Camminiamo ancora in silenzio.
Si sente solo il rumore del vento, il freddo di gennaio e il chiacchiericcio delle persone.
Il suo braccio è ancora sulle mie spalle.
Si gira a guardarmi e incontro i suoi occhi.
Un brivido mi attraversa completamente, scuotendo le mie gambe.
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Si ok, il brivido l'ho sentito davvero però wtf?
Non siamo una coppietta, come ho già detto non siamo nemmeno amici!
Siamo due persone quasi estranee che hanno un problema.
Forse è una malattia che sta girando?
Probabilmente guardandomi allo specchio vedrò spuntarmi in faccia delle bolle verdi che bruciano e a lui sarà lo stesso.
E l'unico modo per guarire sarà buttarsi dalle cascate del Niagara sperando di sopravvivere. (?)
Suona la campanella ed esco in fretta dalla classe.
Incontro Mark che mi sorride e mi si avvicina.
"Oggi puoi venire da me." dice senza neanche salutarmi.
"Perchè?" chiedo ingenuamente.
"Perchè viene mio cugino e di sicuro vorrai conoscerlo." dice sospirando.
"Sai una cosa?" chiudo l'armadietto.
"Cosa?" chiede Mark.
"Penso che oggi pomeriggio resterò sul mio adorato letto con le mie adorate cuffiette, al diavolo il sesso opposto !"
Comincio a camminare per i corridoi.
"Ma non volevi vederlo?Non dicevi che era un figone?" chiede sgranando gli occhi sorpreso.
"Beh si lo è ma ho cambiato idea. Non voglio vederlo, non voglio conoscerlo, voglio soltanto chiudere con i maschi." spiego.
Mi guarda stranito e poi si indica.
"Ed io?"
Occazzo. Bel problema.
Come faccio a dirgli che lo considero un amico e che quindi lui non deve allontanarsi?
"Tu sei esonerato." dico sviando il discorso.
Penso che d'ora in poi indosserò un cartello al collo con su scritto -Boy, stay away.-
Si è una buona idea.
Così terrà lontano anche Bieber e se non si avvicina non può baciarmi.
Se non mi bacia non mi calcola ed il gioco è fatto.
Il problema è risolto.
Sono una genia(?)"E perchè mai dovrei starti lontano?" chiede accigliato.
"Perchè sei un maschio, semplice no? E poi così risolviamo il nostro problema."
"E tu hai intenzione di diventare zittella?" chiede ancora ridacchiando.
Che cazzo centra questo ora?
"Mi spieghi cosa centra?" dico mantenendo un certo autocontrollo.
Il modo in cui mi prende per il culo mi tocca i nervi.
"Se i maschi devono starti lontana non avrai mai un ragazzo e quindi rimarrai zittella." dice ridendo ancora.
Ma poi che cazzo c'è da ridere?
"Non credo siano affari che ti riguardano."
"Oh invece mi riguardano eccome." sorride furbo.
"E perchè mai dovrebbero riguardarti?" alzo un sopracciglio e lo vedo avvicinarsi.
Stai lontano cazzo, STAI LONTANO.
Si ferma ad un metro da me e mi guarda.
"Perchè mi piaci." afferma serio.
CHE HA DETTO?
"Puoi ripetere?" chiedo ironica e parecchio allarmata.
"Mi piaci." ripete.
Ommiodio, siamo arrivati davvvero a questo punto?
Sento che mi sta per venire un attacco di cuore.
Chiamate un'ambulanza!
"Sei sicuro di non avere la febbre? Magari qualche strana malattia?" gli chiedo toccandogli la fronte.
Tentativo di stargli lontana... andato a farsi fottere.
"Scema sono serio. Ci ho pensato e mi sono detto se ti piace baciarla vorrà dire che ti piace lei. Ed è così." sorride.
"T-tu sei una popstar, non può piacerti una come me che non è nessuno."
Questa situazione mi sta stretta, vorrei la taglia più grande.
"Mi stai forse rifiutando, Williams?" chiede avanzando verso di me minaccioso.
"Ehm..forse?" indietreggio finendo contro un muro.
Sono in trappola.
Mi sento tanto un topo con la zampina intrappolata.
Fa in modo che non possa scappare mettendo il suo corpo schiacciato al mio.
"Che vorresti fare? Baciarmi? Sai dove andiamo a finire poi." Cerco di fargli cambiare idea e di farmi lasciare andare.
"Si lo so." dice e per un attimo mi sembra di averlo convinto.
Poi quando con una mano mi alza il mento capisco che la mia fine è vicina.
Addio mamma, addio papà, addio amici.
Non ho fatto il testamento ma vabbè.
Le sue labbra toccano le mie per la terza volta ed il cuore comincia a battere più forte.
Bussa contro il mio corpo.
Ma dove cazzo vuoi andare?
Resta lì al tuo posto che mi servi per vivere.
"Lo sai che tutto questo non va bene?" dico respirando la mia aria e non la sua.
Mi ignora continuando a baciarmi.
Continua a far giocare le nostre lingue ed io non riesco a dirgli di no.
"Non va mai niente bene per te." commenta scazzato.
I suoi bacii mi impediscono di parlare e di pensare lucidamente.
Scende sul mio collo e lo tortura.
"Ti piace così tanto il mio collo?" chiedo sospirando.
"E' morbido." mugugna lui.
Continua a lasciarmi baci ovunque ci sia un centimetro di pelle libero.
"e profumato." continua mordendomi un lobo dell'orecchio.
Ora mi tortura anche le orecchie?
"E a te piacciono così tanto i miei capelli?" sussurra al mio orecchio.
D'istinto guardo le mie mani...tra i suoi capelli.
Non me ne accorgo neppure.
"Sono morbidi." dico prendendolo per il culo e tirando una ciocca.
Non si lamenta.
Anche se un ahia mi avrebbe dato soddisfazione.
Mi sta lentamente e interamente torturando.
Persino il naso mi va a mordere.
"Ma cosa sei cannibale?" gli chiedo ridacchiando.
"Perchè?"
"Mi stai mordendo." dico ovvia.
Lui continua ad ignorarmi.
Le sue mani sono sotto la mia maglia e percorrono la mia schiena.
Sono gelide a contatto con la pelle.
"Hai le mani fredde." dico infatti rabbrividendo.
"Non è vero, sei tu che tremi tutta."
Solo io ho interpretato in modo sbagliato questa frase?
"Justin." lo chiamo cercando di fermarlo.
E' come un treno, quando parte non si ferma finchè non arriva a destinazione.
Si ferma sgranando gli occhi e sorridendo.
"Mi hai chiamato Justin." dice incredulo.
Ehm, si.
Perchè l'ho chiamato Justin e non Bieber come faccio di solito?
Sento le guance andarmi a fuoco.
"E' colpa tua, mi impedisci di pensare." sbotto.
"Quindi ti faccio effetto." sorride furbo.
Ogni cosa che dico la gira a modo suo.
Dopo un attimo mi accorgo che si è fermato e sospiro.
Sento il collo umido e mi sento a disagio.
"Un pò." decido di dargli un mezzo punto, così per farlo felice.
"Stavi facendo le fusa come una gattina." sussura poi al mio orecchio.
E' soddisfatto per caso?
Ed io cosa dovrei rispndergli?
"M-miao?"
Vedo i suoi occhi cambiare lentamente colore.
"Non mi provocare,non sai ora cosa sarei capace di farti."
AIUTATEMI.
Chiamate i carabinieri, la polizia, i pompieri, chi volete!
Ma non lasciatemi nelle sue mani perchè potrei non volerne più uscire.
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Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...