macchina mi fiondo all'aria aperta.
Da qui già si sente la musica martellante della discoteca.
Lo ammetto non ci sono mai stata.
Justin e tutto il resto del gruppo si allineano e camminano tranquilli stile eroi appena sfuggiti allo scoppio di una bomba.
Io saltello qua e la sorridendo come una scema e correndo verso l'ingresso.
Sembro una bambina che vuole provare le montagne russe.
Appena entriamo sento la musica prendere possesso del mio corpo.
"Io vado a ballare." dico ad Alfredo e mi fiondo in pista senza aspettare risposta.
Dopo poco Justin mi si affianca cominciando a muoversi scordinato.
Dov'è finito il ragazzo nato per il ballo?
Caccio una smorfia e gli ballo attorno come per sedurlo.
Sono cretina? Si.
Ma stasera niente è serio e razionale dentro me.
Ho deciso di divertirmi e di non pensare a nulla e così farò.
Lo vedo sorridere malizioso per poi cominciare a fare facce strane.
Rido come una matta girandogli intorno e carezzandogli piano la schiena con i polpastrelli.
La musica mi rimbomba le orecchie.
Sposto le dita sul suo petto e poi sulle braccia.
Poi ad un tratto sento mancarmi l'aria.
Justin nota subito il mio cambiamento e mi porta accanto al bancone delle bibite dove Ryan e Motorino chiacchierano allegramente.
"Cosa vuoi?" mi chiede Justin come un padre premuroso.
Il barista passa in quel preciso momento e si ferma di fronte a noi.
"Un alcolico." dico sbattendo il pugno sul bancone e ridendo poco dopo.
Justin mi guarda stranito.
"Sei sicura di non aver già bevuto?" chiede divertito dalla situazione.
Il barista è lì ad osservare la scena finchè non lo vedo guardare Justin indeciso sul da farsi.
Come se lui dovesse dar conferma del mio ordine.
"Sei sordo? Un alcolico." lo rimprovera Justin stupendomi.
Credevo cercasse di fermarmi dal bere.
Infondo non l'ho mai fatto e lui lo sa.
Ma non è mai tardi per provare.
Dopo poco poggia sul bancone un bicchiere pieno di liquido rosa fosforescente.
Chissà che schifezza è.
Lo prendo e ne bevo un sorso.
Justin mi guarda incuriosito finchè non scoppio in una risata.
"Cazzo se è buono!" e lo bevo tutto in un sorso.
"Un'altro!" dico poi poggiando il bicchiere sul bancone con forza.
Motorino si gira verso di me con aria di rimprovero.
"Ah-ah, shh." dico precendolo e mettendo un dito sulle sue labbra.
"Stasera voglio divertirmi motorino, non cercare di frenarmi capito?" dico per poi scoppiare a ridere per il gioco di parole.
Justin sembra reggermi il gioco ed ordina anche lui quella brodaglia rosa.
"Alla salute!" dico facendo scontrare il mio bicchiere col suo.
Motorino ci guarda rassegnato mentre Ryan alza le spalle mormorando qualcosa.
Punto il mio sguardo su Justin che beve il drink in un solo sorso.
Poi poggia il bicchiere sul banco sorridendo soddisfatto.
Stasera la sua bellezza risalta non poco.
Indossa una semplice camicia bianca sopra dei jeans e le supra.
I capelli tirati su nella solita cresta bionda.
Mi stupisco di come non abbia bisogno di riflettori per brillare.
Lo fa già da se, con quel magnifico sorriso.
Oddio, l'acool mi sta andando già in circolo?
Non devo dimenticarlo io a quell'idiota lì?
"Un'altro." dico al barista che ormai fa avanti e indietro lui e tutte quelle bottiglie.
"Allyson non vorrai ubriacarti!" mi rimprovera Justin ridacchiando.
Il mio sguardo si riduce a due fessure.
"E se invece lo volessi?" dico raccattando la sfida appena lanciatami.
"Avresti problemi?" continuo per poi bere il terzo bicchiere di quello strano liquido color fenicottero.
Si, sento già l'alcool fare effetto.
La musica sembra martellare più forte e la vista ogni tanto si offusca.
Si, dopo solo tre drink.
Ehi ma è la mia prima sbronza, ed io sto qui ferma.
Mi butto di nuovo in pista ignorando Justin e cominciando a trovarlo noioso.
Vedo Alfredo e comincio a ballare con lui facendo allontanare la bella bionda che cercava di sedurlo.
Mi guarda stranito e forse anche un pò seccato, io gli rido in faccia.
Infondo non è la cosa che sto facendo da quando sono entrata qui dentro?
La musica mi trasporta mente saltello in mezzo alle persone con Alfredo di fronte.
Intercetto lo sguardo di Justin che mi fa fermare di colpo, spaventandomi.
Lui ne approfitta avvicinandosi.
"Non vorrai ballare tutta la serata con un principiante?" chiede indicando Alfredo.
Lui fa una faccia offesa e puntella sulla spalla di Justin per richiamare la sua attenzione.
"Chi sarebbe il principiante?" chiede non appena Justin si gira.
Justin alza le mani in segno di resa scatenando risate da parte mia e di Alfredo.
"E' tutta tua amico." dice Alfredo lasciandomi a lui.
Un attimo, vedo tutto girarmi intorno come una trottola.
Riconosco il viso di Justin in modo sconnesso.
Barcollo tra le sue braccia.
"Già sei ubriaca?" sento la voce di Justin preoccupata.
Una strana ilarità mista ad acidità comincia a prendere possesso di me.
"Cosa t'importa? Perchè non vai a baciarti quella bionda invece di pensare a me?" dico continuo a ridere.
Mi muovo scordinata, barcollando a destra e a manca mentre Justin cerca inutilmente di tenermi ferma.
