Amo dormire. Quando dormo non sono niente, non provo niente.

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Ero seduta tranquilla sul divano con una ciotola di pop corn sulle gambe e la tv accesa.
Chi mai può rovinare un momento così sacro?
Si è sacro perchè dopo aver sopportato un'intera settimana di scuola, libri, interrogazioni, voti e Bieber, il momento in cui ti siedi e ti rilassi è intoccabile.
Eppure c'è una persona che ha il coraggio di invadere anche quel piccolo spazio che ti sei creata per stare tranquilla.
"VAFFANCULO BIEBER! Lasciami in pace, cazzo!"
Io voglio sapere chi cazzo l'ha invitato, qui a casa mia.
Appena lo scopro lo spezzo in due, giuro.
"Chi cazzo ti ha invitato?" chiedo infatti.
"Mi sono auto invitato, problemi?" sorride soddisfatto di avermi dato fastidio.
Posso avere un amico non rompipalle?
"Si, tanti." sbuffo e mi alzo dal divano.
"Che vuoi fare?" chiede spaventato.
Voglio solo....ucciderti.
No ok calma, poi devo nascondere il cadavere, pulire tutto e vedermela con la mia coscenza.
Sospiro.
Mi risiedo e cerco di ignorarlo buttandomi due o tre pop corn in bocca.
Lui invece si siede vicino a me e mi guarda.
Non mi è mai importato che qualcuno mi guardasse, al massimo mi dava fastidio.
Invece quando lui punta i suoi occhi su di me io vorrei non smettesse mai di fissarmi.
E' una sensazione stranissima.
E' come un palloncino che si gonfia nel tuo stomaco.
Sorrido e involontariamente mi giro verso di lui.
La sue labbra si aprono in un sorriso e il palloncino scoppia causando un grande scompiglio.
Nello stesso momento parte la pubblicita dei Miel pops, i cereali.
Lui salta sul posto e comincia a ballare(?)
CHE CAZZO STA FACENDO?
Improvvisa una specie di esibizione nel mio salotto?
Senza rendermene conto sto ridendo come una matta.
Se un'idiota è idiota già di suo e comincia a fare l'idiota non puoi non ridere, mi spiego?
Alla fine della pubblicità si gira verso di me guardandomi strano.
"Che ridi?" chiede sorridendo.
"E me lo chiedi pure?"
Non si rende conto di essere ....adorabile.
Davvero ho detto quella parola?
Ridacchia e si avvicina.
"Potresti fare il comico, il talento c'è." dico ridendo ancora.
"Il talento c'è ma non è per fare il comico." si pavoneggia.
"E per cosa?"
In cosa potrà mai avere talento Bieber?
Mangiare? Dire cazzate? Fare l'Idiota?
"Il canto."
CHE?
"Ripeti." chiedo sconcertata.
Beh certo, è una popstar.
E' normale che canti, ma perchè a me non sembra... normale?
E' innaturale. Non ce lo vedo.
Si avvicina senza scomporsi.
Intreccia la sua mano con la mia.
E' calda.
Può sembrare il gesto più banale del mondo.
Eppure sento il cuore andare in brodo di giuggiole.
E lo ammetto, mi piace più del lecito.
Poggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi.
Lo sento sospirare.
"Ho sonno." lo avverto sentendo le palpebre farsi pesanti.
"Dormi." sussurra tranquillo.
"Amo dormire. Quando dormo non sono niente, non provo niente." mi confesso quasi.
In questo momento così tranquillo ho bisogno di sentire che c'è.
Ed è così strano detto da me.
Mi lascia un bacio sui capelli.
Sento il sonno che piano si impossessa di me.
"Ally?" sento il suo sussurro insicuro che spezza il silenzio.
Mugugno cercando di non svegliarmi da quel dormiveglia che mi avvolge come una coperta.
"Ti amo." sento un'altro sussurro.
Sorrido sentendomi il cuore pieno di non so cosa.
Consapevole che quello che ho sentito potrebbe essere frutto del mio sonno.

"ALLYSON WILLIAMS ALZATI ORA." un urlo squarcia il mio sonno.
Mi alzo di scatto sentendo il cuore che spinge per uscire.
Un'infarto, mi sta per venire un'infarto.
Mi guardo intorno in cerca di aria e vedo mia mamma con le braccia conserte di fronte a me.
"Che succede?" chiedo.
"Succede che perdi la scuola." il suo tono severo mi risveglia del tutto.
Guardo istintivamente l'orologio e come un razzo corro di sopra.
Inutile dire che quando vai di fretta tutto ti viene male e fai ancora più tardi.
Esco e comincio a camminare per il vialetto del mio giardino quando incontro lo sguardo da cane bastonato di Mark.
Questi giorni senza di lui sono stati inferno, letteralmente.
Per quanto sorridevo dentro mi sentivo morire.
Sento tutte le sue parole ricadermi addosso e fare un male cane.
Faccio finta di nulla e prendo a camminare verso la scuola.
Mi sento una merda.
Quando sento i suoi passi dietro di me mi sento ancora peggio.
"Vorrei fare pace, con una ragazza speciale." sento la sua voce dietro di me.
Reprimo il groppo che mi si forma in gola e vado avanti.
"Sono stato un egoista, ho pensato alla mia felicità invece che alla tua."
Mi fermo.
"Se vuoi stare con lui, fallo. Ma io non posso rinunciare a vederti felice." sussurra ormai vicino.
Mi giro a guardarlo e vedo i suoi occhioni verdi.
Mi implorano.
A questo punto non m'importa.
Potrà continuare a farmi stare una merda , a criticare il mio 'strano' rapporto con Bieber.
Ma io ho bisogno del mio migliore amico.
Lo abbraccio sentendo il suo profumo, dopo tutto questo tempo.
"Grazie." sussurro contro il suo petto.

Who are you? And what did you do to me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora