"Cos'è questa storia?"
Una cosa da tenere a mente è che se succede qualcosa e non la si riferisce a motorino marrone, lui si incazza.
"Qualcuno che ha la decenza di spiegarmi?" urla di nuovo.
I suoi occhi si posano su di me e poi su Justin, seduto purtroppo al mio fianco.
Apro la bocca per dire qualcosa, ma la richiudo subito dopo.
"Calmati Scooter, ora ti spiego io." si fa avanti Pattie alzandosi e mettendosi di fronte a 'motorino'.
"No, Pattie. Non sono bambini, voglio che me lo dicano loro." si impunta.
Un'altra testaccia dura.
A quanto pare incontro tutte persone così.
"Vorrei ritornare in Canada." mi pronuncio finalmente a testa bassa.
Scooter mi fissa sbigottito.
"Motivo?" chiede poi.
Faccio un grande respiro.
"Il signor Bieber ha deciso di slinguazzarsi con la ballerina senza il mio preavviso." sputo acida.
Il nominato mi guarda offeso.
"Sai solo accusare!" mi punta il dito contro.
"Ma sei scemo? Hai anche da ribattere?" urlo sporgendomi su di lui.
"Si, ho da ribattere. Problemi?" urla.
Il cuore mi batte a mille nel petto.
Non ha mai usato questo tono con me.
"Si." urlo senza dire altro.
"Risolviteli." ribatte ancora sbattendo la schiena sul divano a braccia incrociate.
"Smettila di fare il bambino."
Questo litigio non ha senso.
Lui non può ribattere, è in torto.
Stiamo solo urlando per nulla.
"Ragazzi smettete.." scooter cerca di intromettersi.
"Zitto motorino marrone. Justin sei solo un porco!" urlo io interrompendolo.
Scooter fa una faccia stranita.
"Un porco? Per aver baciato una? Ma sei scema?" urla gesticolando.
"Come mi ha chiamato?" chiede scooter a Pattie.
"Qui lo scemo sei tu! E sei anche un cretino, ed uno stronzo!" urlo in preda alla rabbia.
"Ma sentila!" dice alla madre indicandomi.
"Ti ha chiamato motorino." dice Pattie indicandomi anch'essa.
"Vaffanculo Justin!" urlo con le lacrime agli occhi.
"Ci vado, ed anche volentieri." urla ancora alzandosi ed uscendo.
In un attimo il silenzio riempie la stanza.
Poco dopo i miei singhiozzi rompono la pace appena conquistata.
Pattie si siede di fianco a me, abbracciandomi.
"Mi hai chiamato motorino." sussurra Scooter basito.
Mi scappa una risata.Motorino mi ha fatto un discorso.
Gli ho spiegato tutto in ogni minimo dettaglio.
Ha detto che mi porta a casa e che farà un discorso anche a Justin.
Vuole riappacificarci, me l'ha detto chiaramente.
E se la cosa non succede mi riporta in Canada, senza problemi.
Io sono contraria.
Quello stronzo non lo voglio più vedere nemmeno in fotografia.
Ah, e poi mi ha detto di non chiamarlo più motorino.
Mi chiedo, perchè?
Insomma è il suo nome alla fine.
Se la mamma l'ha chiamato scooter io che ci posso fare?Mi butto sul divano e mi raggomitolo.
Chiudo gli occhi e prendo un grosso respiro.
Ti amo.
Un grande vaffanculo alla mia mente che rievoca immagini dolci e altamente zuccherose dello stronzo e della sottoscritta.
Post scriptum: Quando pensi al lupo spunta la coda.
Sento il divano ritrarsi all'altezza della mia pancia.
Apro gli occhi e vedo un angelo con le corna seduto.
"Non eri andato a fanculo?" domando in un sussurro.
Si, lo so. Non sembro affatto minacciosa.
Mi guarda fisso, senza espressione in viso.
I suoi occhi nocciola sono liquidi e, giuro, non mi sono mai mancati così tanto.
Quel colore così chiaro che risalta i suoi lineamenti perfetti.
I suoi capelli gli cadono sulla fronte in una piega perfettamente liscia.
Vaffanculo Bieber, tu e la tua bellezza divina.
Ad un tratto mi sento a disagio.
Nel posto sbagliato.
Se lo fa apposta giuro che lo strozzo e lo butto giù dal monte rosa.
"Che minchia guaddi?" mi esce all'improvviso stufa del suo mutismo.
Gli scappa una risata.
Mi si inceppa un battito.
"Volevo fare pace." dice con voce dolce accarezzandomi il fianco.
No, vi prego. La vocina dolce no.
Sto per sciogliermi.
Cazzo, ma perchè fa così?
Non lo capisco sto ragazzo.
Dice di amarmi, mi promette la luna.
E poi bacia un'altra.
"Ma che cazzo hai in testa? Cacca di piccione?" alzo un pò la voce scostandomi dal suo tocco.
Mi guarda dispiaciuto mentre mi metto a sedere, lontano da lui.
"Sei ritornata quella di prima." afferma fissandomi.
"Si, problemi?" sputo acida.
Peggio della strega di biancaneve.
"Mi piacevi di più quando eri dolce."sussurra gurdandosi le mani.
"Ti piaceva di più la bocca della ballerina, evidentemente." ribatto.
"E' stato un attimo di debolezza, non capiterà più." dice accarezzandosi le mani.
"Questa è la seconda volta Justin. Come faccio a fidarmi? Come faccio ad essere sicura che non ci ricadrai?" dico risultando quasi comprensiva.
Alza lo sguardo.
Avete presente il gatto con gli stivali che fa gli occhioni dolci?
Ecco,uguale.
"Mi dispiace, Justin. E' finita." affermo sentendomi una merda.
La cosa buffa è che so che ci starà male.
Ed io starò male il doppio per questo.
Che merda l'amore.
"Scusa." sento il suo sussurro incrinato e mi si spezza il cuore.
Stringe gli occhi, poi si alza e in tutta fretta si chiude nella stanza.
"Scusami tu." sussurro in preda al batticuore.
STAI LEGGENDO
Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...