Occhi negli occhi.
Occhi che ti portano indietro.
Occhi che ti bloccano il sistema respiratorio.
Quelli erano i suoi, quelli che ora sto fissando come se dovessi morire da un momento all'altro.
Quelli che prendo come appigli per non cadere nel baratro.
E' tanto che questa sensazione non mi attraversa.
E' così strana eppure così familiare.
E nonostante tutti i casini, i litigi, i baci rubati, i tradimenti e gli addi, mi mancava.
Come lui.
E' una cosa molto strana.
A pensarla credi di essere pazza, da manicomio.
Eppure il suo sguardo dolce mi depura in qualche modo, mi lava via tutta la tistezza, il dolore, le lacrime.
Lava via tutto lo sporco accumulato in tre e anni di lontananza e immobilità.
E alla fine, quando un sorriso compare sul suo viso e lo illumina, mi sento pronta.
Pronta a rischiare, a buttarmi, a lanciarmi nel vuoto.
Pronta a farmi del male ma essendone consapevole, pronta a parlare, urlare, a piangere e a sorridere.
Pronta a dire la verità, ad abbracciare e ad osare.
Pronta ad amare, di nuovo.Nessuno ha bisogno che vi spieghi che è davanti a me, con quegli occhi che già mi hanno procurato troppi scompensi al cuore e agli ormoni.
E nessuno deve spiegargli che lo rivoglio.
Si rivoglio, perchè sento che in questi tre anni un filo ci ha tenuti legati in modo da continuare ad amarci.
Lui è mio ed io sono sua.
Il destino o chi altri così ha deciso e credo che nessuno possa togliercelo, nemmeno la vita con le sue insidie.
Sorride, sapendo a cosa penso, leggendomi nel pensiero e pensando probabilmente la stessa cosa.
Quel sorriso mi sprona a correre verso di lui, mi da slancio e adrenalina pura.
Mi butto tra le sue braccia, già aperte nella mia attesa.
Non è nessuno di quegli abbracci da film, dove il ragazzo alza lei e la fa girare mentre entrambi sorridono.
No, è molto meglio.
E' come se lui mi blocasse dallo spiccare il volo per la felicità.
Mi blocca con le sue lunghe braccia per tenermi con se, sulla terra.
Mi tringe forte ed un esplosione si fa sentire nel mio petto, mentre allungo le braccia cingendogli il collo.
Un abbraccio senza repiri, con in sfondo uno stupido supermercato, gente inscuriosita e forse toccata da questo nostro abbraccio.
Rimaniamo lì, forse un'eternità, fermi.
Cercando di far apparire tutto vero, perchè forse entrambi abbiamo sognato troppe volte un finale del genere.
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo." mi sussurra all'orecchio.
Caccio un verso strano che mi spinge alle lacrime e lo spingo di più verso di me.
Voglio rimanere così davvero per sempre, è il posto migliore.
Mi stacco un pò osservando il suo viso emozionato e sorridente.
"Ti amo." dico baciandolo più volte, finchè non blocca la mia frenesia e mi da un bacio che mi manda in paradiso.
Alcuni dicono che queste cose succedono solo nei film.
Io dico che se mi è successo probabilmente non è vero ciò che dicono.
L'amore esiste, non bisogna cercarlo.
Bisogn aspettare e lui arriva inavvertitamente, quasi per sbaglio.
E tu devi saperlo cogliere al volo, altrimenti l'occasione sfuma e devi continuare ad aspettare.
Aspettare che qualcuno ti mandi fuori di testa, che ti faccia conoscere lati di te che neanche tu conosci.
Qualcuo che ti faccia sentire spaesata ma nel posto giusto nello stesso momento.
Qualcuno che ti porti a pensare "Ma chi ,cazzo, sei tu? E che cosa mi hai fatto?"THE END.
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Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...