"Allora avete fatto questa punizione si o no?" urla.
"Certo, eccola qui."
Le mostro il quaderno con gli esercizi e lei sorride compiaciuta.
Bieber è assente.
"Mi assicuri che li ha fatti anche Bieber?"
"Certo prof."
Suona la campanella.
Fanculo, devo anche coprirlo.
Gira voce che ieri si sia fermato a scuola non so quanto tempo.
La causa? Una ragazza.
Dicono se la sia scopata.
E' un bastardo.
"Li ha fatti anche lui? Ma dove?" chiede Mark sconcertato.
"Nella mia immaginazione." dico ripensando a quella voce.
"Non avresti dovuto coprirlo." dice alzandosi.
"Lo so, però... l'ho fatto."
Ci incamminiamo verso il mio armadietto.
"Solo mi chiedo, perchè?"
A saperlo!
Alzo le spalle e metto a posto il libri per poi prendere quelli dell'ora dopo.
"Guarda chi si vede." Sento Mark.
Mi giro ed eccolo lì.
"Williams, posso parlarti?" chiede ad occhi bassi.
"Perchè dovresti? La punizione è fatta, non c'è più bisogno che mi parli."
"Ok, scusa per ieri ma ora devo parlarti, posso?" replica.
"No, non puoi." dico chiudendo forte l'armadietto.
Fanculo.
Ci sono solo quando gli servo.
Per il resto divento un'estranea, non mi sta bene.
Mark mi si affianca sorridente.
Sta aspettando una mia risposta.
Non credo che potrò mai ricambiare l'amore che lui ha per me.
Non voglio illuderlo, non voglio farlo soffrire.
Gli voglio bene.
Perciò prima o poi dovrò dirglielo che non riuscirò mai ad amarlo realmente."Ti prego, è importante."
Ricevo un bigliettino da Bieber.
Si è ridotto a tanto solo per parlarmi?
"No." gli rispondo.
"Perchè?" insiste.
"Perchè esisto solo quando ti servo."
"Non centra con quello che devo dirti."
"Non m'importa."
Mi giro verso di lui.
Fa una faccia stranita e poi accartoccia il biglietto.
Sbuffa.Esco dall'aula.
Mark subito mi saluta dileguandosi con un "Ti chiamo dopo."
Grazie amico, grazie davvero.
Mi incammino verso l'uscita poi sento una mano sulla mia spalla e mi giro.
"Bieber... ti ho detto che non voglio parlarti."
Faccio per andarmene ma mi tira e mi sbatte contro un muro lì vicino.
Lo sguardo fermo e serio.
La sua stretta è così forte che mi fa male.
"Mi fai male." dico fronteggiando il suo sguardo da duro.
"Non m'importa se non mi vuoi ascoltare, io devo parlarti."
E' talmente vicino che posso sentire il suo respiro contro il mio naso.
"Hai vinto."
Mi rassegno.
Se deve dirmi qualcosa che lo faccia.
Infondo cosa può importarmi?
"Ieri non sono venuto perchè... il perchè non posso dirtelo."
"Ti stavi scopando una ragazza, lo so." lo interrompo.
Sgrana gli occhi.
"Che? Ma chi cazzo ti ha detto una cosa del genere?"
"Cosa fai il finto tonto? Non è mica la prima volta che girano queste voci."
"Non devi crederci." si fa di nuovo serio.
Una strana sensazione inizia ad aumentare dentro di me.
Mi contorce lo stomaco e mi da brividi.
Guardo a terra e sorrido.
Perchè cazzo sto sorridendo?
Davvero mi fa felice sapere che non è stato con nessuna?
All'improvviso mi attira a se e mi stringe forte.
Le sua braccia attorno a me.
Non è più ossigeno ciò che respiro ma il suo profumo.
"Tra poco è il tuo compleanno, non è vero?"
Annuisco incapace di parlare, ormai.
"Bene, perchè ho una sorpresa per te."
Che?
Da quando mi fa sorprese?
Da quando siamo amici?
Da quando mi abbraccia?
Che cazzo sta succedendo?
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Who are you? And what did you do to me?
FanfictionLa storia non è mia ma di "Diritti riservati a Runaway (efp)" Dal capitolo 1:Ok calma. Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti. Non c'è niente di cui avere paura. Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?" "L...