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"Cavolo minho è gelida!" esclamò jisung non appena il suo corpo entrò a contatto con l'acqua.

"È come l'acqua del mare o della piscina! All'inizio ti sembra fredda, ma poi inizia a diventare calda piano piano" rispose minho.

"Okay, ma sei sicuro che sia legale fare il bagno in un lago? E non è che poi mi viene qualche malattia?" a quella richiesta il maggiore scoppiò a ridere.

"Ma quale malattia vuoi prenderti? E comunque certo che è legale, altrimenti non ti ci avrei portato"

"D'accordo, mi fido di te"

I due ragazzi si trovavano faccia a faccia l'uno con l'altro. Minho si avvicinò ancora di più a jisung, per poi mettere le mani sotto le sue cosce e prenderlo in braccio.

Quest'ultimo strinse immediatamente le sue braccia attorno al collo del maggiore, il quale posizionò la testa nell'incavo del collo di jisung.

Onestamente, minho non sapeva perché lo avesse fatto, era come se gli fosse venuto spontaneo.

Jisung si stava chiedendo la stessa cosa. Che lo avesse fatto per provare a scaldarlo un po'? O per farlo sentire più al sicuro? O magari, non c'era nemmeno un apparente motivo dietro ciò. Ma poco importava. In quel momento voleva solo godersi la compagnia di minho.

Quest'ultimo, poco dopo, spostò il suo volto dall'incavo del collo di jisung per guardarlo in faccia.

Lo guardò negli occhi, sorridendo. 

Jisung ricambiò il sorriso per poi avvicinarsi lentamente alle labbra del maggiore, unendole insieme alle proprie in un dolce bacio.

Nel mentre, aveva spostato una delle sue mani dal collo di minho ai suoi capelli, iniziando a fargli i grattini. Quest'ultimo, invece, stringeva ancora di più la presa sulle sue cosce.

Però, non passò molto prima che si dovettero staccare per mancanza di fiato, dandosi quell'occhiata dove il sorriso ti si legge negli occhi.

Rimasero in quell'acqua per all'incirca un'oretta, rilassandosi o talvolta facendo qualche cosa idiota.

Non appena uscirono, entrambi sentirono un forte freddo passare sui loro corpi, facendoli rabbrividire.

"Merda abbiamo solo un telo" disse in un bisbiglio jisung una volta tornati dove avevano lasciato i loro vestiti poco prima, come se non volesse essere sentito da minho.

Ma quest'ultimo prese il telo per poi avvolgerselo attorno alle spalle. Prese dolcemente jisung per il polso destro tirandolo verso di sé poco dopo, stringendolo in un forte abbraccio mentre quel grosso telo avvolgeva entrambi i loro corpi.

Jisung si rannicchiò contro il petto di minho, iniziando già a sentirsi più al caldo.

Beh, forse farsi il bagno in un lago il 7 di ottobre e per di più in mutande non era stata una delle migliori idee che potesse venire a nessuno dei due ragazzi, ma apprezzavano comunque il tempo trascorso con l'altro.

Rimasero in quella posizione per almeno ancora cinque minuti, quando jisung sollevò la testa per guardare in faccia minho, incrociando subito il suo sguardo.

Quest'ultimo trovava jisung ancora più carino con i capelli bagnati, specialmente in quel momento che era abbracciato a lui.

Gli sorrise per poi scompigliarli i capelli, sciogliendo subito dopo l'abbraccio e lasciando tutto il telo a jisung.

Riprese i suoi vestiti, rimettendoseli addosso uno alla volta. Certo, stare con l'intimo bagnato non era una delle sensazioni migliori dopotutto, ma era così preso dall'idea di avere un appuntamento con jisung che si dimenticò di portarsene dietro un paio di cambio.

Non appena ebbe finito di vestirsi, si voltò verso il minore, il quale non si era mosso di un solo centimetro, era solamente rimasto lì in piedi avvolto dal telo.

"Ji dai rivestiti" disse minho ridendo dolcemente.

"Ma ho freddo! Se mi levo il telo di dosso poi comunque prendo freddo mentre mi rivesto" rispose jisung.

"Vuoi cambiarti in macchina? Così stai un po' più al caldo" propose poi il maggiore.