"Allyson, ti prego non tiriamo fuori quell'argomento." mi implora quasi.
Scoppio a ridere per poi fermarmi e sentire la testa girare vorticosamente.
Riesco per un secondo a vedere l'espressione di Justin.
Una marea di pensieri mi invade, tutti complimenti alla sua bellezza, tutti ricordi dei momenti dolci.
Il mio umore scende sotto ai piedi di colpo.
"Perchè l'hai baciata?" chiedo con lo sguardo basso.
"Perchè hai baciato quella stronza?Dimmelo!" urlo aggrappandomi al colletto della sua camicia.
Lui tace.
Le lacrime cominciano a scendere sulle mie guance, baganandole.
Perchè sto piangendo davanti a lui?
Perchè il mio divertimento è diventato un suicidio?
Noto che non accenna nemmeno ad una risposta.
"Vaffanculo Justin, sei uno stronzo!" urlo per poi mollarlo e cominciare a barcollare tra la folla.
Perchè mi comporto come una bambina?
Perchè mi sento così una merda all'improvviso?
Ad un tratto sento qualcuno afferrarmi il polso.
Mi giro verso il viso di Ryan, preoccupato.
"Sei ubriaca?" mi chiede sconvolto.
"Justin è uno stronzo." dico rifugiandomi tra le sue braccia a piangere.
"Sei ubriaca ma dici cose sensate." commenta poi stringendomi.
Lo sento muoversi ma non mi stacco dal suo petto.
"E' ubriaca?" sento l'ennesima domanda, stavolta uscita dalla bocca di motorino.
"Si cazzo, sono ubriaca. E che palle siete tutti dei santi voi?" sbotto alzando la testa dal petto di Ryan.
Motorino non trattiene una risata.
"Ah, ecco lo stronzo." dice Ryan ridacchiando e indicando tra la folla.
Vedo tre Justin.
No aspetta quattro.
"Ti sei anche duplicato? Bleah, mi fai schifo." caccio per poi ridere di nuovo.
Mi afferra il polso, incurante della mia battuta di spirito.
Fatta con l'alcool... capito il giro di parole?
No occhei, sto delirado.
Mi tengo la testa respirando profondamente.
"Ma sei scema? Cosa ti viene in testa di andartene così?" sento la sua voce trapanarmi le orrecchie.
Poi mi tira verso non so dove.
"No, Justin lasciami! Voglio stare con Ryan,io lo amo." urlo cercando di staccare la sua mano dal mio polso.
I miei tentativi sono tutti vani.
"Ryan, diglielo che mi ami anche tu e che vogliamo scappare in Giappone." urlo vedendo due Ryan di fronte a me.
Anche lui che si duplica? Ma cos'è una moda?
Lo vedo cacciare una risata.
"Motorino, fai il pieno prima di tornare a casa!" urlo per poi ridere, ancora.
Justin stringe ancora il mio polso mentre siamo finalmente fuori dalla discoteca.
Sento che stringe troppo, mi fa male.
"Justin mi stai uccidendo." piagnucolo prima che lui mi sbatta con violenza sul sedile passeggero della range rover.
E che diamin... "E che diamine, Justin! Sono una donna non una busta della spesa!" urlo ancora.
Lo vedo salire dal lato guidatore, serio.
"Allora? Vuoi scoparmi sapendo che non riesco ad oppormi in questo stato?" urlo ancora per poi sentire altre lacrime solcarmi il viso.
"La smetti di cacciare cazzate?" urla poi lui verso il mio viso.
Sento quell'urlo pungermi sul vivo.
Così mi tocco proprio sul punto in cui fa più male, sul cuore.
Porto entrambe le mani lì, accovacciandomi su me stessa.
Come se lì ci fosse una ferita sanguinante.
Come se volessi far smettere al sangue di scendere.
Dopo poco sento il suo fiato caldo sul mio collo.
"Scusami." sussurra con voce dolce.
Mi accarezza piano il braccio mentre i miei singhiozzi riempiono l'abitacolo.
"Perchè l'hai baciata? Cos'ha lei che io non ho?" piagnucolo senza ritegno voltando il viso verso il suo.
Sembro un cane bastonato, ma che posso farci se l'alcool ha un brutto effetto su di me?
"Shhh." cerca di far smettere quell'incessante pianto che muove il mio stomaco su e giù.
"Lei non ha nulla che tu non hai." continua poco dopo in un sussurro.
"E perchè l'hai baciata?" abbasso anch'io la voce, ancora scossa dal pianto.
Mi guarda un secondo, ha gli occhi lucidi.
Sono sicura che odia vedermi in questo stato.
Sono sicura che crede sia colpa sua.
Sono sicura che ha ragione.
"Perchè sono un cretino, uno stronzo che accetta le provocazioni e non pensa alle conseguenze. Perchè sono un povero scemo che ama una ragazza e non fa altro che farla soffrire, piangere, che non muove un dito per fare qualcosa." sbotta quasi.
Vedo alcune lacrime farsi spazio sul suo viso.
Sgrano gli occhi.
Appoggia la testa sulla mia spalla con aria stanca.
Caccia alcuni singhiozzi che mi fanno tremare.
"Mi porti a casa prima di mezzanotte? Se no la macchina diventa una zucca e rimaniamo a piedi." caccia la mia bocca più che io.
Lo vedo ridere afflitto.
"Che parlo a fare, sei ubriaca! Non ricorderai le mie parole. Andrai via in Canada dimenticandomi. Ed io dovrò accettarlo." borbotta triste mettendosi bene seduto sul sedile.
Caccio un lungo sospiro chiudendo gli occhi mentre sento la macchina accendersi e le ruote girare sull'asfalto.

Who are you? And what did you do to me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora