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"Ma dove stiamo andando?" chiese jisung voltandosi verso minho, una volta che si fu accorto che erano usciti dalla città.

"Sta tranquillo, sono sicuro che ti piacerà" rispose il maggiore sorridendo, senza distogliere lo sguardo dalla strada. 

"Aish, hai qualche cd da mettere su?" continuò poi il biondo, volendo ascoltare un po' di musica.

"Mmh, sì, ne ho uno dei 2PM"

"Dov'è?" chiese poi jisung iniziando a scrutare l'interno dell'auto, nella speranza di trovare il cd.

"Apri quella cosa davanti a te" rispose poi minho indicando appena davanti a jisung.

Quest'ultimo aprì quella specie di piccolo sportello indicato dal moro, trovando effettivamente un cd dei 2PM, come detto dal maggiore poco pima.

Lo tirò subito fuori, con un ampio sorriso stampato sul volto.

Lo inserì poi nello stereo della macchina, alzando immediatamente il volume.

La prima canzone che partì fu "My house", nonché la preferita di jisung.

"La mia preferita!" esclamò freneticamente il minore intanto che la canzone iniziava.

Minho sorrise a sua volta. In quel modo aveva pure scoperto la canzone preferita di jisung, stava iniziando a conoscerlo meglio piano piano.

Il biondo si mise a cantare, seguito a ruota dal maggiore. Era abbastanza sorpreso nel vedere minho che cantava assieme a lui, ma non ne sapeva esattamente il perché.

E la parte migliore della canzone, a parere di entrambi, era il ritornello, che arrivò poco dopo.

Iniziarono a cantare a squarciagola, fregandosene se fossero intonati o meno.

Sfortunatamente, però, un paio di minuti dopo la canzone finì, lasciando così che i due ragazzi riprendessero fiato.

I loro sguardi si incrociarono poi per un momento, provocando ad entrambi una risata. Continuarono a cantare per il resto del viaggio con ogni canzone che partiva, sia che la conoscessero che no.

Circa una mezz'oretta dopo, quando ormai la musica era finita già da un po', i due ragazzi arrivarono nel posto deciso da minho, scendendo quindi dall'auto.

Si trovavano su una piccola collina. Intorno a loro era tutto verde e non c'erano altre persone. Poco più in là, jisung notò anche un laghetto. Quel posto era davvero molto bello, e il tempo soleggiato lo rendeva ancora migliore.

Il minore sorrise ampiamente per poi iniziare a fare dei frenetici saltelli.

"Cavolo questo posto è bellissimo!" esclamò intanto che minho lo guardava con sguardo divertito.

"Sapevo ti sarebbe piaciuto" disse per poi tornare verso la macchina, aprendo la portiera posteriore. Ne estrasse un enorme telo color panna, seguito subito dopo da una borsa contenente diversi tipi di cibo.

Jisung si affrettò ad affiancare il maggiore, afferrando il telo.

"Ti dò una mano aspetta" disse accennando un sorrisetto, spostandosi poi in un punto un po' più alto della collina, stendendo il telo.

Minho poggiò la borsa su di esso, iniziando poi a tirare fuori i vari cibi e a disporli sul telo.

Tutti quei cibi che il maggiore aveva portato, jisung li trovava deliziosi, ma uno in particolare attirava la sua attenzione: la cheesecake alle fragole.

"ODDIO HAI COMPRATO LA CHEESECAKE!" esclamò dopo essersi seduto, non appena la vide.

"Sì, è il tuo cibo preferito o sbaglio?"

"Esatto, come fai a saperlo?" chiese sorpreso jisung, non ricordandosi di aver mai detto a minho che gli piacevano le cheesecake.

"Ho le mie fonti" rispose quest'ultimo ridendo leggermente.

Dopo pochi minuti, finendo di sistemare tutto, i due ragazzi presero finalmente a mangiare. Avevano veramente qualsiasi tipo di cibo da mangiare, c'erano diversi tipi di frutta tra cui anguria, mirtilli, uva e fragole, poi alcuni biscotti al cioccolato e altri gusti, e infine, ultima ma non meno importante, la cheesecake tanto amata da jisung. 

Una volta che quest'ultimo iniziò a mangiare, minho si rese conto di quanto le sue guance assomigliassero a quelle di uno scoiattolo mentre masticava; la trovava una cosa tenera.

"Perché mi fissi? Ho qualcosa in faccia?" chiese jisung dopo un po', accorgendosi dello sguardo del maggiore su di sé, il quale però stava sorridendo.

"No, è solo che ho notato adesso che le tue guance assomigliano a quelle di uno scoiattolo quando mangi. Le trovo carine" rispose lui, facendo sorridere ma anche arrossire leggermente il minore.

"Grazie" disse timidamente jisung.

Per la seguente mezz'ora continuarono a mangiare il più e il meno parlando di letteralmente qualsiasi cosa, imparando così a conoscersi meglio, fermandosi solo una volta che si resero conto di essere pieni.

Minho spostò poi il cibo da parte, sdraiandosi sul telo, seguito subito dopo da jisung, il quale si coricò a fianco a lui con le mani poggiate sotto la testa, mentre l'altro le teneva unite sul proprio addome.

"Il cielo è davvero bello oggi" disse all'improvviso minho.

"Sì, lo penso anch'io" rispose jisung, voltandosi poi verso il maggiore con un sorriso stampato sul volto.

Quest'ultimo si girò poi a sua volta, fissando il minore dritto negli occhi e ricambiando il sorriso.

Il moro si rimise poi a sedere di scatto; stessa cosa fece jisung poco dopo, ma più lentamente.

"Jisung" disse voltandosi verso il minore, attirando la sua attenzione.

"Sì?"

"Che ne dici se facciamo un bagno?"

"Non sarà sporca l'acqua?"

"Nah, sta tranquillo. Ti ho portato qui apposta anche per via del lago, perciò non è sporca l'acqua, non ti preoccupare"

"Aish, d'accordo, ma non abbiamo il costume"

"E quindi? Non bisogna per forza avere un costume per fare il bagno" disse minho sorridendo.

"Okay okay, mi hai convinto. Ma se succede qualcosa è colpa tua!"

"E che potrebbe succedere?" chiese il moro ridendo.

Jisung non rispose, si limitò a fare spallucce facendosi poi contagiare dalla risata dell'altro.

Minho si alzò quindi in piedi, porgendo poi una mano al biondo, aiutandolo ad alzarsi anche lui.

Iniziarono poi a spogliarsi, levandosi prima la maglietta e successivamente i pantaloni, lasciandoli lì sul telo.

Il maggiore prese jisung per mano, voltandosi poi verso di lui.

"Pronto?" chiese, ricevendo un cenno di sì con la testa dal minore.

Minho iniziò a correre verso il lago, distante solo quattro/cinque metri da lì, seguito da jisung, per poi tuffarsi insieme.

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