Jisung fece cenno di sì con la testa, perciò minho ripose tutto il cibo che non avevano finito di consumare dentro la borsa che si era portato con sé, mettendosela poi in spalla. Raccolse i vestiti del biondo per poi dirigersi verso l'auto, seguito da quest'ultimo.

Non appena jisung salì in macchina, chiuse subito la portiera. Minho, invece, prima aprì la portiera dei sedili posteriori per appoggiare la borsa, dopodiché la chiuse e fece il giro intorno all'auto, andando anche a lui a rimettersi al suo posto.

Non appena salì, porse i vestiti a jisung per poi chiudere la portiera e accendere il riscaldamento.

"Ma non sei scomodo a cambiarti in macchina?" osservò minho.

"Beh sì, ma sempre meglio che prendere freddo" disse invece jisung ridacchiando.

Dopodiché si levò il telo di dosso lanciandolo nel sedile posteriore. Rimase con addosso solo i boxer e, anche se solo per qualche secondo, minho si soffermò ad osservare il corpo dell'altro. Non era la prima volta che lo vedeva, certo, ma ogni volta lo ammirava come se fosse la prima.

Jisung, intanto, iniziò a rivestirsi, mentre sentiva lo sguardo dell'altro su di sé, ma non ci diede peso.

"Jisung" attirò ad un certo punto la sua attenzione minho, il quale fece incrociare i loro sguardi.

"L'ultima volta, cioè la prima, che ti avevo visto senza vestiti addosso, ecco... se non sbaglio avevi detto che il tuo fisico non ti piaceva o qualcosa del genere, giusto?" chiese subito dopo.

"Umh, sì, perché lo chiedi?"

"Volevo chiederti il motivo del perché non ti piace. Solo se vuoi ovviamente, tranquillo non sei obbligato"

"Certo. Mi fido di te, sta tranquillo" disse jisung per poi voltarsi completamente verso minho.

A dire la verità, quest'ultimo non sapeva perché avesse iniziato quel tipo di conversazione, ma era come se avesse bisogno di saperlo, come se, per qualche motivo, avesse il bisogno di proteggere jisung.

"Beh, non è una cosa del tutto nuova. Semplicemente, quand'ero alle medie, diciamo che ero abbastanza grassottello. Per questo motivo i miei compagni continuavano a prendermi in giro e a deridermi, quindi arrivai al punto di non mangiare quasi più. Consumavo sì e no un pasto al giorno, massimo due, ma non mangiavo chissà che cosa. Poi però, nel periodo tra la terza media e la prima superiore, iniziai a capire che quello che stavo facendo non mi avrebbe aiutato ad ottenere un fisico come quello dei miei compagni. Quindi, iniziai ad allenarmi ogni tanto e a cercare di mangiare di più, ma sempre in modo sano" fece una piccola pausa per riprendere fiato.

"Come sai e hai visto, non ho proprio un bellissimo fisico, non lo ho di certo simile al tuo o quello dei tuoi amici, e perciò, per un periodo, ho avuto paura che incominciasse di nuovo quel periodo che ho passato alle medie. Quando stavamo per farlo quella volta pensavo che tu mi avresti giudicato, ma invece non lo hai fatto, anzi sei riuscito a farmi piacere il mio fisico un po' di più. Grazie minho" concluse il suo racconto con un sorriso in volto e gli occhi lucidi, umidi per via delle lacrime che minacciavano di scendere da un momento all'altro.

Minho si fiondò direttamente ad abbracciare jisung.

"Jisung, io non potrei mai giudicarti per il tuo fisico. Anche in quel periodo in cui non ci parlavamo e quant'altro, non l'ho mai fatto. Mi dispiace che tu abbia passato tutto ciò, e con questo intendo pure ciò che ti ho fatto passare io insieme ai miei amici. Non te lo meriti, sei una persona fantastica, scusami tanto" si staccò lentamente dall'abbraccio, asciugando con il pollice le lacrime che ormai macchiavano il volto di jisung.

"Per qualsiasi cosa io sono qui, non esitare a chiedermi aiuto, non ti giudicherò per nessun motivo, te lo prometto. E un'altra cosa, per favore non sentirti inferiore agli altri, perché non lo sei. E io amo il tuo fisico così com'è, okay? Sta tranquillo dai" concluse dandogli un dolce bacio sulla fronte.

Dopo questa conversazione, jisung si sentiva come se si fosse scrollato un peso di dosso.



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