Sono su, tra le nuvole bianche e soffici.
L'aereo è appena decollato.
Sorrido guardando Justin.
Si è addormentato già e sta attaccato all'oblo dell'aereo.
Ha la bocca mezza schiusa e caccia un sospiro ogni tanto.
Ha un modo così tenero di russare, così imparagonabile rispetto a quello di mia madre.
Mi sale una sensazione strana.
Dallo stomaco fino ad arrivare a quell'organo rinchiuso nella gabbia toracica.
Gli accarezzo il dorso della mano ,abbandonata sul bracciolo.
Mi appoggio meglio allo schienale della mia poltroncina e chiudo gli occhi.
Stiamo andando a New York.
Da lì viaggeremo su un tour bus.
Non si sa quanti mesi durerà questa cosa.
So solo che dovrò farci l'abitudine perchè capiterà sempre più spesso.
Sospiro continuando ad accarezzare la mano di Justin.
Ripercorrendo attimi dell'ultima volta che ho preso l'aereo.
Ripercorrendo mentalmente l'incidente e tutto il resto accaduto dopo.
Lo sento girare la mano e stringere la mia accarezzando il dorso col pollice.
Sorrido ancora con gli occhi chiusi.
Un movimento ed eccolo appoggiato alla mia spalla.
Avvinghiato al mio braccio.
L'adrenalina mi scoppia al centro esatto del petto.
Facendo dei suoi cocci ,brividi lungo la schiena.
"Siamo arrivati?"chiede mugugnando.
"Justin siamo appena partiti." esclamo ridacchiando.
Si alza dalla mia spalla e mi guarda con aria assonnata.
Mi sorride dolce.
"Sei bella." dice pensieroso mentre scruta il mio viso.
Una vampata di calore mi attraversa.
Sorride vedendo cosa riesce a procurarmi con due semplici parole.
Si avvicina al mio viso e mi stampa un bacio sulla guancia.
Vorrei urlare 'non è vero' ma poi si aprirebbe una discussione interminabile.
Così sto zitta e lo fisso.
"Ma io lo sono di più." esclama prendendo il cellulare da una tasca.
Ridacchio.
"Modesto il ragazzo."Scendiamo dall'aereo dirigendoci verso l'uscita dell'aereoporto.
Troviamo un uomo alto, scuro di pelle.
Un 'omone'.
"Kenny!" urla Justin appena lo vede.
Corre tra le sue enormi braccia e vi rimane intrappolato all'interno.
Rido di fronte a quella scena.
"Lei è la mia ragazza,Allyson."
Momento, momento, momento.
Ha detto ragazza, si?
Mi sta prendendo un infarto.
Sgrano gli occhi sentendo un enorme colpo al cuore.
"Fai conquiste eh!" esclama Kenny.
Justin alza le spalle sorridendo.
Sorrido anch'io quasi automaticamente.
"Piacere." ci scambiamo una stretta di mano ed un sorriso.
Ci dirigiamo verso un bus tutto blu.
Entriamo e rimango senza parole.
E' una casa incastrata in un pulman.
Vedo Justin buttarsi sul divano incurante di tutto.
Segno che già ha fatto un tour e già conosce il bus.
Kenny si mette alla guida e in meno di un secondo siamo in strada.
Guardo Justin, ha gli occhi chiusi e sembra rilassato.
Non voglio scomodarlo chiedendogli di vedere il bus.
Così vado io in scoperta.
Apro l'unica porta che c'è.
Una camera con letto matrimoniale, doccia e una porta per il bagno.
Rimango sbalordita dal lusso di questa stanza.
Chissà quanto avrà speso solo per il bus, figuriamoci per il tour.
Rimango lì davanti a contemplarla finchè non sento delle braccia cingermi i fianchi.
Sento la schiena tozzare contro il suo petto e il rumore della porta che si chiude.
"Che volevi fare qui senza di me?" sussurra al mio orecchio.
"Curiosare." sussurro di rimando.
Si stacca da me stendendosi sul letto ed invitandomi a fare lo stesso.
Così mi stendo accanto a lui.
Acciuffa subito la mia mano chiudendola nella sua.
"Grazie per essere venuta." sussurra per poi sorridere.
"Mi saresti mancato troppo poi." dico senza pensare.
I capelli gli ricadono sulla fronte ricamando sul suo viso un'espressione buffa.
"Mi manchi anche ora." sussurra impuntando i suoi occhi nei miei.
La scarsa luce della stanza li rende più scuri e misteriosi.
Mi avvicino un pò di più appoggiando la testa sul suo petto.
"Sono qui." sussurro per dargli sicurezza.
Prontamente mi prende per il mento e mi fa alzare la testa.
"Io non intendevo questo."sussurra avvicinandosi.
Tremo al tocco delle sua labbra.
Sento il suo profumo farsi più forte.
Fa combaciare le nostre labbra, i nostri respiri.
La sua lingua accarezza la mia in un ritmo dolce.
Stringo forte la sua maglia, sono troppe le emozioni che mi rimbalzano dentro.
"Ti amo." sussurra.
STAI LEGGENDO
Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...